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Cuglieri è un borgo della Sardegna centro-occidentale situato a 479 metri s.l.m. alle pendici del massicio del Montiferru, antico complesso vulcanico inattivo. Il suo vastissimo territorio naturale è custodino dai suoi 2600 abitanti, i cuglieritani.

 

Il Borgo di Cuglieri

Il centro storico posto sulla cima dell’altopiano domina un vasto territorio, oltre 120 km quadrati, che abbraccia montagne e fitti boschi, fiumi e sorgenti, fino alle tre borgate marine Santa Caterina di Pittinuri, Torre del Pozzo e S’Archittu caratterizzate da spiagge e imponenti costiere. S’Archittu, in particolare, deve il suo nome all'arco di roccia naturale, sottoposto a tutela con decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, con denominazione "Monumento naturale S'Archittu di Santa Caterina".

Da vedere

Numerosi sono i luoghi sacri presenti nel territorio di Cuglieri a testimonianza della lunga ininterrotta tradizione di fede di questa popolazione.

Il complesso Paleocristiano di Cornus, risalente al IV-V secolo dopo Cristo, identificato dagli storici con la Diocesi di Senafer (484 d.c.) ospita i resti di due basiliche, un battistero, un palazzo episcopale e una vasta area cimiteriale monumentalizzata.

La Basilica Minore di Santa Maria ad Nives rappresenta uno dei Centri mariani tra i più importanti della Sardegna per storia e devozione. Eretta nel XIV secolo, fu interamente ricostruita tra il XVII e il XVIII secolo nello stile del Baronetto Piemontese. 

Nelle vicinanze della Basilica la chiesa campestre di Sant’Imbenia inserita nell’itinerario dei Martiri della Regione Sardegna e nel “Registro dei Cammini di Sardegna  e degli Itinerari religiosi e dello Spirito”, è meta di un pellegrinaggio che si svolge annualmente il 30 aprile, anniversario del ritrovamento del corpo della Santa avvenuto nel 1628 all’interno della semi diroccata chiesa di San Lussorio.

Il secondo riferimento del culto mariano a Cuglieri è il Complesso dell’Ex Convento dei Serviti, con annessa Chiesa intitolata alla Madonna delle Grazie. Eretto nel 1540 fu il primo dell’ordine ad essere fondato in Sardegna grazie alle elargizioni di Lucia Zatrillas, figlia del locale feudatario.

Il complesso dell’ex Seminario Regionale sardo, fu costruito in brevissimo tempo ed è stato dal 1927 al 1971 sede della Facoltà di Teologia Sarda, ponendosi nella realtà del tempo, sotto la guida dei Gesuiti, come luogo di formazione del clero sardo e prestigioso centro di cultura teologica spirituale e musicale.

Attorno alla Chiesa di Santa Croce, databile intorno all’XI sec. nacque il primo insediamento abitativo del borgo, mentre le altre chiese sono dislocate nei vari rioni storici.

Oltre all'architettura religiosa, Cuglieri è custode di importanti testimonianze della civiltà nuragica, punica e romana. Nell’ex Convento dei Cappuccini eretto nel 1610 il cui chiostro è dotato di cisterna centrale, ha sede oggi il Museo Civico Archeologico di Cuglieri che accoglie innumerevoli reperti e si prepara ad esporre i ritrovamenti degli scavi attualmente in corso sulla collina Corchinas che stanno portando alla luce rovine e manufatti dell’antica città di Cornus.

Il territorio stesso è un museo a cielo aperto. Si possono osservare 65 nuraghi, caratteristica e conosciuta abitazione sarda in pietra, resti di domus de janas, strutture sepolcrali preistoriche costituite da tombe scavate nella roccia tipiche della Sardegna prenuragica e le tombe dei Giganti, imponenti monumenti costituiti da sepolture collettive appartenenti all’età nuragica. 

Fa da sfondo ai luoghi di culto e alla ricchezza dei reperti archeologici, la bellezza ed eterogeneità del patrimonio naturale e paesaggistico che si estende dalla montagna al mare, dalla cascata di Massabari alle fonti di Tiu Memmere, dall'olivastro millenario alle spiagge delle borgate marine, dalla piscina naturale di Su Riu ‘e sa Ide fino all’arco naturale di S'Archittu.

Unica in Italia nel suo genere, la cascata di Cabu Nieddu, dalla scogliera l’acqua fa un salto in mare di 40 metri, visibile solo nel periodo delle piogge, che la alimentano, da novembre a maggio.

 

Da gustare

"Sa Panada Cuglieridana” è la prima cosa da assaggiare quando si arriva a Cuglieri. Consiste in un impasto di farina, acqua, strutto e sale lavorato a mano, steso e poi farcito con un ripieno di due tipi di carne cotte in padella e sfumate con vino sardo a cui vengono aggiunti carciofi, fave, piselli, olive, pomodori secchi, aglio, prezzemolo, zafferano e noce moscata, formando, così, un tortino salato dal gusto unico. Alle panadas è dedicata una sagra nel mese di agosto che permette ai visitatori di scoprirne la lavorazione e assaggiarle.

La tradizione gastronomica del borgo è presente anche nella lavorazione del pane tipico quale "su Chivalzu", pane realizzato dalla crusca di grano duro, sa Crabola e su Tacchinu tipi di pane che si differenziano per forma della pagnotta e dimensioni.

La produzione di olio d’oliva, introdotta dagli spagnoli, rappresenta un’eccellenza del territorio. Il clima particolarmente temperato e il metodo tradizionale di coltivazione permettono di ottenere un extra vergine di altissima qualità rendendo Cuglieri rinomato in tutta la Sardegna per l’olivicoltura.

Altri prodotti e piatti tipici sono: sa petta imbinada, carne battuta a coltello o tritata fatta macerare nel vino per diversi giorni e poi cotta, ricetta antica pensata per conservare la carne lavorata più a lungo,  le fae cun laldu e la favata, preparazioni a base di fave, e  il su pane dorau, gustoso modo per riutilizzare il pane raffermo che viene ammorbidito con il latte, passato nell’uovo e poi fritto.

Tra i dolci sos pabassinos, sorta di biscotto preparato solitamente per la ricorrenza di Ognissanti e sa corona 'e picchirittos, croccante a forma circolare, composto da palline di pasta fritte, caramellata e ricoperte di glassa.

Cosa fare

Il forte legame con la fede di Cuglieri si ritrova anche negli eventi e nelle manifestazioni.

Durante la Settimana Santa “Sa Chida Santa” tradizione e religione si incontrano rievocando cerimonie e rituali che si ripetono dall’epoca della dominazione spagnola. Il compito di  mantenere vive e a tramandare le usanze ed i riti è affidato ai cori “a concordu”, cori di sole voci maschili, polivocali che durante la Settimana Santa accompagnano le processioni e le celebrazioni con canti sacri del repertorio liturgico medievale. Insieme al coro animano le cerimonie le antiche confraternite presenti nelle chiese del paese, alcune delle quali nate intorno al 1500 durante la dominazione spagnola.

La seconda domenica di maggio, invece, in concomitanza con Santa Caterina i fedeli si muovono in pellegrinaggio da Cuglieri alla vicina borgata marina che porta il nome della Santa portandone il simulacro su un carro trainato dai buoi.

È suggestivo nel mese di giugno poter partecipare agli antichi festeggiamenti per San Giovanni, la cui origine risale all’età nuragica. La festa coincide con il solstizio d’estate durante il quale ci si recava nei luoghi di culto per rendere omaggio alle divinità naturali del sole (su fogu) e dell'acqua (s'abba muda). La cerimonia inizia il giorno 23 alle ore 18 con l’antico rituale de “S’abba Muda”. Si svolge nel silenzio assoluto poiché si pensa che siano presenti le anime dei defunti e a loro sono riservate le strade del borgo illuminate da torcioni di fuoco. Le persone si recano a piedi presso la chiesa di San Giovanni alle fonti di "Tiu Memmere" nelle quali bevono, si lavano e tornano alle proprie abitazioni sempre in silenzio. Nella giornata del 24 la processione del pomeriggio è accompagnata dai cavalieri di Cuglieri.

Nel mese di agosto due appuntamenti importanti: il 5 la festa patronale di S. Maria della Neve con festeggiamenti religiosi e civili che si concludono con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, mentre il 10 agosto per San Lorenzo la tradizionale sagra campestre riunisce fedeli e turisti intorno alla tavola con piatti tipici e musica.

Ha un sapore internazionale e multiculturale l’importante appuntamento annuale Sardinia Anima Mundi, festival organizzato nel fine settimana tra le festività del Natale e il Capodanno, che fa incontrare le tradizioni, la storia e la cultura di Cuglieri e della zona del Montiferru con quelle di differenti paesi attraverso spettacoli, mostre, concerti e percorsi enogastronomici che animano il borgo .

 

LINK UTILI:

Monumenti aperti Cuglieri

Sardinia Anima Mundi