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Il borgo di Orroli sorge nella sub - regione storica del Sarcidano, nel sud della Sardegna, zona conosciuta per la presenza del Nuraghe Arrubiu, tra i più importanti di tutta l’Isola.

Il Borgo di Orroli

Il centro abitato di Orroli conserva ancora le antiche abitazioni tradizionali, caratterizzate dall’arco d’ingresso che introduce alla corte interna, e al magazzino per animali e provviste.

Il borgo ospita nel suo territorio una delle due dighe del lago Flumendosa e il lago Mulargia, entrambi bacini d’acqua artificiali.

Orroli Albergo

 

La Storia

Il nome del borgo deriva da “arrolli”, termine in lingua sarda che significa rovere, per indicare la presenza dei boschi di rovere che un tempo ricoprivano la collina sulla quale sorge Orroli. Il centro abitato venne creato in epoca nuragica, come dimostrato dal nuraghe e da altri ritrovamenti archeologici sul territorio, e riedificato durante il periodo medievale.

Sotto il controllo della Curatoria di Siurgus fino alla metà del 1200, entrò poi a far parte del regno d’Arborea. Con l’epoca feudale, per il borgo iniziò un lento declino a causa dei soprusi dei padroni nei confronti della comunità. Questa decadenza culminò nel 1348 col diffondersi della peste che decimò la popolazione: i superstiti andarono via dal villaggio che rimase disabitato per circa 60 anni e occupato solo da truppe invasori.

La nuova Orroli fu riedificata dopo la battaglia Sanluri, nel 1409, e concessa al feudatario Francesco Carroz, che per favorirne il ripopolamento, probabilmente, consentì l’insediamento di coloni maurreddinus.

Orroli Resti

 

Da vedere

Le numerose attrazioni, soprattutto archeologiche, presenti ad Orroli hanno permesso al borgo di essere definito come Paese museo. Numerose sono le aree archeologiche da visitare, come quella de su Motti e del Nuraghe Arrubiu.

Il centro storico, di origine medievale, è inserito nel Repertorio Regionale dei Centri Storici della Sardegna, e comprende l’area del vicinato di San Nicola e il nuraghe omonimo. È caratterizzato dalle case campidanesi a corte, con l’ingresso nel cortile, o da abitazioni più piccole prive della corte. Tutte le abitazioni del centro storico sono costruite con blocchi di basalto, pietra locale per eccellenza.

Tra le chiese presenti nel borgo da visitare la parrocchiale di San Vincenzo Martire, con annessa vetrina dei Paramenti sacri, e la chiesa filiale di San Vincenzo Ferreri, costruita nei primi anni del 1700.

Da non perdere la visita alla Casa Museo del Nuraghe Arrubiu, alla Casa Vargiu, una casa-museo-ristorante e a “sa Porta o arcu de s’impicu”, che veniva utilizzata nel 1800 per impiccare i criminali.

Per gli amanti della natura ideali sono le escursioni nei archeologici poco distanti dai laghi del Flumendosa e del Mulargia.

Sardenya1 166 di Galazan – Nuraghe Arrabiu – Wikimedia
Sardenya1 166 di Galazan – Nuraghe Arrabiu – Wikimedia

Da gustare

Orroli ha conservato nel tempo molte delle sue secolari tradizioni culinarie, quale segno di un’antica civiltà legata ai sapori e ai profumi della terra.

Ogni stagione è capace di offrire il suo patrimonio esclusivo di profumi e sapori. Profumi come quelli del mirto, utilizzato per decorare i piatti da portata, dello zafferano e della menta, impiegati per condire il ripieno dei crulixionis (ravioli di patata o di ricotta).

Tra i piatti tradizionali troviamo sa supa cotta, una sorta di zuppa, ottenuta con le fette di pane casareccio, raffermo, alternate con le fette di pecorino fresco. Il tutto inzuppato con un buon brodo di pecora, insaporito con lo zafferano, poi messo al forno per la cottura.

Tra i prodotti tipici troviamo differenti varietà di pasta, quali sa fregula (fregola) e is pillus (lasagne), il pane artigianale prodotto con farine biologiche e i formaggi tipici, il pecorino fresco o stagionato, la ricotta fresca o affumicata.

Myrtus communis9. Con licenza CC BY-SA 3.0 – Wikimedia
Myrtus communis9. Con licenza CC BY-SA 3.0 – Wikimedia

Cosa fare

Orroli presenta una serie di festività, eventi e manifestazioni che valorizzano e tramandano le tradizioni del borgo, favorendone anche lo sviluppo turistico.

Il 22 gennaio viene celebrato San Vincenzo martire, patrono di Orroli, il 15 di maggio si festeggia Sant’Isidoro Agricola e il 21-22-23 viene celebrato San Nicola da Bari

In questa occasione le strade del borgo vengono allestite con stand enogastronomici e, l’ultimo giorno di festa, si svolge l’evento “Pratzas Apertas” dove alle degustazioni si aggiungono musica folk, carri addobbati a festa e suonatori di “launeddas”.

La seconda settimana di giugno si svolge la sagra di Santa Caterina, festa votiva di antica origine che gli Orrolesi, molto devoti alla Santa, vivono con sentita partecipazione.

Il mese di luglio è dedicato alla “Sagra della pecora e de sa suppa cotta”.

A completare le celebrazioni annuali il falò di San Nicola che si tiene il 6 dicembre.

Orroli Cavalli

Nel Borgo Autentico di Orroli è possibile visitare una località magica, suggestiva e misteriosa, che sovrasta l’abitato. Si tratta del Parco archeologico delle Janas (su Motti), area archeologica, naturale-botanica e ambientale. In quest’area ricca di roveri secolari, hanno voce le pietre e i millenari massi di basalto, nati dalla sovrastante colata vulcanica del Monte Pitziogu (760 metri, vulcano spento in epoca quaternaria). Diversi sono i nuraghi presenti, ma soprattutto è incisiva, in quest’area, la presenza dell’uomo neolitico (3600 a. C.). Sono 23 le domus de janas presenti, fra quelle scavate nella roccia e quelle, a necropoli ipogeiche scavate nei massi erratici di basalto.

Il territorio di Orroli è ricco di sentieri ideali per il trekking ed escursioni alla scoperta di panorami mozzafiato, e del patrimonio naturale-ambientale dei laghi del medio Flumendosa e del Mulargia:

Il Flumendosa può essere attraversato, per un lungo percorso e in tutti i periodi dell’anno, da un battello (capienza 170 persone) in stile Mississipi. Il corso d’acqua può essere ammirato anche attraverso passeggiate a piedi attraverso il sentiero dell’altopiano basaltico de su Pranu (lungo circa 7 Km). Luoghi ideali per suggestive escursioni sono l’area archeologica del Nuraghe Arrubiu e l’area de su Putzu, composta da un pozzo sacro e da un centinaio di capanne nuragiche in modesto stato di conservazione.

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