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Comunita' Ospitali "Lago di Occhito": Celenza Valfortore 21 marzo

06.04.17

Le Comunità Ospitali "Lago di Occhito", racchiudono i Comuni di San Marco la Catola, Celenza Valfortore e Carlantino. L'incontro si è svolto a Celenza Valfortore il 21 marzo 2017 alle 10.

Presenti a questo incontro operativo per presentare nel dettaglio il progetto

"Sistema delle Comunità Ospitali dei Monti Dauni":

il Sindaco di Celenza Massimo Venditti; il Vice Sindaco di Carlantino Loretta Negrino; Ezilda Colagrossi e Silva Martino della Pro loco; De Marco Agata Ass. Araba Fenice - Carlantino; Angela Maria Loporchio del Gal Meridaunia; Di Iorio Giuseppe operatore turistico; Cristina Silvestre Ass. Araba Fenice - Carlantino; Gianfilippo Mignogna Sindaco di Biccari e Delegato regionale per la Puglia dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia.

 

Dopo una introduzione e la presentazione dei tecnici dell'Associazione Borghi Autentici presenti, da parte di G.Mignogna, i tecnici hanno presentato dettagliatamente il progetto Sistema delle Comunità Ospitali dei Monti Dauni finanziato dal MIBACT e dalla Regione Puglia.

Numerosi gli interventi dei presenti, suscitati anche dalle presentazioni delle realizzazioni già effettuate dall'Associazione Borghi Autenti nell'ambito del progetto nazionale Comunità Ospitali, che attualmente annovera 40 comunità locali.

I borghi di Celenza, San Marco e Carlantino condividono un patrimonio di inestimabile bellezza, il lago di Occhito, una riserva naturale che fino ad ora non è stata valorizzata nel modo giusto. Da quanto espresso dal sindaco di Celenza, ora ci si sta impegnando per rendere il lago balneabile e fruibile anche a fini turistici.

Tra gli interventi, sono emerse anche le criticità che hanno caratterizzato il territorio negli ultimi anni. Nonostante si sia provato a promuovere la via Francigena e la via di Francesco, entrambe mancano di segnaletica e gli ospiti, quando arrivano, sono costretti a percorrerle senza avere riferimenti.

Un ristoratore in particolare ha fatto presente la difficoltà a tenere aperta la sua attività durante l’inverno a causa della scarsa affluenza di persone e le relative spese eccessive che si trova ad affrontare. Un'altra difficoltà riscontrata dal ristoratore è quella di non potersi rivolgere costantemente agli stessi produttori, i quali spesso non riescono ad assicurare una ricca produzione. I giovani, figli di produttori locali, non sono incentivati ad investire nell’azienda di famiglia e preferiscono cercare lavoro altrove. Di conseguenza, molte eccellenze del territorio rischiano di scomparire.

Il sindaco di Celenza ritiene che i tempi siano maturi, che ci sia più consapevolezza del valore del territorio e che pertanto bisogna farsi portavoce di una visione di sviluppo locale tra i cittadini.

Molto interesse è stato suscitato dalla dimostrazione del sito dei prodottidaiborghiautentici. Si potrebbe anche suggerire ai contadini di variare le colture, di tornare ad investire su colture ormai perse, autentiche del luogo, per il recupero di prodotti in disuso ma per cui c’è grande richiesta (anziché il solito grano).

A.M. Loporchio ha fatto presente le difficoltà che nella strategia di sviluppo locale anche loro hanno riscontrato. Negli incontri con gli operatori, molti si erano mostrati aperti al cambiamento, ma nella realtà accadeva tutt’altro. A volte il cambiamento di mentalità richiede soltanto tenere aperta l’attività anche di pomeriggio (l’esempio del panificio: questi sono paesi in cui, nella maggioranza dei casi, il pane finisce già a mezzogiorno).