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Festa BAI Saluzzo, tra musica e sapori

30.06.15
Si è chiusa domenica l'ottava edizione della Festa dei Borghi Autentici d'Italia.

Nella splendida cornice dell'ex caserma Mario Musso di Saluzzo (Cn), per quattro giorni la rete dei borghi autentici si è riunita per raccontare i propri territori, condividere sapori e musiche, proporre nuove idee per i prossimi progetti da realizzare. Quattro giorni in cui protagonisti sono stati i piatti e i prodotti delle tradizioni enogastronomiche di tutta l'Italia, dalla Basilicata alla Lombardia, dalla Sardegna all'Abruzzo, dal Friuli Venezia Giulia al Piemonte, dall'Emilia Romagna alla Puglia: ogni delegazione ha proposto al pubblico i sapori del proprio territorio, riempiendo la festa dei profumi delle cucine tradizionali. Le cucine degli stand hanno proposto panini con salumi tipici, formaggi di produzione locale, frico, seadas, birra artigianale e vini di cantine pregiate: per quattro giorni lo street food dai borghi ha mixato ricette e fatto incontrare persone e gusti.

La festa BAI ha visto però un'altra grande protagonista, la musica. Le tre serate hanno riempito l'atmosfera di Saluzzo con storie e note diverse ma tutte ugualmente cariche di significato. Giovedì sera si è esibita la Grande Orchestra Occitana: sulle musiche tradizionali occitane la pista si è riempita di ballerini, che hanno accompagnato la musica con i loro passi perfetti e l'emozione di vivere le proprie radici culturali. La sera del venerdì ha visto invece il palcoscenico riempirsi della forza e della bellezza del Carmina Burana, interpretato dai Polifonici del Marchesato diretti da Enrico Miolano: più di 140 tra coristi e musicisti si sono esibititi facendo emozionare l'intera platea. L'ultimo concerto della festa ha portato tutti nel calore del Salento: l'Ensemble Orchestra Popolare Notte della Taranta ha coinvolto il pubblico con i canti e i balli salentini, a ritmo di pizzica e con un entusiasmo capace di far ballare tutti i presenti, sulla pista e tra gli stand.

I quattro giorni di festa sono stati però anche occasione per presentare libri e raccontare la cultura dei territori. Venerdì pomeriggio Carmen Pellegrino ha presentato con Enzo d'Urbano il suo romanzo "Cade la terra", finalista al Premio Campiello 2015, e Sergio Berardo ha raccontato il volume "Lou Dalfin - Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana"; sabato pomeriggio i partigiani di Saluzzo hanno condiviso con un pubblico attendo e commosso le loro testimonianze di storia vissuta e Carlo Felice Casula ha presentato il libro "Insegnare il Novecento", mentre domenica pomeriggio, con la presenza del Presidente BAI Ivan Stomeo e del giornalista di Altreconomia Luca Martinelli, è stato presentato il libro di Borghi Autentici "I racconti delle comunità ospitali". Sempre domenica è avvenuta la premiazione dell'estemporanea di fotografia "Emozioni Autentiche. Uno scatto per Saluzzo": oltre 40 sono stati gli scatti inviati e quello vincitore è stato realizzato da Emanuele De Casa, un giovane saluzzese che ha saputo interpretare la festa e la sua città con un ritratto.

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb Foto vincitrice dell'estemporanea di fotografia | "Il pianista", di Emanuele De Casa

Durante la festa si sono inoltre svolti incontri e convegni dedicati agli addetti ai lavori e al pubblico interessato alle azioni e ai progetti BAI. In particolare, i due momenti che più hanno coinvolto il pubblico sono stati il workshop sulle Comunità di Cambiamento e il convegno nazionale sulle buone pratiche di turismo responsabile.

Infine, due sono state le peculiarità di questa festa che vanno sicuramente segnalate: l'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità e la forte partecipazione delle associazioni di Saluzzo riunite nel C-lab, presenza importante per una festa che è stata resa possibile anche e soprattutto dalla partecipazione della cittadinanza.

#festaBAI2015

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