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Festa Nazionale BAI - Sauris 2008

Dal 18 al 21 settembre 2008 si è svolta nella cornice di Sauris (UD) la prima Festa Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, ovvero degli allora circa 100 piccoli e medi comuni italiani che condividono un contesto valoriale, il “senso” dello stare insieme, basato sulla prospettiva di uno sviluppo equilibrato, armonioso e rispettoso di tutto quello che di “buono” c’è già, nei propri territori.

Ufficialmente la festa si è aperta nel pomeriggio del giovedì ma già nella mattinata vi è stato un primo incontro del Tavolo di Partenariato Europeo in preparazione del progetto di cooperazione per la promozione della biodiversità locale a valere sul Programma Europeo  di cooperazione transnazionale “Spazio Alpino”.

Oltre a Sauris, borgo ospitante, i Comuni presenti con stand informativi e di produzioni enogastronomiche e dell’artigianato tipico sono stati 22, provenienti da diverse zone d’Italia, dal Piemonte all’Abruzzo, dall’Emilia Romagna al Molise, dalla Sardegna alla Puglia.

La prima serata si è chiusa in musica, con l’esibizione dell’orchestra classica “Petris & i solisti friulani”.

Venerdì 19 settembre si è svolto invece il convegno nazionale sul tema: “Qualità urbana e qualità di vita dei cittadini (anche quelli temporanei: i turisti): approcci integrati e metodi per una strategia di accoglienza nei Borghi rispettosa del patrimonio identitario e promettente per un auspicato “Rinascimento Urbano”.

Nel pomeriggio alle 15.30 si è svolto presso il Municipio di Sauris l’incontro del Laboratorio Borghi Autentici “Qualità Urbana e Territoriale”, un focus di discussione durante il quale sono stati presentati i progetti realizzati “Rinascimento Urbano” e “Borgo intelligente”: dopo averne approfondito i contenuti e le prospettive strategiche, i presenti hanno concordato di avviare, in sede di valutazione dei risultati di tali progetti, una fase di definizione di nuove idee e azioni innovative.

L’attesa proiezione del film “Il vento fa il suo giro” del regista bolognese Giorgio Diritti è avvenuta alle 19.00 di venerdì. “Il vento fa il suo giro”, che ha ottenuto numerosi premi internazionali ed è candidato a 4 premi del David di Donatello, è stato scelto dall’Associazione per i temi dominanti che in esso vengono trattati e che forniscono un forte spunto di riflessione sulla capacità delle piccole comunità locali e di tutta la società di evolversi nella valorizzazione delle diverse identità, da non concepire come “estranee e da tollerare” ma come vera qualità dell’esistere attraverso il contatto, lo scambio, il confronto, da cui possa germogliare una dimensione di speranza e fiducia.

Alle 21.30 vi è stata l’esibizione dell’Ensemble della Notte della Taranta.

Sabato 20 settembre alle 10.30 si è dato avvio al convegno nazionale sul tema: “L’identità locale: fardello o opportunità di sviluppo. Considerazioni strategiche attorno al ruolo del patrimonio identitario dei luoghi nelle azioni di sviluppo locale”. Anche ripercorrendo la trama essenziale del film “Il vento fa il suo giro”, gli interventi hanno espresso, soppesato e valutato due fondamentali rappresentazioni mentali: se da un lato l’identità di un territorio è un valore che merita di essere difeso, dall’altro il pensare nella forma identitaria può vincolare a pregiudizi e chiusure piuttosto che aprire il dialogo ad altri promuovendo un adattamento reciproco.

Nel pomeriggio, il laboratorio “Una Comunità attraente ed inclusiva” ha  sviluppato ulteriori riflessioni che costituiranno la base per nuove collaborazioni fra Borghi Autentici e gli altri territori italiani ed esteri: l’opportunità di coinvolgere le Amministrazioni comunali dei Borghi Autentici in progetti di solidarietà con i cosiddetti paesi in via di sviluppo, al fine di fornire angoli di visuale “diversi” ed appunto narrativi ai trasferenti e riceventi (esperienza di Re.Co.Sol), le motivazioni da trasferire ai giovani affinché abbiano con i luoghi di nascita un rapporto costruttivo e dinamico piuttosto che di rifiuto e di oblio; l’individuazione di nuove iniziative da sviluppare a rete e che trainino l’attenzione e il coinvolgimento delle comunità locali verso il confronto e l’apertura culturale ed imprenditoriale (è il caso del progetto “matrimoni” descritto dalla fiduciaria della condotta Slow Food di Soverato); l’ottimizzazione delle risorse territoriali al fine di realizzare progetti ed attività probabilmente impensabili in assenza di collaborazione e cooperazione locale e di area vasta.

Sabato pomeriggio e sabato sera erano previsti due eventi musicali e di tradizioni popolari, il coro e il Gruppo Folk di Galtellì (NU) e le musiche e danze tradizionali napoletane con il Gruppo Folk Cesariana di Casalbuono (SA).

Domenica 21, l’ultimo giorno della Festa Nazionale, altri due appuntamenti particolari: quello riservato alla Giuria del premio Di Borgo in Borgo, un premio organizzato dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia in collaborazione con l’Associazione Hombres di Pereto e l’esibizione del Coro Comelico di Santo Stefano di Cadore (BL).