Collepasso
Collepasso, piccolo borgo dell’entroterra leccese, è avvolto dalla verde campagna delle Serre salentine, dalle quali nasce il canale dell’Asso, il maggior corso d’acqua della zona.
Il Borgo di Collepasso
Culupazzu, come viene chiamato in dialetto salentino, si trova a 120 mt. slm ; dista 33 chilometri da Lecce e a poco più di 14 chilometri dalle bianche spiagge gallipoline. A caratterizzare il territorio circostante è la verde campagna delle Serre salentine, dalle quali nasce il canale dell’Asso, il maggior corso d’acqua della zona sia per portata che per lunghezza.
Le sue terre sono particolarmente adatte per la coltivazione di patate, angurie e cereali, principali risorse economiche locali. Il borgo sorge lungo le pendici della Serra di Sant’Eleuterio, incastonato nella verde vallata delle Macche, tra brevi corsi d’acqua che ne solcano il terreno.
Passeggiando tra le antiche vie del centro storico è possibile ammirare antichi edifici, religiosi e civili, testimonianza dell’antico passato feudale del borgo.
La Storia
Il nome Collepasso comparve per la prima volta nel corso del XII sec., sia nella forma greca di Koulopatze, che in lingua latina “Colopati” e “Colopaci”, col significato di casale di Nicola Ippazio, o villaggio di San Nicola. La versione attuale del toponimo deriva dalla posizione di Collepasso, terra di transito obbligatorio per oltrepassare le colline salentine.
La storia del borgo inizia nel XIII sec., con un primo insediamento andato distrutto dai turchi. Da questo momento il terreno passò sotto il controllo di diverse famiglie feudali, ultima tra tutte la famiglia Leuzzi. Fino all’ottocento nel territorio nacque un numero considerevole di masserie, abitate per lo più da famiglie di coloni o lavoratori stagionali. Fu nel 1805, dopo il trasferimento nel palazzo feudale della giovane baronessa Maria Aurora Leuzzi Contarini e del conte Bartolomeo degli Alberti di Enno che ebbe inizio la ricostruzione del nuovo villaggio. A partire dagli anni 50 dell’ottocento iniziò anche la costruzione di importanti strade statali, che consentirono collegamenti più facili e veloci con i principali paesi limitrofi. Nel 1907 il borgo ottenne l’autonomia amministrativa.
Da vedere
Il piccolo centro di Collepasso custodisce tra le sue vie numerose piazze, edifici religiosi e civili di grande valore storico e culturale.
Per quanto riguarda l’architettura civile il Borgo è caratterizzato da numerosi palazzi nobiliari: Palazzo Viva, Palazzo Pomarico, Palazzo Danieli, Palazzo Rotella che racchiudono il centro cittadino in un perfetto rettangolo con le proprie eleganti e maestose facciate.
Ma a caratterizzare la piazza centrale di Collepasso, è il complesso urbanistico civile di grande armoniosità, eretto dopo l’autonomia ottenuta da Cutrofiano. Tutt’oggi interamente preservato, è formato dal nuovo Palazzo Municipale, dall’adiacente Villa Comunale di Piazza Dante di recente ristrutturata e dalla maestosa Torre dell’Orologio, quest’ultima costruita tra il 1913 e il 1915.
Simbolo per eccellenza dell’antico passato è il Palazzo Baronale, risalente al periodo feudale e oggetto di successivi interventi e lavori di ampliamento fino XVIII sec. Ingloba un'antica costruzione edificata nel 1576 da Pietro Massa, sopra ad un'altra già preesistente, ossia una torre di difesa di epoca bizantina.
Il Palazzo fu un attivo centro politico e culturale durante il regno della Baronessa Aurora Leuzzi, fautrice della rinascita di Collepasso, l’edificio storico presenta elementi appartenenti a diverse epoche, come l’antica torre di difesa originaria dell’epoca bizantina e rimaneggiata in epoca successive. Il Castello, divenuto di proprietà comunale nel 1987, è stato decretato “l’episodio più significativo di architettura civile di tutto l’abitato di Collepasso”, e per questo, tutt’oggi, tutelato e salvaguardato.
Simbolo della grande fede religiosa della comunità locale di inizio ottocento è la chiesa della Natività di Maria Vergine. Commissionata e donata ai fedeli collepassesi dalla nobildonna Consiglia Pesce nel 1865, dopo l’improvviso crollo dell’antica chiesa parrocchiale, fu ufficialmente proclamata nuova Chiesa Madre nel 1871. La struttura, in carparo e pietra leccese, presenta una pianta a croce latina. Caratteristica dell’edificio è lo stile semplice, dalla facciata all’ambiente interno, privo di colonne, e illuminato da una grande cupola ribassata.
Nel periodo che intercorse tra il crollo dell’antica chiesa e la costruzione della nuova chiesa madre, fu la Cappella della Santissima Trinità ad ospitare i fedeli del borgo. L’originario edificio cinquecentesco, ristrutturato nel 1870, oggi presenta elementi in stile neoclassico. Possiede una campana del 1857. L'interno è a croce greca con bassa cupola emisferica sostenuta da quattro basse e robuste colonne e quattro arcate. Sempre all’interno si ammirano due altari in pietra leccese, al di sopra dei quali sono collocate due tele ottocentesche.
A pochi chilometri dal centro storico si trovano inoltre la chiesa di San Francesco e la chiesa di Cristo Re dell’Universo, edifici religiosi di recente costruzione e in stile moderno.
Oltre all’importante patrimonio storico, architettonico e culturale del borgo, il territorio circostante custodisce un antico Palmento e un rigoglioso boschetto di querce chiamato Parco Bosco, suggestiva location di molte feste paesane.
Da gustare
Il borgo di Collepasso vanta svariati tipi di prodotti gastronomici tradizionali e specialità. Pane tipico della zona è la frisella, pane di orzo e grano. Tra i tipi di pasta spiccano le famose orecchiette, una tipologia di pasta fresca dalla forma tondeggiante e dal tipico colore giallo dorato, le quali, con un buon olio d’oliva locale, un bel bicchiere di vino rosso o bianco, di cui questa terra è ricca, vanno ad imbastire tavolate eccellenti di prodotti tipici. Da non perdere i salumi, tra cui spicca la salsiccia di Lecce. La fertilità del territorio permette la coltivazione delle mele cotogne dalle quali si ricavano conserve eccezionali e dolci squisiti.
Tra le ricette tipiche a Collepasso sicuramente meritano una citazione le già menzionate orecchiette, preparate con le cime di rapa e la mollica. Altro piatto tipico sono le pittole, frittelle salate preparate con capperi, pomodorini, olive, peperoncino e cipolla. Per gli amanti dei gusti del mare molti sono i piatti preparati con cozze, frutti di mare e pesce fresco proveniente dal Mar Ionio.
Cosa fare
Il calendario di eventi di Collepasso è ricco di manifestazioni, tradizionali e moderne, che rendono il borgo e la sua comunità vivi per tutto l’anno.
La rassegna musicale dedicata a San Lazzaro è un culto popolare che prepara insieme alle altre funzioni religiose alla Pasqua.
Organizzata dai cittadini del rione Vignale in collaborazione con la Pro Loco viene organizzata la festa dedicata a San Giuseppe Lavoratore che ricorre il 1° Maggio di ogni anno. Una tradizione che dura dai tempi antichi e che rinnova il culto verso il padre putativo di Gesù, ma che tramanda nel tempo la tradizione di una civiltà contadina. Durante la festa rionale viene celebrata la S. Messa in onore di S. Giuseppe, organizzati uno spettacolo musicale e i fuochi d’artificio e riproposte ricette della tradizione locale.
Nel periodo estivo, a cura dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con artisti, uomini di cultura e associazioni locali viene allestista una rassegna culturale che va sotto il nome di “Estate Collepassese” ricca di eventi culturali, presentazione di libri, concerti musicali rappresentazioni teatrali e sagre rionali.
Per gli appassionati del folclore locale, da non perdere, è la festa di Sant’Antonio da Padova, che si svolge il 13 giugno attorno al grande falò, la “focara artistica”, accesa in onore del Santo.
Una delle manifestazioni folcloristiche più attese è certamente il Palio collepassese, durante il quale i quattro rioni del paese si sfidano in vari giochi e discipline. L’evento si svolge ogni estate tra il Parco Bosco e Piazza Dante, riportando in vita leggendari dissapori e alleanze tra le varie contrade.
A sottolineare il profondo legame della comunità locale alle antiche e tradizionali feste religiose del borgo numerose celebrazioni durante tutto l’arco dell’anno. A partire dalla festa patronale dedicata alla Madonna delle Grazie e celebrata il 7-8-9- Settembre. Per l’occasione accorrono a Collepasso anche numerosi visitatori dai comuni limitrofi, incuriositi non solo dalla Fiera-mercato di prodotti locali, ma soprattutto attratti dai fuochi d’artificio e dalle caratteristiche luminarie che addobbano la piazza centrale e le vie cittadine.
A seguire, nei primi giorni di ottobre, viene festeggiato San Francesco d’Assisi, anche in questo caso, alle celebrazioni religiose segue la fiera allestita nelle aree verdi del Parco Bosco.
A rendere l’atmosfera natalizia del borgo ancora più gioiosa è il Presepe Vivente, che si svolge ogni anno presso le masserie storiche che circondano Collepasso. La Pro loco organizza sia la tradizionale Mostra dei presepi artistici che l’arrivo di Babbo Natale in carrozza a consegnare i doni ai bambini insieme alla famosa Band di Babbo Natale che fa esplodere l’atmosfera natalizia coniugando festa e solidarietà nel paese.
Interessante, inoltre, il concerto di musica classica “Laude Natalizia” organizzato dall’Accademia Bach Music Academy di Collepasso in collaborazione con vari enti locali.
Numerose sono poi le iniziative a carattere sociale, culturale e sportivo organizzate dalle associazioni locali durante tutto l’arco dell’anno tra le vie del borgo. Tra queste, spicca la Salento Half Marathon, una mezza maratona a carattere nazionale, corsa tra i comuni dell’Unione delle Serre Salentine.