Martano
Martano sorge a pochi chilometri da Lecce, ai margini della piana Terra d’Otranto, nelle vicinanze degli affascinanti laghi Alimini.
Il Borgo di Martano
La Grecìa Salentina ospita il borgo di Martano, che rappresenta uno dei centri abitati più vasti di quest’area della Puglia. Il centro storico del borgo veniva un tempo chiamato “Antica Terra”, nome che sottolinea le sue antiche origini racchiuse ancora adesso negli edifici come le torri difensive e il castello dall’ampio fossato.
L’economia di Martano si basa sull’agricoltura, favorita dal clima temperato, e sull’artigianato.
La Storia
Le origini del borgo di Martano, così come quelle di altri paesi del Salento e soprattutto della Grecìa Salentina, sono difficilmente ricostruibili perché vedono intrecciarsi storia e leggenda, un intreccio così fitto da rendere difficile distinguere tra le due.
La leggenda farebbe derivare Martano dagli antenati di Minosse, mentre diversi reperti storici sembrerebbero dimostrare che Martano fu fondato dal centurione romano Martius, a cui vennero donate le terre del Salento come omaggio per il valore dimostrato nella battaglia che portò alla conquista di quelle terre da parte dei Romani nel 267 a.C.
Nei secoli successivi alla sua fondazione, Martano subì il dominio dei greci e dei bizantini, che influenzarono fortemente usi e costumi locali, tanto da lasciare alcune tracce ancora oggi, per esempio nel dialetto.
Da vedere
Il centro storico di Martano viene chiamato “terra” perché è circondato da mura con fossato, torri e castello, e rappresenta uno dei centri di maggior interesse del Salento per l’ottimo stato di conservazione in cui versa. Molte zone del centro di Martano si caratterizzano per le case a corte, edilizia tipica delle famiglie patriarcali. Attorno alla corte erano organizzate le abitazioni dei vari componenti della famiglia. Il centro storico è arricchito da bellissimi palazzetti, caratterizzati da elementi architettonici di pregio come stemmi, portali e colonne angolari. Spiccano, in questa disposizione, il Castello e la chiesa parrocchiale, monumenti di grande impatto visivo e dall’importante valore artistico.
Il Castello fu costruito con scopo difensivo intorno al XV secolo da Ferdinando e Alfonso d’Aragona. Si possono ancora notare le torri cilindriche e i muri scarpati, che lasciano intravedere le origini militari della costruzione, anche se, nel tempo, divenne più che altro una residenza signorile.
Tra gli edifici sacri, invece, meritano sicuramente una visita la chiesa parrocchiale risalente alla fine del XVI secolo e dedicata all’Assunta, patrona del paese; la cappella del Carmine e quella dell’Immacolata, costruita alla fine del Seicento ; il monastero di S. Maria della Consolazione dei monaci di Casamari, famoso per la produzione di liquori e infusi alle erbe.
Tra Caprarica e Martano si trova ancora quella che viene chiamata “Specchia dei Mori” o anche “Specchia del diavolo” (secla tu demonìu), nata probabilmente come torre di vedetta: la leggenda racconta che qui sarebbe nascosto un tesoro formato da una chioccia e dodici pulcini d’oro, custodito appunto dal diavolo.
Nel territorio che circonda Martano sono presenti inoltre, ancora oggi, i Menhir, monumenti dall’origine antichissima che confermano la presenza dell’uomo in queste terre già prima dell’Età del Bronzo. Il Menhir di maggiore importanza è quello di San Totaro o “de lu chiofilu”, chiamato dalla popolazione locale semplicemente “colonna”: con i suoi 4,7 metri di altezza è il più alto monolite pugliese.
Tra le architetture di Martano spicca il Palazzo Andrichi - Moschettini, che si trova sul percorso che dal paese va a Otranto. Il palazzo, costruito tra il 1710 e il 1720, si caratterizza per l’imponente portale e il balcone, quest’ultimo sorretto da sette mensoloni. Da notare sono le saettiere che si aprono in alto sul parapetto e che avevano la funzione di scrutare il mare per avvistare eventuali attacchi dei Turchi.
Di grande bellezza è anche il Palazzo Pino, edificio di impianto seicentesco e ristrutturato in gran parte alla fine del XVIII secolo che si affaccia sulla attuale via Marconi, nella zona fuori le mura. Il palazzo ha un giardino molto vasto e un caratteristico sistema portale-balcone-arco stemmato: il portale risale all’inizio del XVIII secolo mentre il balcone traforato fu costruito probabilmente tra il 1780 e il 1790.
Cosa fare
Tra gli eventi che, durante l’anno, scandiscono il calendario di Martano, ricordiamo la festa patronale di Maria SS dell’Assunta e San Domenico, che si svolge il 14 e 15 agosto. La piazza principale viene addobbata con luminarie e, per le strade, numerose bancarelle vendono dolci e prodotti tipici locali. Per concludere le due giornate di festa la comunità si riunisce per assistere allo spettacolo pirotecnico.
La seconda e la terza domenica dopo Pasqua, nel rione Teofilo, si celebra la festa in onore della Madonna del Teofilo e quella della “Madonnella”
Il 19 novembre viene festeggiata Maria SS dell’Assunta che, secondo la tradizione, salvò il paese dal terremoto del 1789.
LINK UTILI