Maratona Ferroviaria 2018: la Mobilità Dolce prende il treno
Dal 18 al 20 giugno un viaggio promosso da A.Mo.Do. lungo i binari di Toscana, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, per il rilancio delle linee sospese
L’Italia della Mobilità dolce prende il treno. Prenderà, infatti, il via il 18 giugno la Maratona Ferroviaria 2018, iniziativa che prevede un viaggio a ritmo sostenibile tra Toscana, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, con l’intento di promuovere la riattivazione e il rilancio delle linee sospese, in attesa che qualcuno si faccia carico del destino delle stesse.
L’evento, che durerà tre giorni (18-19-20 giugno), è una naturale prosecuzione della Giornata delle Ferrovie delle Meraviglie (tenutasi tra il 26 e il 27 maggio) e dei suoi obiettivi di rivalutazione del ruolo strategico, in chiave estetica ed economica, del trasporto ferroviario all’interno della mobilità sostenibile. L’iniziativa, inoltre, chiude di fatto la Primavera della Mobilità Dolce 2018, complesso di manifestazioni che ha visto la luce lo scorso 21 marzo nell’ambito dell’Alleanza della Mobilità Dolce (A.Mo.Do.), una piattaforma di 32 Associazioni impegnate ad incentivare la fruizione lenta del paesaggio nazionale.
IL PROGRAMMA DAL 18 AL 20 GIUGNO. Si tratterà di un viaggio di tre giorni per raccontare le eccellenze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche di regioni quali Toscana, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta attraverso il punto di vista inedito del treno, ancora oggi un mezzo di trasporto dal grandissimo fascino. Ma sarà anche un inno al turismo lento, con le linee ferroviarie che incontreranno altri canali della mobilità dolce nelle zone interessate, come i cammini, le greenways e le ciclovie turistiche.
Il programma della Maratona Ferroviaria 2018 è ricco di appuntamenti, ogni tappa prevede inoltre incontri con Associazioni locali e rappresentanti istituzionali del territorio. Si parte il 18 giugno da Firenze, sulla linea della Garfagnana, diretti ad Aulla, via Lucca. Nel pomeriggio la carovana proseguirà per Genova, attraverso le Cinque Terre. Il 19 giugno, dopo un’escursione sulla ferrovia Genova-Casella, si proseguirà alla volta di Ceva, via Savona. Sulla linea Ceva-Ormea verrà sperimentato dai partecipanti il ferro-ciclo. In serata la Maratona raggiungerà Savigliano, sede del Museo Ferroviario Piemontese. La Regione Piemonte è l'unica dotata di un proprio Museo Ferroviario, istituito per legge nel 1978 e giunto quindi al 40° anno di attività. Il 20 giugno, dopo un incontro con l’Assessore regionale Francesco Balocco, nel primo pomeriggio la carovana proseguirà alla volta di Aosta per incontrare Autorità ed Associazioni della Valle e sollecitare la riapertura della linea di Pré Saint Didier.
OBIETTIVI. «Viaggiare sulle ferrovie, incontrare i comitati e le associazioni ambientaliste, è il modo più efficace per verificare lo stato di salute delle reti locali per la crescita e lo sviluppo per il futuro. A questo serve la nostra maratona ferroviaria», ha dichiarato Anna Donati, portavoce di A.Mo.Do.
Per inquadrare l’evento del 18-19-20 giugno, ad esempio, è utile ricordare che nel 2012 la Giunta regionale del Piemonte ha sospeso il traffico passeggeri su tredici linee ferroviarie, privando dei treni gran parte delle Langhe, del Monferrato, del cuneese e della Val Pellice e tagliando anche alcuni collegamenti interregionali. Successivamente anche la Valle d'Aosta ha fatto lo stesso sulla linea di montagna di Pré Saint Didier. Ma sono provvedimenti ancora reversibili, si tratta infatti di ferrovie tuttora armate e, in qualche caso (vedi la Asti-Alba e la Mondovì-Saluzzo), ricostruite di recente.
Per questo A.Mo.Do., in accordo con gli attivisti piemontesi e valdostani, spinge ad un pronto ripristino delle ferrovie "sospese", sia a scopo turistico, com’è stato fatto da Fondazione Fs per la Novara-Varallo e la Ceva-Ormea, sia ai fini del trasporto pubblico locale in alternativa a strade spesso congestionate, soprattutto in prossimità dei centri urbani.
Potete seguire l’evento sui social tramite gli hashtag #MaratonaFerroviaria e #MobilitàDolce.