Sante Marie
Il borgo di Sante Marie sorge circondato dai rilievi dell’Appennino, tra boschi di castagno, in una posizione strategica a pochi chilometri da Roma.
Il Borgo di Sante Marie
Il territorio di Sante Marie è una meta molto ambita a livello turistico. Il borgo infatti è inserito in un contesto naturalistico che ben si presta alle escursioni e agli sport all’aria aperta. Numerosi sentieri circondano il borgo, ricco non solo di boschi ma anche di grotte e caverne che rappresentano un’interessante attrazione per gli appassionati di speleologia.
La Storia
Il borgo di Sante Marie appare per la prima volta in un documento datato 1187, dove si parla di un feudo di due soldati, appartenente a Giovanni Duca. Borgo fortemente ecclesiastico, nelle bolle papali del periodo medievale appare come il castello più ricco di chiese di tutta la zona.
I documenti storici risalenti al seicento parlano della presenza dei massari nel borgo, liberamente eletti dalle assemblee del popolo, a testimoniare la forte autonomia amministrativa di Sante Marie.
Borgo dedito prevalentemente all’agricoltura, in seguito alla costruzione della ferrovia, nel XIX secolo, Sante Marie è sottoposta a un forte incremento demografico in parte stroncato in seguito al terremoto del 1904 e all’emigrazione del secondo dopoguerra.
Da vedere
Sante Marie è un borgo dalle origini antiche, con un interessante patrimonio artistico da offrire ai suoi visitatori. La chiesa di Santa Maria delle Grazie risale al 1580 ma venne nominata ufficialmente come chiesa parrocchiale solo nel 1912. Costruita con muratura in pietra e intonaco ha subito degli interventi di rimaneggiamento nel XVIII secolo e in seguito al terremoto del 1915. Al suo interno è possibile ammirare una statua della Madonna, in terracotta policroma, risalente al XVI secolo, e diverse pale d’altare, come quella raffigurante la Madonna con le anime del Purgatorio, il martirio di S.Giulitta e S.Quirico, l’Assunta con i martiri e infine, la Crocifissione con S. Antonio e S. Andrea.
Da visitare la mostra-museo sul brigantaggio, inaugurata nel 2008 a Palazzo Colelli, dove sono esposti cimeli, documenti, armi, foto e lettere d’epoca dell’Italia del periodo pre e post unitario. All’interno di palazzo Colelli è inoltre ospitato il Museo Multimediale di Astrofisica (Mu.M.A), formato da tre sale: la sala del Sistema Solare, quella delle Stelle e quella dell’Universo.
Il patrimonio naturalistico rappresenta una delle attrazioni principali del borgo di Sante Marie.
Da visitare la Riserva Naturale Grotta della Luppa, una cavità complessa nascosta tra i boschi di Sante Marie. Per info sulla riserva e sui sentieri vai al pieghevole
Le esperienze di visita nella Comunità Ospitale di Sante Marie.
Da gustare
Tra i prodotti tipici di Sante Marie, profondamente legati a quelli della cucina abruzzese, troviamo: polenta con salsicce, quagliatelli con fagioli (piatto tipico di pasta fatta rigorosamente in casa) e gli arrosticini di pecora.
I piatti tradizionali vengono accompagnati col Montepulciano, o col Trebbiano d’Abruzzo, prodotti di eccellenza della tradizione vinicola regionale. Il frutto più tipico della zona è la castagna utilizzata per produrre dolci, pane, liquori e tanti altri prodotti, come il Castagnaccio, torta fatta con farina di castagne.
Cosa fare
Da Sante Marie prende il via un trekking ad anello di 100 km. chiamato "Il Cammino dei Briganti". Il Cammino, tutto segnalato, segue le orme dei Briganti della Banda di Cartore, prevede 7 tappe in 7 giorni con rientro a Sante Marie. All'inizio del Cammino, presso la Riserva Naturale Regionale Grotte di Luppa, è possibile ritirare il Salvacondotto per essere riconosciuti lungo il Cammino. Raccogliendo i timbri durante le tappe si avrà una Pergamena a testimonianza dell’avvenuto cammino.
Tra le manifestazioni di maggior successo del borgo di Sante Marie spicca la Sagra della Castagna, durante la quale, oltre al frutto, possono essere degustati i dolci e i piatti realizzati con questo prodotto, e numerosi piatti tradizionali.
Il 10 agosto a Santo Stefano di Sante Marie la tradizionale festa Ejji Canistri, una giornata in cui giovani e meno giovani ripropongono ai visitatori le usanze legate alla Festa nuziale della civiltà rurale del passato. Per l'occasione a Santo Stefano vengono allestiti angoli caratteristici con scorci della civiltà rurale, oggetti domestici e per il lavoro agricolo e antichi mestieri. E' una festa che ogni anno vede aumentare partecipanti e visitatori.
Varie sono le feste religiose celebrate durante tutto l’anno: lo Spirito Santo a Pentecoste, San Quirico , San Nicola di Bari, Santa Filomena e la Madonne delle Grazie.
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