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Un Albero in più!

19.09.19

Il 12 settembre la Comunità Laudato Si' ha avanzato la proposta di piantare 60 milioni di alberi per contrastare la crisi climatica. Un'idea significativa e importante, che va messa in pratica, ma in modo corretto e controllato. 

La Comunità Laudato Si' attraverso tre importanti voci come quelle dello scenziato Stefano Mancuso, Carlo Petrini di Slow Food e il vescovo di Rieti  - Domenico Pompilii, ha lanciato la Campagna "Un albero in più". Una proposta interessante e lungimirante finalizzata a contrastare la crisi climatica nel modo più semplice che ci sia: piantare un albero, fonte inesauribile di ossigeno, per ogni cittadino italiano. 

60 milioni di alberi, che dal loro primo istante di vita realizzano la loro opera di mitigazione dei livelli di CO2 nell’atmosfera. Inoltre, dopo anni di intensa cementificazione del suolo e in assenza di una legge che tuteli questo patrimonio; la scelta di luoghi su cui favorire una riforestazione intelligente può contribuire a valorizzare il bene comune del paesaggio urbano e rurale del nostro paese. 

L’iniziativa – si legge nel sito della Comunità, fiorito intorno alla famosa enciclica di Papa Francesco che incitava ad un cambio di passo su ambiente e clima - si rivolge ad ogni cittadino di buona volontà, ad ogni organizzazione di qualunque natura e orientamento, ad ogni azienda pubblica o privata, alla rete di comuni e regioni d’Italia e al governo nazionale”.

La proposta, sicuramente interessante e da sviluppare, deve essere in ogni caso valutata e sviluppata con cognizione di causa e dopo un'attenta e corretta progettazione. Per questo 11 importanti riferimenti del settore forestale e ambientale, come Legambiente, Uncem, WWF, FSC hanno deciso di accogliere la proposta, ma rilanciano facendo un appello: non basta dire “piantiamoli”, servono spazi e luoghi idonei, materiale vivaistico controllato e risorse per le cure colturali.

E' giusto ripiantare, ma in maniera efficiente ed efficace. 60 milioni di alberi non sono pochi, per cui è giusto che questo processo di coltura si attivi secondo dei criteri territoriali, geologici, geofisici. Così come per ogni grande e significativo progetto è bene che si faccia rete e che alla rete consegua un piano messo a punto sulla base di risorse economiche ed umane, spazi, conoscenze e capacità. 

Sono tanti i sindaci e le realtà, che hanno aderito all'appello e tra questi c'è anche Borghi Autentici d'Italia. Questo perché crediamo fortemente che la lotta collettiva contro la crisi climatica sia diventato un obbligo e un dovere di ciascuno di noi, di ciascuna piccola e grande realtà, ma soprattutto di ciascun cittadino. Per quanto, però, è il cittadino a doversi impegnare e attivarsi, risulta necessario che gli esperti si attivino per dare gli strumenti e le direttive da seguire. 

Lo sfruttamento eccessivo del suolo e l'assenza di vegatazione in alcune aree d'Italia è diventato difatti un serio e significativo problema. E' necessario quindi impegnarsi e collettivamente sviluppare una proposta che permetta di piantare 60 milioni di alberi e proseguire con altrettanti progetti lungimiranti e favorevoli alla tutela di questa nostra Terra e alla preservazione della specie umana e animale. 

LA CAMPAGNA SUL SITO DI LAUDATO SI'

 


Tra i soggetti che hanno aderito ci sono: SISEF, AIEL, CONAF, Compagnia delle Foreste, Coordinamento Forestale dell’Alleanza delle Cooperative italiane, CREA, FSC Italia, PEFC Italia, Legambiente, WWF e UNCEM.