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Su di un colle panoramico che domina la vallata del Sangro, sorge il piccolo borgo medievale di Perano, famoso per la sua particolare conformazione simile a una falce lunare.

Un angolo d’Abruzzo che racchiude in sé storia, tradizioni e religiosità, arte, e soprattutto natura, in tutte le sue declinazioni.

Il Borgo di Perano

La posizione panoramica di Perano concede allo sguardo di ammirare il massiccio della Majella, le colline vicine al fiume Sangro e, nei giorni in cui il cielo è completamente sgombro da nubi, si scorge anche il mare e la sabbiosa costa adriatica.

Nel tessuto urbano del centro storico, circondato da folti boschi che rivestono i rilievi collinari, spiccano, tra le piccole abitazioni dalle semplici forme architettoniche, la chiesa parrocchiale e il palazzo municipale, con il suo elegante loggiato.

La Storia

Le prime notizie storicamente certe relative a Perano risalgono al IX secolo, quando il borgo entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia di San Clemente a Casauria. Dopo essere rimasto a lungo sotto la giurisdizione di varie abbazie di monaci, ed essere stato assegnato, nel 1585, alla congregazione di San Filippo Neri di Roma, il feudo fu reintegrato nei possedimenti del regio demanio nel 1793, cessando, al principio del Settecento, di essere frazione di Archi.

Numerose sono le ipotesi riguardo all’origine del nome di Perano. Secondo alcuni studiosi deriverebbe da “Perius”, proprietario, del territorio in cui sorge il borgo, in epoca romana. Secondo il Pellecciotta, invece, il nome sarebbe una voce composta dal suffisso “perì”, che in greco significa “al di là di”, ed un suffisso “-ano”, residuo del termine latino amnis (fiume), perciò “al di là del fiume”. La tradizione popolare, ma senza alcun fondamento storico e letterario, fa invece derivare l’origine del nome dalle pere, i cui alberi avrebbero ricoperto l’intera collina del paese.

Da vedere

Visitando Perano non si può non apprezzare il panorama che circonda l’intero borgo e la ricchezza architettonica degli edifici del centro abitato, testimoniata in particolar modo dalle sue strutture religiose.

Degna di nota è la chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo, più volte restaurata secondo il gusto del tempo: oggi si sviluppa su due ordini, raccordati da volte, quasi certamente costruiti in momenti diversi. Tra le altre architetture religiose troviamo la chiesa di sant’Antonio di Padova, costruita nel 1852 e la chiesa di San Giuseppe Artigiano, realizzata nel 1959 per volontà del parroco don Vito del Curto.

Il palazzo del Comune rappresenta un edificio importante per la memoria storica di Perano. Venne infatti costruito per mettere al riparo le famiglie di Perano dalla malaria nel corso del settecento.

Tutto il fronte è caratterizzato da una cortina muraria in pietra con sporadiche inserzioni di laterizio, realizzata con bozze e ciottoli interi e spaccati a formare un’apparecchiatura irregolare. Alcuni elementi architettonici quali portale, loggiato, paraste, piattabande e cornici sono invece realizzati interamente in laterizio.

Nei pressi del borgo, sulla cima del Monte Pallano ad oltre 1.000 m slm, si può visitare una zona archeologica di grande interesse, dove si ergono possenti e silenziose le mura megalitiche costruite da popolazioni sabelliche-frentane, prima della colonizzazione romana.

Da gustare

Tra le specialità della cucina tradizionale di Perano la “Pizze e foije” è una delle più diffuse e conosciute. Si tratta di un piatto tipico a base di verdure mescolate ad una pizza di mais fatta cuocere sull’aruola del camino sotto un coperchio metallico con maniglia (“lu coppe”).

A cottura ultimata vengono aggiunti peperoncini fritti, croccanti e sardine.

Tra le altre ricette tradizionali ricordiamo le “pallotte”, polpette a base di un formaggio particolare prodotto nelle cascine della zona, amalgamato con pane e basilico.

Cosa fare

Le feste che animano il borgo di Perano sono numerose e quasi sempre legate alla tradizione religiosa.

Il 19 marzo si celebra san Giuseppe, il 30 aprile e il 1 maggio sono dedicati alla festa della Madonna Ausiliatrice e a quella di San Giuseppe artigiano. Il 26 e 27 maggio si festeggiano il santo patrono San Filippo Neri e San Nicola di Bari. Per l’occasione, la mattina del 26, le contrade rinnovano l’annuale offerta di doni al santo patrono con le “conocchie”, dei carri addobbati a festa carichi di pane, dolci e prodotti tipici.

Festa religiosa attesa da tutta la comunità è il Corpus Domini, con la tradizionale infiorata, organizzata per la processione del santissimo Sacramento. Il calendario di eventi estivi prosegue con la festa di Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno e, l’ultimo fine settimana di settembre, viene organizzata la festa in onore della Madonna Addolorata e di San Rocco.

Dal 30 ottobre al 1° novembre Perano BorgodiVino, tre serate enogastronomiche all'insegna del recupero delle ricette locali, vino novello e grandi vini abruzzesi.

La zona è anche luogo ideale per escursioni e trekking. Da Perano, percorrendo i sentieri al riparo dei boschi che circondano la zona, solcati da fresche acque sorgive, è possibile raggiungere la cima del Monte Pallano, ad oltre 1.000 metri slm, dove è possibile ammirare costruzioni ciclopiche.

Perano inoltre dista circa 20 km dalla costa adriatica: i centri marini più frequentati dai peranesi sono quello di Fossacesia, San Vito e Vasto.

Tra le attrazioni naturali non si può non citare la “Grande Quercia”, una delle più belle in Italia, non tanto per la grandezza del fusto, ma per la maestosità e l’estensione dei rami e delle foglie, in contrada San Tommaso. 

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