Tu sei qui

Festa Nazionale BAI - Saluzzo 2015

Si è svolta dal 25 al 28 giugno 2015 nel borgo autentico di Saluzzo (Cn) l’ottava edizione della Festa dei Borghi Autentici d’Italia.

Nella splendida cornice dell’ex caserma Mario Musso di Saluzzo (Cn), per quattro giorni la rete dei borghi autentici si è riunita per raccontare i propri territori, condividere sapori e musiche, proporre nuove idee per i prossimi progetti da realizzare. Quattro giorni in cui protagonisti sono stati i piatti e i prodotti delle tradizioni enogastronomiche di tutta l’Italia, dalla Basilicata alla Lombardia, dalla Sardegna all’Abruzzo, dal Friuli Venezia Giulia al Piemonte, dall’Emilia Romagna alla Puglia: ogni delegazione ha proposto al pubblico i sapori del proprio territorio, riempiendo la festa dei profumi delle cucine tradizionali. Le cucine degli stand hanno proposto panini con salumi tipici, formaggi di produzione locale, frico, seadas, birra artigianale e vini di cantine pregiate: per quattro giorni lo street food dai borghi ha mixato ricette e fatto incontrare persone e gusti.

borgo autentico di saluzzo festa nazionale 2015

La festa BAI ha visto però un’altra grande protagonista, la musica. Le tre serate hanno riempito l’atmosfera di Saluzzo con storie e note diverse ma tutte ugualmente cariche di significato. Giovedì sera si è esibita la Grande Orchestra Occitana: sulle musiche tradizionali occitane la pista si è riempita di ballerini, che hanno accompagnato la musica con i loro passi perfetti e l’emozione di vivere le proprie radici culturali. La sera del venerdì ha visto invece il palcoscenico riempirsi della forza e della bellezza del Carmina Burana, interpretato dai Polifonici del Marchesato diretti da Enrico Miolano: più di 140 tra coristi e musicisti si sono esibititi facendo emozionare l’intera platea. L’ultimo concerto della festa ha portato tutti nel calore del Salento: l’Ensemble Orchestra Popolare Notte della Taranta ha coinvolto il pubblico con i canti e i balli salentini, a ritmo di pizzica e con un entusiasmo capace di far ballare tutti i presenti, sulla pista e tra gli stand.

I quattro giorni di festa sono stati però anche occasione per presentare libri e raccontare la cultura dei territori. Venerdì pomeriggio Carmen Pellegrino ha presentato con Enzo d’Urbano il suo romanzo “Cade la terra”, finalista al Premio Campiello 2015, e Sergio Berardo ha raccontato il volume “Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana”; sabato pomeriggio i partigiani di Saluzzo hanno condiviso con un pubblico attendo e commosso le loro testimonianze di storia vissuta e Carlo Felice Casula ha presentato il libro “Insegnare il Novecento”, mentre domenica pomeriggio, con la presenza del Presidente BAI Ivan Stomeo e del giornalista di Altreconomia Luca Martinelli, è stato presentato il libro di Borghi Autentici “I racconti delle comunità ospitali”. Sempre domenica è avvenuta la premiazione dell’estemporanea di fotografia “Emozioni Autentiche. Uno scatto per Saluzzo”: oltre 40 sono stati gli scatti inviati e quello vincitore è stato realizzato da Emanuele De Casa, un giovane saluzzese che ha saputo interpretare la festa e la sua città con un ritratto.

Durante la festa si sono inoltre svolti incontri e convegni dedicati agli addetti ai lavori e al pubblico interessato alle azioni e ai progetti BAI. In particolare, i due momenti che più hanno coinvolto il pubblico sono stati il workshop sulle Comunità di Cambiamento e il convegno nazionale sulle buone pratiche di turismo responsabile.

Infine, due sono state le peculiarità di questa festa che vanno sicuramente segnalate: l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità e la forte partecipazione delle associazioni di Saluzzo riunite nel C-lab, presenza importante per una festa che è stata resa possibile anche e soprattutto dalla partecipazione della cittadinanza.

GLI INCONTRI

Assemblea nazionale RNCO – Rete Nazionale delle Comunità Ospitali

Si è tenuta il 26 giugno alle ore 16, presso la Sala Convegni dell’ex Caserma M. Musso in occasione della Festa BAI 2015, l’assemblea nazionale dei Comuni BAI impegnati nel progetto RNCO – Rete Nazionale delle Comunità Ospitali.

Il progetto, co-finanziato al 50% dal Mibact, si propone di creare in sede locale, in ciascuno dei 27 Comuni aderenti il modello turistico Comunità Ospitale, ideato e sviluppato da Borghi Autentici d’Italia come percorso di sviluppo turistico locale sostenibile. Il modello Comunità Ospitale si basa sui concetti di turismo esperienziale e turismo di comunità, in cui gli ospiti del borgo, diventano veri e propri cittadini temporanei, alla ri-scoperta del ritmo di vita lento dei borghi italiani.

L’assemblea nazionale è un momento importante che pone a confronto i Sindaci e i rappresentanti dei 27 Comuni RNCO, per decidere sul percorso strategico del progetto stesso e sul suo futuro sviluppo. Durante l’assemblea, sono state presentate le azioni intraprese fino ad oggi, dalla firma della Carta dell’Ospitalità in tutti i Comuni, all’inserimento all’interno del libro edito da Altreconomia “I racconti delle Comunità Ospitali”, dal catalogo Comunità Ospitali per EXPO2015, in cui ciascun borgo propone un pacchetto della durata di un week-end all’insegna dell’enogastronomia e delle tradizioni culinarie locali, fino alla fase preliminare di Italia Autentica, ovvero alla mappatura dei produttori locali dell’agroalimentare e dell’artigianato di qualità, da inserire nel futuro portale di e-commerce “Italia Autentica”. Infine, si è parlato della selezione dei tutor dell’ospite e della fase iniziale del percorso “L’Anima del Territorio”, che riunisce i ristoratori attorno allo studio e alla ricerca di piatti della tradizioni che saranno “raccontati” in ottica di storytelling territoriale e che vedrà il suo maggior sviluppo da settembre.

È stato presentato ai Comuni il portale sardegnautentica.it per la promo-commercializzazione dei prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato dei borghi autentici sardi, online dallo scorso 1 maggio, che fungerà da base per il futuro sviluppo di Italia Autentica, analogamente sono stati presentati anche i singoli siti web delle Comunità Ospitali della Sardegna, anche questi modelli da cui sviluppare i portali delle restanti CO.

Infine, sono state presentate alcune variazioni da effettuare al regolamento amministrativo interno del progetto e alle singole azioni da svolgere, con l’obiettivo di contestualizzarle all’attuale mercato turistico.

Visita il sito sardegnautentica.it…

Convegno “Il turismo di comunità nel Paese dell’Ospitalità diffusa”

Il 27 giugno si è tenuto presso la Sala Convegni dell’ex Caserma M. Musso a Saluzzo in occasione della Festa BAI 2015, il convegno dal tema “Il turismo di comunità nel Paese dell’Ospitalità diffusa”, al quale hanno partecipato, portando le loro esperienze diverse realtà italiane dell’ospitalità, autorità regionali e nazionali.

festa nazionale borghi autentici saluzzo convegno turismo comunità ospitali

Ha aperto l’incontro il segr. gen. BAI, Maurizio Capelli illustrando l’importanza del fare rete partendo dai territori, affinché la grande diversità territoriale  possa  fondersi in una “offerta” unica, irripetibile e competitiva, un’offerta dotata di consapevolezza per chi ospita e per viene ospitato. Particolare attenzione è stata posta al modello CO, che BAI sta attualmente realizzando in 37 Comuni italiani appartenenti alla rete dei Borghi Autentici, come sistema virtuoso per sviluppare il turismo sostenibile in sede locale, portando anche occasioni di sviluppo economico e nuove possibilità di business. All’interno del modello CO, grande importanza è assunta dalla figura del tutor, un ragazzo/a del borgo incaricato di accogliere gli ospiti-cittadini temporanei e aiutarli a conoscere meglio e ad integrarsi nella comunità locale, sono seguiti gli interventi di:

  • Ezio Occhipinti, ideatore del progetto Scicli Ospitalità Diffusa e Ospitalità Diffusa in Sicilia che, raccontando la sua storia imprenditoriale, ha illustrato come sia possibile creare un nuovo business di turismo sostenibile all’interno di un borgo italiano e di metterlo in rete, replicando il modello virtuoso in borghi e realtà limitrofe, fino a costituire un sistema d’area vasta di ospitalità diffusa. Particolare importanza è stata data inoltre al branding del progetto di ospitalità diffusa, alla comunicazione, ma soprattutto alla messa in rete di esperienze e realtà “autentiche” per offrire ai turisti prodotti e servizi di qualità.
  • Arnaldo Monteverde, presidente del Consorzio Ospitalità Diffusa nel Parco dell’Aveto, che ha presentato l’esperienza del Consorzio, all’interno del Parco Naturale della Liguria, nata da un progetto Leader finanziato con fondi strutturali e oggi, ben avviato nei Comuni delle 3 valli: Val D’Aveto, Valle Sturla e Val Graveglia. Monteverde ha evidenziato l’importanza di fare rete, unendo le diverse realtà del territorio: dalla ricettività alla ristorazione, dai produttori locali, ai commercianti, dalle associazioni agli artigiani, con l’obiettivo di creare un sistema organizzato che porti benefici economici a livello locale e sia regolamentato da standard qualitativi omogenei.
  • Gabriella Belloni, dell’AD Santu Lussurgiu “Antica Dimora del Gruccione”, uno dei primi AD esistenti in Italia, che ha raccontato la sua storia imprenditoriale, nata da un’idea di quando aveva solo 16 anni, per recuperare l’antica dimora di famiglia. Con il tempo il progetto si è ampliato, fino a divenire oggi un’importante modello di ospitalità diffusa e un veicolo di sviluppo economico per il borgo di Santu Lussurgiu (parte della rete CO italiana).
  • Infine, ha concluso l’incontro l’intervento della dott.ssa Ottavia Ricci, consigliere per il turismo sostenibile del Ministro Franceschini, che a seguito delle diverse best practices di ospitalità diffusa italiana, ha tratto le conclusioni affermando che nel mercato turistico italiano è sempre più necessaria una specializzazione dell’offerta, anche nelle aree minori. Uno dei principali problemi del turismo italiano è di fatti la mancanza di specializzazione nei servizi e nei prodotti offerti, per essere competitivi a livello internazionale è invece fondamentale partire da un’attenta analisi della domanda per definire un possibile target e costruire quindi la propria offerta su misura per quel determinato target, proponendo fattori di differenziazione dalla concorrenza. Al tempo stesso fattore fondamentale per le aree interne è l’ottimizzazione delle risorse, effettuando azioni mirate onde evitare la dispersione di fondi, basandosi sempre sulla sostenibilità dei flussi turistici.

Convegno nazionale Valore in Rete

Nella mattinata di domenica 28 giugno si è svolto presso la ex caserma Mario Musso a Saluzzo (CN) il primo convegno nazionale sul progetto “Valore in rete”. All’incontro hanno partecipato il Segretario Generale Borghi Autentici d’Italia, dott. Maurizio Capelli, l’architetto Antonio Cardelli, il tecnico dott. Davide Traversi, l’avvocato Marco Monaco e il business development per Prelios SGR dott. Emanuele Ottina.

L’incontro ha inizio con l’introduzione del Segretario Generale che, di fronte a un pubblico composto principalmente di sindaci, illustra la genesi del progetto, iniziato nei primi mesi dell’anno, attraverso un’esposizione della metodologia adottata e dei prossima passi previsti.

In seguito prende parola l’architetto Cardelli per presentare i dati, raccolti da Davide Traversi, riguardanti Comuni e immobili fino ad ora candidati all’interno del progetto. Un’analisi utile a comprendere lo stato dei lavori e la realtà immobiliare presente nella rete dei Borghi Autentici.

festa nazionale saluzzo convegno valore in rete progetto borghi autentici

La seconda parte dell’incontro è impostata sull’esposizione degli strumenti tecnici che il progetto prevede di adottare. L’avvocato Monaco illustra la normativa vigente in merito alla valorizzazione immobiliare e introduce le agevolazioni, fiscali e normative, previste dalla norma stessa. Il dott. Ottina presenta Prelios SGR, una società di gestione e risparmio tra le leader del mercato immobiliare nazionale, che ha manifestato interesse in merito al progetto “Valore in rete”.

Ottina ha illustrato il modus operandi e le aspettative che la società che rappresenta appone in un progetto come quello promosso da Borghi Autentici.

A conclusione delle esposizioni è nato un confronto, tra i Sindaci presenti e i relatori, in merito a dettagli e casi specifici che un progetto di tale complessità suscita.