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Tra boschi e pascoli, a 800 metri d’altitudine, il piccolo borgo di Castel del Giudice è attraversato dalle acque limpide e fresche del fiume Sangro, in un territorio ricco di vegetazione al confine con l’Abruzzo.

Il Borgo di Castel del Giudice

Castel del Giudice è caratterizzato da un territorio montano circondato da meleti, coltivati soprattutto nelle zone più a bassa quota. Si tratta di una risorsa molto importante per l’economia del territorio perché, da queste coltivazioni, vengono prodotte mele biologiche, marmellate, succhi di frutta e altri derivati. Queste peculiarità hanno permesso al borgo di entrare a far parte dell’associazione Città del Bio. Da terreni incolti e semi abbandonati, questo riscatto della produzione agricola, rappresenta per il borgo uno dei principali progetti su cui ha puntato l'intera comunità.

Un altro progetto nel quale si sono mobilitati Amministrazione, cittadini e imprenditori è la STU (Società di trasformazione urbana) che ha fatto sì che da un agglomerato di stalle private abbandonate, sorgesse un esempio di recupero conservativo smart, di immobili che rappresentano la storia rurale del borgo. Borgo Tufi è oggi un albergo con 60 posti letto, un ristorante, una SPA, una sala convegni e soprattutto uno degli emblemi della ripartenza di Castel del Giudice.

La Storia

Le origini di Castel del Giudice risalgono probabilmente al periodo medioevale ma non si hanno notizie certe, soprattutto a causa dell’assenza di materiali storici dovuta ai numerosi terremoti e eventi che hanno distrutto, nel tempo, gli edifici del paese.

Il nome del paese deriva o da “Castrum Judicis” o da “Castellum Judicis” appellativo che rimanda a un’idea di fortezza nella quale vi era un’autorità che amministrava la giustizia.

La posizione del borgo nella parte terminale del tratturo Sprondascino – Castel del Giudice, ha fatto si che i primi insediamenti della zona siano nati come luogo di riposo dalla transumanza.

Tra il ‘300 e il ‘400 il borgo vide il suo massimo periodo di splendore sotto il regno del capitano Giacomo Caldora. Seguirono numerose dominazioni fino al 1686 quando Castel Del Giudice passò sotto il dominio dei D’Alessandro. Nei secoli successivi, il borgo seguì le sorti del Mezzogiorno d’Italia.

Da vedere

Tra le vie di Castel del Giudice è possibile ammirare numerose architetture di pregio come la chiesa parrocchiale di San Nicola, in stile barocco, risalente al XV-XVI secolo.

La chiesa dell’Immacolata, distrutta durante la guerra mondiale, è stata ricostruita successivamente. Da vedere il santuario della Madonna in Saletta e la Cappella di Sant’Antonio, recentemente restaurata.

Borgo Tufi è un vero esempio di recupero, recupero conservativo e di nuova destinatazione di immobili rurali abbandonati. Al suo interno 60 posti letto, sala convegni che ospita incontri di respiro nazionale ed internazionale, una SPA e un ristorante.

 

Da gustare

Formaggi, latticini, funghi, e tartufi sono alcuni tra i prodotti maggiormente utilizzati nella cucina tradizionale di Castel del Giudice.

Tra le ricette del borgo troviamo la “pecorara” (pechra a ru cuttur), a base di carne di pecora o castrato. Un’antica ricetta che veniva cucinata dai pastori durante la transumanza. Altri piatti tipici a base di carne sono il capretto cacio e uova, l’agnello impanato (mugljcrat), e l’agnello (o, in un’altra versione, il coniglio) con i funghi galletti.

Tra i primi piatti spiccano la polenta, il pancotto con patate (pan’cuott e patan), la lasagna con i funghi e la pasta con sugo di carne di agnello.

Cosa fare

L'aspetto forse più coinvolgente di Castel del Giudice è farsi raccontare la sua storia dal 2000 ad oggi. Una storia di persone, cittadini, amministratori, imrpenditori, che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare qualche cosa di importante, forse ardito, ma sicuramente riuscito. Fare impresa in un borgo rurale, fuori dai circuiti maggiormente frequentati, si può e l'esempio di Castel del Giudice è un esempio per tutti i piccoli borghi.

Tra gli eventi e gli incontri a Castel del Giudice: il Fuoco di Sant’Antonio, festeggiato il 17 gennaio, che inaugura l’anno delle manifestazioni di Castel del Giudice. Tra le più importanti troviamo il Carnevale, la Maggiolata del I maggio, la “sagra del salame e della pallotta cacio e ova” in agosto.

Per gli appassionati di attività all’aperto Castel del Giudice è il luogo ideale per escursioni a piedi e a cavallo, gite in mountain bike, e dal borgo si possono raggiungere facilmente le stazione sciistiche e turistiche di Capracotta, Agnone, Pietrabbondante, Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli, Sulmona e le zone del Parco della Maiella e del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Divertente la navigazione nel fiume Sangro nei mesi estivi.

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