Tu sei qui

Stimolante e partecipata la prima Conferenza Strategica Permanente

03.02.20

Un grande laboratorio dove ideare e progettare un futuro migliore per l’intera comunità, favorendo la partecipazione e la fiducia reciproche e accrescendo l’attrattività socio-economica dei territori marginali.

Un grande laboratorio dove ideare e progettare un futuro migliore per l’intera comunità, favorendo la partecipazione e la fiducia reciproche e accrescendo l’attrattività socio-economica dei territori marginali. Con questo spirito (dopo un commosso omaggio ad Andrea Altea, l’Assessore al Turismo del Comune di Aggius recentemente scomparso), si è svolta a Salsomaggiore Terme il 31 gennaio e il 1° febbraio scorsi, la prima Conferenza Strategica Permanente dei Borghi Autentici d’Italia, il neo-organismo partecipativo introdotto ufficialmente durante l’Assemblea Generale dei Soci del marzo 2019.

Numerosi i rappresentanti degli Enti pubblici associati o degli attori economici locali intervenuti all’incontro: dal Piemonte all’Abruzzo, dalla Puglia alla Sicilia e alla Calabria, a testimonianza di una vitalità diffusa e propositiva. Agli oltre sessanta presenti, dunque, sono andati i saluti del Sindaco di Salsomaggiore Terme, Filippo Fritelli, e i ringraziamenti sinceri della Presidente dei Borghi Autentici d’Italia, Rosanna Mazzia (“Nel rinnovare innanzitutto la mia affettuosa vicinanza alla famiglia di Andrea Altea, non posso che esprimere la mia più grande soddisfazione per questa prima Conferenza Strategica Permanente, intesa come un luogo di approfondimento e di confronto tra il mondo interno a BAI e i vari attori sociali, le associazioni e le organizzazioni che da tempo collaborano con noi. Gli Enti locali oggi rappresentano l’ultima frontiera dello Stato sui territori, l’ultimo baluardo in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei Cittadini. Il compito che BAI si propone, dunque, è quello di sensibilizzare proprio gli Amministratori locali e le Comunità a raccogliere le sfide della modernità attraverso una rilettura e una profonda rivisitazione dei fenomeni economici e sociali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, riscoprendo il valore della sfera pubblica e delle interconnessioni tra responsabilità individuale e collettiva”),

del Coordinatore Nazionale della Conferenza Strategica Permanente, Vincenzo Passaseo (“Questo primo incontro della Conferenza Strategica Permanente che ho l’onore e l’onere di coordinare, sosterrà il processo compositivo per l'aggiornamento del Manifesto dei Borghi Autentici d’Italia nella sua edizione del 2020. La CSP è un organismo voluto dall'Associazione BAI per contribuire a coinvolgere e a sensibilizzare le comunità dei Borghi Autentici sul contributo che le stesse possono dare allo sviluppo e alla salvaguardia del Paese, apprendendo dalle singole Comunità desiderata, fabbisogni e speranze”)

e del Presidente della Fondazione Futurae, Ivan Stomeo (“La Fondazione è di fatto un braccio operativo di BAI attivo su tre tematiche specifiche: la rigenerazione degli spazi urbani degradati, le imprese sociali e le cooperative di comunità. In particolare vi è l’ambizione di diventare una vera e propria casa per le cooperative di comunità. La Conferenza Strategica Permanente potrà senz’altro essere di stimolo e di supporto alle attività della Fondazione e viceversa, in uno scambio reciproco concordato e costruttivo”). 

Un intenso momento di riflessione, ma anche l’inizio di un importante percorso condiviso che porterà all’aggiornamento del Manifesto dei Borghi Autentici d’Italia. Imprescindibile in tal senso il menabò presentato per l’occasione da Maurizio Capelli, Segretario Generale di BAI. “Per implementare ed eventualmente modificare le linee guida del nostro Manifesto – ha sottolineato lo stesso Capelli – ritengo sia doveroso riflettere attorno a nove differenti paradigmi. Tra questi l’essere una comunità (in un’ottica inclusiva nella quale il bene comune prevalga sull’individualismo e sulla paura dello straniero), il combattere contro le disuguaglianze, la povertà e l’iniquità generazionale, l’impegnarsi concretamente in favore del cambiamento climatico (incentivando ad esempio la sostenibilità e l’economia circolare), il valorizzare il tema della “restanza” nei territori marginali (da intendersi però come sinonimo di coraggio e non di debolezza), il supportare i giovani nelle attività imprenditoriali affinché non lascino le aree marginali e l’Italia in generale,il trasformare i piccoli borghi in destinazioni turistiche e culturali, rimarcando parimenti l’eroismo che al giorno d’oggi contraddistingue gli amministratori locali. Ascoltare e rinvigorire, insomma, le spinte propulsive che giungono dai territori, per costruire insieme un futuro più giusto, equo e condiviso”.

Al termine dell’appassionata e applaudita dissertazione, poi, spazio ai diversi interventi tecnici e di prospettiva, capaci di arricchire e stimolare la discussione.

Tra i relatori presenti

il poeta e paesologo Franco Arminio (“Dobbiamo arieggiare i borghi creando un nuovo umanesimo tra agricoltori, abitanti, intellettuali e giovani. È tempo soprattutto di miscelare lo scrupolo nordico con l'utopia mediterranea, lasciando spazio alle nuove generazioni e sovrapponendo, in fase di governo, l’intimità alla distanza”),

l’esperto di Cresme Consulting Sandro Polci (“Vi è l’assoluta necessità di costruire una visione olistica del futuro, in grado di intrecciare la dimensione economica con una visione più sociale e culturale”),

Raniero Maggini di Cittadinanzattiva (“Deve accrescere la capacità di ascolto delle comunità locali e si deve parallelamente sviluppare una divulgazione delle buone pratiche a livello scolastico, affinché si prenda coscienza degli esempi virtuosi di rigenerazione ambientale e urbana già realizzati”),

la portavoce di Alleanza per la Mobilità Dolce Anna Donati (“Vi deve essere un’idea comune di territorio nella quale promuovere la cultura del paesaggio, la giusta fruizione dello stesso e le economie legate alla diffusione di green jobs connessi proprio alla mobilità dolce”),

il Vicepresidente dell’Associazione Laudato Si' Mario Agostinelli (“L’obiettivo comune deve essere la decarbonizzazione della nostra economia, da attuare anche con l’introduzione di nuovi parametri di riferimento nel mondo del lavoro. Non è detto, infatti, che il modello attuale sia quello vincente e non sempre, quindi, va difeso”),

il Presidente dell’Associazione Earth Academy Fausto Faggioli (“Gli ambienti rurali custodiscono valori ed eccellenze molto distanti dalla quotidianità urbana. È tempo di acuire queste differenze e di promuoverle anche dal punto di vista economico”),

la Responsabile di Legambiente Turismo nonché rappresentante di AITR Paola Fagioli (“Oggi un qualsiasi processo di valorizzazione territoriale non può non tener conto dell’overtourism e della lungimiranza. Occorre evitare, insomma, investimenti a breve termine fine a se stessi, favorendo viceversa iniziative turistiche capaci di aprirsi altresì al territorio e ai suoi abitanti”),

il CEO di Trame d’Italia Daniele Rossi (“La nostra piattaforma intende aumentare il numero dei turisti, la loro permanenza e la loro spesa pro-capite, andando a favorire una maggior occupazione in situ nell’ottica di una fruizione sostenibile ma soprattutto coscienziosa e consapevole”)

e il Presidente di UNCEM Marco Bussone (“Urge un percorso condiviso tra tutti gli attori che lavorano e agiscono nel locale e nelle aree marginali. Le suggestioni e gli stimoli che si raccolgono in giornate come queste devono essere trasmessi ai piani politici più alti, affinché venga meno la scollatura tra territorio e Stato centrale”).

Nella mattinata di sabato 1° febbraio, infine, spazio a tre differenti gruppi di lavoro (Economia, Ambiente e Territorio; Giovani, Politiche Sociali e Welfare; Turismo Sostenibile ed Enogastronomia) chiamati ad elaborare proposte e suggestioni nei relativi campi di applicazione. Le tre distinte sintesi, utili per le attività di aggiornamento delle linee guida del Manifesto, verranno pubblicate in questi spazi nelle prossime settimane.