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Festa Nazionale BAI - Melpignano 2009

Si è svolta a Melpignano (LE) la seconda edizione della Festa Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, che ha animato il borgo da venerdì 2 a domenica 4 ottobre 2009.

Il primo appuntamento della festa è stato nella mattina di venerdì, con il convegno nazionale dal titolo “La propensione e le motivazioni degli italiani nei confronti dell’ospitalità e della possibile vacanza nei Borghi caratteristici d’Italia”. Il convegno aveva l’obiettivo di presentare l’indagine curata dagli Istituti di ricerca DOXA e MERCURY tra il 2008 e il 2009 per conto dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e di 2 regioni italiane che hanno cofinanziato la ricerca, tesa a ottenere informazioni sulle motivazioni di visite e soggiorni nei borghi, indicazioni sulle politiche di informazione ed anche di miglioramento che possono promuovere visite e soggiorni, tenendo conto dei profili e delle motivazioni dei visitatori potenziali, indicazioni in merito al possibile ruolo che la comunità locale (come sistema umano, economico e sociale) può avere nella scelta dei borghi caratteristici, come possibile destinazione di visite e soggiorni.

L’inaugurazione ufficiale si è svolta alle 15.00, con la presenza delle autorità e l’apertura degli stand dei Comuni e delle organizzazioni provenienti da tutt’Italia.

Alle ore 21.00 si sono esibiti invece il chitarrista e cantautore calabrese Cataldo Perri e il suo gruppo, con un eclettico repertorio di musiche originali etno popolari.

La mattina di sabato 3 ottobre ha visto invece svolgersi il workshop nazionale “Ospitare sostenibile”, rivolto agli amministratori locali e ai tecnici del settore turistico: si è trattato di un momento di discussione e confronto su esperienze e buone prassi fra piccoli comuni che hanno promosso azioni virtuose in materia energetica e di sostenibilità urbana. Il workshop, curato da Sinergheia Gruppo srl, ha preso spunto dalle attività condotte dalla società nell’ambito del progetto strategico “Comunità Ospitale” e del progetto “Hospitis” all’epoca in corso di realizzazione per 20 Comuni pilota della Regione Puglia (Assessorato all’Assetto del Territorio).

Durante il pomeriggio si è invece svolta l’assemblea generale dei soci dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e la giornata si è conclusa con l’esibizione del gruppo musicale “Filarmonica di Tresigallo.

La mattina di domenica ha visto insieme il Prof. Enzo Orti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e i Sindaci di Pereto, Cervara di Roma, Fara San Martino, Melpignano e Galtellì, in un incontro che ha dato vita al racconto del primo viaggio Dia-Logos tra giovani artisti nei borghi. Durante il pomeriggio si è invece tenuta un’iniziativa sull’evento sismico del 6 aprile 2009 a l’Aquila e nei suoi borghi, mentre la sera l’esibizione del gruppo etnopopolare “I Camasei” ha concluso la tre giorni di festa.

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Convegno nazionale dal titolo “La propensione e le motivazioni degli italiani nei confronti dell’ospitalità e della possibile vacanza nei Borghi caratteristici d’Italia”

Il “borgo autentico”, un luogo dove ritornare: venerdì 2 ottobre 2009, nell’ambito della Festa nazionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia a Melpignano (LE), sono stati presentati a convegno i risultati di un’indagine Doxa e Mercury sulle preferenze degli italiani in vacanza.

La strategia del turismo, ma di un turismo “diverso”, che dalla stessa Associazione Borghi Autentici d’Italia è definito di “soft economy”, è stato l’argomento del convegno nazionale di venerdì 2 ottobre 2009 a Melpignano (LE).

Durante l’incontro sono stati illustrati e approfonditi i risultati di un’indagine di Doxa e Mercury, finanziata dall'Associazione Borghi Autentici e dalle Regioni Piemonte ed Emilia Romagna, sulle preferenze degli italiani nello scegliere le mete per le proprie vacanze.

Sandro Billi, docente di Economia Turistica all’Università di Firenze e direttore ricerche Mercury, ed Ennio Salamon, presidente dell’Istituto Doxa hanno esposto il risultato della ricerca mettendone in luce gli aspetti più interessanti.

L’indagine è stata realizzata con oltre 2mila interviste a un campione rappresentativo delle famiglie italiane, alle quali si è aggiunto un approfondimento con discussioni di gruppo sotto la guida di professionisti specializzati. Oltre lo studio del mercato, il lavoro ha proposto una valutazione di quanto viene fatto per la conoscenza dei luoghi, spesso al confine dei grandi flussi turistici.

Oltre il 70% dei Comuni Italiani conta meno di 5mila abitanti, e di questi solo il 10% fa parte di una rete. Il maggior spunto di interesse per una visita è  risultato il richiamo dei prodotti tipici (40%), siano essi gastronomici, artigianali o altri. Poi si trovano gli elementi artistici e architettonici (5%) e la presenza di aree protette (3%).  La visita al borgo viene percepita come un’esperienza in grado di attivare “sensing” (richiamo alla memoria) e “sharing” (interazione con il luogo), come aspettativa. E i borghi che si definiscono “autentici” dovrebbero essere in grado di corrispondere a queste attese.

Dall’indagine è emerso inoltre come un viaggio, o anche una semplice gita fuori porta ad un borgo, ad un piccolo centro che ha catturato l’interesse, abbia legami con il senso di identità e la scoperta del passato. Parole che sono uscite spesso sono autenticità, tradizione, semplicità e genuinità:

“Tutte cose che nella dimensione iper tecnologica in cui siamo ormai assuefatti a vivere – ha affermato Stefano Lucchini, Sindaco di Sauris e allora Presidente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia – sembrano perdute. E assumono il fascino romantico della nostalgia”.

“Nel viaggio – ha aggiunto Sandro Billi – chi visita un borgo cerca la compagnia dell’odore del legno, del cuoio e dell’erba tagliata, del colore degli alberi, dei passi sul selciato, del silenzio. Il borgo che si ricorda è quello che non ci si aspetta, quello più caro è quello legato alla sorpresa”.

E che quindi si vuole ritrovare, ecco la chance del ritorno. La metà degli intervistati, dai dati registrati, ha dichiarato di voler tornare nel borgo che li ha colpiti e meravigliati per weekend o soggiorni più lunghi. La sfida dell’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia è quella di rendere fruibile il turismo, aumentando l’appeal del proprio comune valorizzandone gli aspetti più “veri” che lo caratterizzano. Quello che il turista può percepire come ospitalità diffusa e gioia di provare a vivere, almeno per qualche giorno, ad un ritmo differente.

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I borghi virtuosi - Workshop su “Ospitare Sostenibile” nell’ambito della Festa Nazionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia

Buone pratiche di sostenibilità urbana ed efficienza energetica sono state messe a confronto, per individuare linee di sviluppo comune per una sostenibilità che diventi anche culturale.

Francesco Marinelli, conduttore e animatore dell’incontro, ha spiegato come le piccole realtà dei borghi che l’Associazione riunisce siano la dimensione ideale per sperimentare le pratiche di sostenibilità. L’estensione ridotta, a livello territoriale e sociale, offre la possibilità di provare a ridefinire la logica corrente di uno sviluppo centrato solo sul consumo. Per riscoprire un uso del territorio coerente con la sua storia e le sue tradizioni. Ambiente naturale e ambiente antropizzato possono coesistere e integrarsi in armonia, al fine di produrre un contesto socio-culturale migliore di alta qualità. Le potenzialità dei piccoli centri sono in questo senso decisamente superiori a quelle delle grandi città, e questa è una risorsa da valorizzare. Autoproduzione e autoconsumo all’interno di cicli ecologici, qualità della vita e delle relazioni umane, utilizzo delle tecnologie più avanzate e rilancio dell’artigianato e delle produzioni di qualità, coltivazioni biologiche, energia da fonti rinnovabili: sono tanti i punti di interesse. E che possono costituire esempi da rimodulare anche su scala più vasta. 

Programma dettagliato del workshop

Primo focus: le  scelte e le politiche di sviluppo sostenibile: perché parlare ancora di sviluppo sostenibile nel “disegnare” le architetture e gli interventi di riqualificazione territoriale ed edilizia.

• Il perché della scelta di sviluppo sostenibile dei territori | Francesco Marangon – Università di Udine – Facoltà di economia;

• Il progetto Hospitis come modello regionale di ricettività sostenibile dei piccoli comuni pugliesi |Pietro Cavalcoli – Regione Puglia

• Le politiche di sostenibilità della Regione Toscana | Pietro Novelli – Regione Toscana;

• Il modello Borghi Autentici d’Italia | Maurizio Capelli – Sinergheia

• Azioni per una cultura della sostenibilità nelle comunità locali | Anna Raspar – EdicomEdizioni

 

Secondo focus: il centro storico costituisce sicuramente il cuore di una città e ne raccoglie la storia, la memoria e l’anima: piani e azioni di sviluppo dei centri storici e di riqualificazione urbana.

• Un Piano strategico per il centro storico | Donatella Callegari, Ennio Nonni – Comune di Faenza;

• Il Laboratorio Urbano della Comunità montana del Molise Centrale | Roberto Tognetti – Sinergheia

• La campagna “stop al consumo di suolo” | Domenico Finiguerra – Alessio Torti – Comune di Cassinetta Lugagnano - (Comuni Virtuosi);

• Recupero delle architetture locali ed il Programma Terre di Terra | Isidoro Parodi – Comune di Novi Ligure.

 

Terzo focus: buone pratiche per borghi intelligenti, gli esempi virtuosi di amministrazioni pubbliche che sono state capaci saper precorrere istanze e potenzialità di sviluppo legate alla nuova visione dello sviluppo sostenibile e dell’utilizzo delle rinnovabili.

• “Sardegna al sole” un gruppo d’acquisto per il fotovoltaico | Carlo Balloi – Comune di Loceri (OG);

• Un percorso verso la sostenibilità | Marco Stamegna Parco Nazionale delle Cinque Terre;

• Melpignano, impianto fotovoltaico diffuso sui tetti | Sergio Blasi – Comune di Melpignano (Comuni Virtuosi);

• Il recupero ecosostenibile dei borghi a fini turistici: L’esperienza in Abruzzo | Fabio Armillotta – Carmela Palmieri – Ca.S.A.