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Trasformare il cibo invenduto in energia pulita

13.05.16

Una buona pratica arriva dagli Stati Uniti: in una cittadina del Massachussetts, Quincy, dal 15 aprile è attivo un impianto innovativo di produzione energetica che trasforma i cibi non più commercializzabili in energia pulita.

Il processo di trasformazione utilizzato da questo impianto gioca su due elementi:

- il naturale processo di digestione anaerobica, attraverso il quale il materiale organico si trasforma in biogas: si prevede che circa 95 tonnellate di cibo al giorno arrivino all’impianto dai negozi della catena Stop&Shop, coinvolta nell’iniziativa, e questa enorme quantità di alimenti scartati dovrebbe dare origine al 40% del fabbisogno energetico del centro stesso;

- il packaging: l’impianto infatti è progettato per riuscire a trasformare in energia anche gli involucri degli alimenti, sia quelli biodegradabili che quelli plastici, caratteristica che induce i produttori a realizzare sempre meno rifiuti difficilmente smaltibili preferendo invece queste due tipologie.

Tra i risultati positivi raggiunti dalla catena Stop&Shop va sicuramente evidenziato il fatto di aver ottimizzato i propri consumi di energia, riducendo nello stesso tempo le perdite economiche dovute agli invenduti. La strategia, in questo senso, si è dimostrata “win-win”: meno rifiuti, smaltimento più semplice, guadagno ambientale ed economico. Insomma, una buona prassi da diffondere e replicare.