Bitetto
Il borgo di Bitetto, chiamato in dialetto barese Vetétte, è la “Città dell’Oliva Termite”: sorge in provincia di Bari, a circa 17 chilometri dal capoluogo e alle pendici dell’altopiano delle Murge.
Il Borgo di Bitetto
Bitetto è situato nell’entroterra barese, in un territorio pianeggiante attraversato dal canale di Lama Lamasinata.
Lo stemma del Borgo, risalente al 1200, raffigura un liocorno rampante e una vite sormontati da una stella argentea a sette punte. Il liocorno rappresenta le virtù della saggezza, della prudenza e dell’astuzia, valori simbolo della comunità. L’abbondanza e la fertilità delle campagne del territorio sono raffigurati dalla vite e la stella rappresenta gli ideali a cui l’uomo deve tendere.
La Storia
Le prime fonti scritte di Bitetto risalgono al 959 d. C. ma le sue origini sembrano risalire a tempi molto più antichi, come testimoniano i corredi funerari ritrovati nel territorio circostante e datati IV secolo a. C.
Sede vescovile a partire dall’XI secolo, in epoca normanna parte del territorio appartenente al borgo venne accorpato alla nascente città di Altamura, dove molti abitanti di Bitetto andarono a stabilirsi. Con l’ascesa degli Angioini, poi, il paese divenne uno dei centri più sviluppati della zona.
Nel corso del 1300 Bitetto fu saccheggiata da truppe di ungheresi e ceduta prima agli Arcamone e poi, all’inizio del 1400, a Lorenzo de Attendolis. Queste dominazioni ebbero come conseguenza un peggioramento delle condizioni di vita della popolazione, ulteriormente provata dalla peste e dalla carestia che colpirono il paese nel corso del quindicesimo secolo, riducendo di molto il numero degli abitanti: il paese si riprese, dal punto di vista demografico, solo nel corso dell’Ottocento.
Da vedere
Tra le principali attrazioni che caratterizzano Bitetto troviamo le chiese. La Cattedrale di San Michele Arcangelo è il più importante monumento del Borgo. Edificata in stile romanico nel 1335 da Mastro Lillo da Barletta, presenta delle ricche statue in pietra e dei capitelli nel portale centrale. L’interno, suddiviso in tre navate, e il campanile risalgono al XVIII secolo.
La Chiesa di Santa Maria La Veterana (o Vetere) ha origini antiche e le prime tracce della sua storia risalgono a un documento del 959, anche se altri documenti sembrano far risalire la sua edificazione tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300.
La Chiesa di San Domenico si trova fuori dalle mura medievali e risale al periodo che va tra la fine dell’XI secolo e la metà del XII. Sede vescovile, Bitetto ospito i Frati Minori Osservanti nel Convento del beato Giacomo, risalente al 1432 che, attualmente, è la sede di formazione per i chierici di teologia. Simbolo del potere nobiliare il Palazzo baronale, o palazzo dei Noya, venne costruito nel 1773 a ridosso delle mura del Borgo.
Il Sedile è l’antica sede del Comune, ed era il punto di riferimento per tutto ciò che concerneva l’amministrazione, la giustizia e le attività economiche. Al suo interno erano conservate le unità di misura per il confronto con quelle usate dai forestieri. Qui inoltre risiedeva il Mastro Mercato, che regolava lo svolgimento di mercati, fiere e aste.
Nel centro storico di Bitetto è presente un edificio risalente al periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo, attribuito all’Ordine dei Cavalieri di Malta e, probabilmente, già magione dei Cavalieri del Tempio.
La storia di Bitetto può essere ampiamente conosciuta attraverso una visita al Museo della Devozione e del Lavoro, che documenta la vita della popolazione locale nei secoli passati: scenari della vita domestica, dell’attività del ricamo, della vita dei campi e dei mestieri ormai quasi totalmente scomparsi.
Da gustare
Il prodotto che meglio caratterizza la tavola di Bitetto è l’oliva termite, che si distingue per il suo colore che va dal verde al violaceo e per la forma leggermente asimmetrica.
L’oliva termite viene coltivata nel territorio che circonda il borgo: oltre a Bitetto, i comuni che la producono sono Bitonto, Bitritto, Grumo Appula, Modugno, Palo del Colle, Sannicandro di Bari e Toritto in Puglia, per un totale di circa 56 mila ettari coltivati. Le olive vengono raccolte a mano, tra il 20 agosto e il 30 dicembre.
Questa oliva si distingue, infine, per il suo gusto dolce, molto piacevole al palato.
Cosa fare
Bitetto propone ai suoi abitanti e ai visitatori un calendario ricco di eventi e manifestazioni.
Il carnevale è una festività molto sentita dalla comunità e si festeggia con sfilate dei carri e gruppi allegorici e con il funerale del Minnore, fantoccio simbolo della fine del carnevale.
A marzo si, celebra la festa dell’Annunziata e, durante il mese di aprile viene organizzato il Mercato Medievale. Il 26, 27, 28 aprile si celebra la festa del Beato Giacomo, patrono del Borgo.
I mesi estivi sono ricchi di eventi a partire dall’estate bittetese, per tutta la durata del mese di luglio, fino ad arrivare alle celebrazioni della Madonna degli Angeli (2 agosto) e di San Rocco (16 agosto).
Settembre è il mese delle feste di Maria SS. Addolorata e di San Michele Arcangelo. Durante questo periodo viene organizzata anche la sagra dell’oliva termite.
Durante le festività natalizie tutta la comunità contribuisce alla realizzazione del presepe vivente.
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