Borghi della Felicità
Borghi della Felicità è un progetto promosso dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia per un futuro sostenibile e basato sulla centralità della persona.
“… tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avrete fatto che per quelle che avrete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete i venti con le vostre vele. Esplorate. Scoprite. Sognate”
(Mark Twain)
Il senso del progetto
Il progetto tratta di un terzo settore dell’economia, l’economia della felicità, quella che parte dal sistema specifico dei valori e delle risorse locali per formulare risposte nuove ai bisogni e ai desideri della collettività, inseparabilmente collegate al paradigma dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo è progettare e attuare un percorso teso a raggiungere il benessere di una collettività, che non sia basato esclusivamente sulla crescita economica ma che riscopra quali fondanti elementi di felicità, dunque di appagamento e benessere, la qualità delle relazioni sociali, la solidarietà, l’equilibrio mentale e fisico, la sicurezza, l’inclusione sociale, la cultura e la conoscenza diffusa, la preservazione dell’ambiente, la qualità e la bellezza del paesaggio.
Il metodo
Borghi della Felicità propone un percorso di governance partecipata, dai cittadini, dalle loro aggregazioni, dagli operatori economici ed ovviamente dall’Amministrazione Comunale, volto a leggere i bisogni, le opportunità, le potenzialità e le sfide della società e del territorio e ad individuare, i programmi, i progetti, e le azioni di intervento necessarie, suddivise per priorità e collegate ad una comune concezione del benessere.
Il percorso progettuale mira ad istituire un gruppo sociale interdisciplinare, definito “comunità di cambiamento”, fondato sulla corresponsabilità e compartecipazione dei diversi soggetti pubblici e privati nelle dinamiche progettuali, nelle scelte delle azioni e nel co-finanziamento degli interventi, finalizzati alla condivisione e all’identificazione della “gerarchia dei bisogni” e all’importanza delle relazioni e dell’accoglienza.
La sperimentazione fatta a Saluzzo e Melpignano
Il progetto, è stato sperimentato con successo tra la fine del 2012 e sino a ottobre 2013 nei due Comuni pilota di Melpignano (LE) e Saluzzo (CN), riprendendo i 13 macro temi del Manifesto dei Borghi Autentici, i quali sono stati sintetizzati in 6 filoni di intervento divenendo i temi di lavoro di tre Laboratori partecipati. L’obiettivo finale di tale sperimentazione (ancora in corso) è stato quello di introdurre nella prassi amministrativa e di governo del territorio, una modalità nuova e permanente di co progettazione e co conduzione dei progetti di sviluppo del territorio, uno sviluppo improntato sulla centralità delle persone.
I laboratori partecipati
Saluzzo e Melpignano hanno deciso, quale strumento fondamentale per lo sviluppo del progetto pilota, di attivare in sede locale un laboratorio partecipato (una partecipazione attiva concretamente collegata con la realtà territoriale) per un cambiamento teso alla felicità comune, in cui ridefinire gli obiettivi, riformulare i problemi, reinterpretare le relazioni, per immaginare nuove configurazioni dello spazio di vita, di lavoro e di relazione nei borghi.
I laboratori attraverso i quali Saluzzo e Melpignano, con la collaborazione della comunità, si sono attivati per migliorare la propria qualità della vita, sono stati i seguenti:
1. Coesione e vita di comunità
Il tessuto dei legami di fiducia e di solidarietà nei borghi, aiuta ad alimentare un clima sociale più propenso all’integrazione fra gli abitanti stabili, quelli temporanei e nuovi cittadini. La coesione sociale come un “plus” delle comunità dei borghi è una grande opportunità per creare comunità “aperte e solidali” capaci di rigenerare risorse ed energie locali, comunità propense ad apprezzare una logica di sviluppo sostenibile e rispettoso dei valori storicamente consolidati.
2. Paesaggio urbano ed extraurbano
L’intervento sui centri storici e la preservazione del paesaggio devono costituire uno strumento complesso di risposta non solo ai problemi funzionali e tecnici ma anche l’occasione per valorizzare l’immagine del territorio, il paesaggio urbano e naturale, le produzioni agricole locali. Ciò può avvenire a condizione che si attivi un “patto” tra cittadini e Amministrazione per l’innalzamento della qualità degli interventi e che si adotti un approccio innovativo ed intelligente – sul modello dell’ecologia del paesaggio – capace di sovrapporre agli indicatori di qualità tradizionali quelli relativi ai nuovi parametri della sostenibilità ambientale ed energetica.
3. Cultura e identità, economia dell’esperienza e ospitalità
Fare ed essere comunità in luoghi a misura d’uomo, significa ricercare uno “stile di vita” e di valori che favoriscono la riappacificazione fra l’uomo e l’ambiente, suggellando il “reciproco interesse” nel riequilibrio dei rapporti. Il “patrimonio culturale materiale ed immateriale” trasmesso di generazione in generazione è costantemente ricreato dalla comunità in funzione del suo ambiente, della sua interazione con la natura e la storia, e dà, alla comunità stessa, un senso d’identità e di continuità. Nel “racconto” nuovo del territorio dovrà affermarsi la varietà dell’offerta culturale e saranno decisivi il contributo, l’attenzione e la vivacità delle giovani generazioni, la volontà di mettersi in gioco per contribuire sia alla salvaguardia che all’evoluzione della struttura sociale, economica-produttiva ed ambientale dei borghi e dei loro contesti.
I borghi e le loro comunità devono essere soggetti attivi “dell’economia dell’esperienza”, ovvero artefici di una ospitalità nuova e capace di far partecipare il visitatore al ritmo di vita locale, attraverso politiche turistiche compatibili e consapevoli che vadano incontro ai bisogni dei visitatori ma allo stesso tempo proteggano e migliorino la tutela dei luoghi e dei beni per il futuro. Con politiche di valorizzazione dei propri elementi tipici, Saluzzo e Melpignano devono essere in grado di esprimere, la loro capacità di offrire al visitatore, escursionista o turista, una risposta alla ricerca di comunità, relazioni umane, tipicità, identità in cui egli possa riconoscersi e compiere esperienze gratificanti.
I risultati attesi con il Progetto Pilota “Borghi della Felicità”
1. Avere una visione condivisa della realtà, in sede locale, sulla quale elaborare consapevoli idee di miglioramento;
2. Promuovere coralmente il miglioramento-cambiamento e l’innovazione sociale:
– ottimizzando l’esistente;
– coordinando gli interventi;
– collaborando costantemente fra pubblico e privato;
– concretizzando risposte nuove, condivise e sostenibili ai bisogni e ai desideri della comunità, risposte inseparabilmente collegate al paradigma dello sviluppo sostenibile;
– mettendo al centro le persone, le loro competenze, le loro potenzialità, i fabbisogni, affinché tutti contribuiscano al raggiungimento di una “felicità comune”;
3. Ridefinire gli obiettivi, riformulare i problemi, reinterpretare le relazioni e l’ambiente, per immaginare nuove configurazioni dello spazio di vita, di lavoro e di pensiero nel borgo e nelle sue frazioni.
L’Associazione propone a tutti i Borghi Autentici lo sviluppo del Progetto Pilota “Borghi della Felicità”
Sulla base dei positivi risultati scaturiti nella sperimentazione svoltasi nei Comuni di Saluzzo e Melpignano, il Consiglio Direttivo della Associazione ha ritenuto di proporre a tutta la rete nazionale dei borghi autentici, lo sviluppo, in sede locale, del Progetto Pilota.
In questo senso l’Associazione, attraverso la propria rete di competenze professionali, sarà in grado di assistere e supportare ogni associato che vorrà realizzare l’iniziativa in sede locale.
Naturalmente la gestione ed attuazione del Progetto Pilota “Borghi della Felicità” presuppone diversi costi di natura tecnica e organizzativa. Tuttavia il budget, necessariamente, sarà variabile secondo le condizioni e le strutture organizzative previste caso per caso.
Qualora un Comune Borgo Autentico fosse interessato ad approfondire la fattibilità del progetto, può manifestare interesse attraverso l’invio del modulo allegato e, successivamente, l’Amministrazione sarà contattata per approfondire ogni aspetto strategico, operativo e amministrativo.
Per approfondimenti e informazioni
Segreteria Tecnica Nazionale – Viale Marconi, 27/b – 43039 Salsomaggiore Terme (PR)
tel. 0524 587185
e-mail: castaldini@borghiautenticiditalia.it