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Borghi Autentici patrocina "Evò ce esù - Visioni - Incontri di confine, tra visi e parlate"

19.08.16

Si terrà a Martignano (Le), in Grecìa Salentina, l’isola linguistica del Salento, il 2, 3 e 4 settembre 2016, la terza edizione della Rassegna Cinematografica "Evò ce esù - Visioni. Incontri di confine, tra visi e parlate": la rassegna, per questa edizione, sarà patrocinata dall'Associazione Borghi Autentici per il suo valore culturale e identitario. 

dedicata al cinema delle lingue minoritarie e organizzata dal Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano (Le), con la Cooperativa sociale Open e l’Ass. Salento Griko, in partenariato con il Babel Film Festival di Cagliari, la Cineteca Sarda con la Società Umanitaria, Terra de Punt, Area Visuale, la Mòstra de Cinema Occitan con la Direzione Generale di Politica Linguistica del Dipartimento di Cultura della Presidenza della Generalitat della Catalogna, il Festival Documentaria Noto, il Festival Internazionale del Cinema Sordo Cinedeaf con L’Istituto Statale per sordi di Roma, il Festival Europeo delle Arti Performative in Lingua Minoritaria SUNS Europe, l’Ass. Anyway Accessalento, con il sostegno del Comune di Martignano, con il patrocinio della Regione Puglia, dell’Apulia Film Commission, dell’Unione Comuni della Grecìa Salentina, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, della Fondazione Notte della Taranta, di “Prozìmi”, la rete degli Istituti Comprensivi della Grecìa Salentina, la media partnership di QuiSalento, EjaTv e Zero Web Radio, e la collaborazione di registi e operatori del settore cinematografico e della ricerca e tutela delle lingue minoritarie.

 

IL PROGETTO

L’evento, che si svolgerà negli spazi del Parco Turistico Culturale Palmieri a Martignano (Le) (Sala conferenze, frantoio semi-ipogeo, giardino e cortile di Palazzo Palmieri, Piazza Palmieri), pone l'accento sul cinema delle lingue definite “minori”, con l'obiettivo di far conoscere al pubblico il dinamismo di molte realtà che si muovono nella prospettiva del riscatto e della volontà di risveglio dal torpore e dal conformismo culturale, nel tempo della globalizzazione. Un linguaggio, quello filmico, contemporaneo ed accattivante, in grado di penetrare confini linguistici e lessicali ed aprire varchi a relazioni, a contenuti emozionali e geografici rappresentativi di territori e culture diverse; uno strumento in grado di togliere via la polvere che si nutre di lingue deposte, coperte dai teli dell’abbandono o dell’indifferenza. Ma anche l’occasione per porre uno sguardo su storie e prospettive di “confine”, dove l’alterità, con le contraddizioni umane e sociali che genera, diventa occasione di riflessione sui grandi temi della contemporaneità.

L'iniziativa nasce da un’idea progettuale del Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano, condivisa e sostenuta dalla fattiva collaborazione della Cineteca Sarda, la prima infrastruttura audiovisiva pubblica, culturale ed educativa in Italia, nata nel 1966, l'unica in Sardegna dotata di una struttura permanente di studio e sperimentazione, che ha portato alla realizzazione del catalogo regionale del patrimonio audiovisivo riguardante la Sardegna; e del Babel Film Festival di Cagliari, il primo concorso cinematografico internazionale destinato esclusivamente alle produzioni cinematografiche che guardano e raccontano le minoranze, in particolare linguistiche, promosso da Babel e Terra di Punt, da Area Visuale Film e dalla Cineteca Sarda. La collaborazione con le realtà sarde, con l'iniziativa Babel in Tour, rende possibile una rassegna ricca e variegata, altamente rappresentativa del cinema di minoranza linguistica, l’unica nel suo genere in Puglia. Inoltre, l’interazione con altre realtà provenienti da diverse parti d’Italia e non solo, sugella un percorso di rete che, nel segno della diversità culturale e linguistica, crea ponti e collaborazioni inaspettate, contribuendo in modo sostanziale alla valorizzazione e promozione del territorio pugliese e griko in particolare.

 

LE LINGUE E LE GEOGRAFIE

L'edizione 2016 presenterà al pubblico pugliese pellicole provenienti da geografie e confini linguistici variegati; i luoghi del girato toccheranno paesi come il Congo, il Brasile, il Mexico, la Gran Bretagna, la Norvegia, l’Irlanda, e l’Italia (con la Sicilia, la Sardegna, la Puglia, il Piemonte, il Friuli), e lo faranno con lingue arcaiche e nascoste quali l’Occitano, il Kinande, la Bambara, il Sardu, il Griko, il Mebengokre-Kayapò, il Sàmi, il Gaelico, il Chinanteco, l’Euskera, il dialetto Siciliano, quello Salentino, fino alla Lingua dei Segni; tutti i progetti filmici proposti sono in grado di esprimere, raccontare e penetrare confini culturali, sociali, antropologici, geografici, facendo emergere con forza temi di grande interesse: guerra, ambiente, religione, cibo, musica, vite sospese, ricerca antropologica, lotte sociali, inclusione sociale, integrazione, solo per citarne alcuni.

 

I FILMS

Ad aprire questo lungo percorso ad immagini sarà il corto “Meraviglioso”, uno dei dodici beni del territorio grico raccontati dagli alunni di Prozìmi, la Rete degli Istituti Comprensivi della Grecìa Salentina con il progetto “Discovering Grecìa”; seguirà la presentazione del documentario “Skàttome Kannò-Zappiamo fumo” uno spaccato contemporaneo sulla nera vita dei carbonai “grichi” di Calimera (i kraunari); da qui il racconto si dipanerà tra viaggi alla ricerca dell’orgoglio occitano (Lo sumi de la lenga vai a Montpelhièr), della tradizione orale della Sardegna più nascosta, tra Carnevale, Malocchio, Spaventi, Visioni e Magia (S’Orchestra in Limba), nei paradossi della tutela ambientale (Animal Park), nella cultura rom-salentina nata dall’incontro tra i contadini e i rom (Gitanistan), nella tradizione brasiliana di dipingere i corpi, dove la strega della pittura crea cultura (Me`Ôk - Nossa Pintura), nella sensibilità e l’impegno sociale del cinema sordo con le storie di “The Kiss” e “The End”, nella ricerca di evasione da un piccolo villaggio nella tundra artica di due adolescenti incaute (Hilbes Biigà - O.M.G. Oh Máigon Girl), nel conflitto tra dovere e coscienza, dove si muovono i passi pesanti di un uomo in cerca di riscatto (Il Successore),  nel dibattito religioso e filosofico e di manifesta intolleranza nell'apparente moderna Irlanda (Rùbaì), nella narrazione in catalano, occitano, sardo, baskiro, ladino, e altre lingue di minoranza europea, dell’esperienza del più grande festival dedicato alla musica di minoranza linguistica (Suns Europe), nella vita dei “Caminanti” di Noto: arrotini, ombrellai, stagnini o vecchi carrettieri, divisi tra simboli e cultura pre-urbana (Caminante), nel cammino della zuppa di pietra in Messico, a difesa di un’antica tradizione gastronomica (JEUH KIEH A JM HM KAHUN-The Path of Stone Soup), nel viaggio inedito attraverso le ragioni e la realtà quotidiana dei pastori sardi, alla ricerca delle origini della protesta per ottenere dignità e prezzi migliori per i loro prodotti (Capo e Croce), e infine nella storia di un coro di voci che cantano la propria umanità, un esempio di integrazione e di incontro tra popoli (Kandia).

 

GLI OSPITI

Al linguaggio filmico si alternerà la narrazione degli ospiti: registi, operatori culturali, rappresentanti di Festival ed istituzioni partner. Tra questi Antonello Zanda, Direttore Cineteca Sarda, Josep-Enric Teixidó Pujol, Institut de Llengües, Universitat de Lleida - Catalogne, Deborah Donadio, Organizzatrice del Cinedeaf, attrice sorda, interprete LIS, Paolo Carboni, Organizzatore del Babel Film Festival, co-regista di “Capo e Croce”, Pantaleo Rielli, Responsabile del Parco Turistico Palmieri e co-regista di “Skàttome Kannò”, Christian Manno, Parco Turistico Palmieri e co-regista di “Skàttome Kannò”, Monica Dovarch, Regista di “S’Orchestra in Limba”, Marco D’Agostini, Regista di “SUNS Europe”, Pierluigi De Donno, Regista di “Gitanistan”, Mattia Epifani, Regista de “Il Successore”, Hamado Tiemtoré, Regista di “Kandia”, Francesco Valvo, organizzatore del Festival  Documentaria Noto, I Carbonai di Calimera, protagonisti di “Skàttome Kannò”, Mauro Scarpa, Autore di “Il Sole e il Gallo”, Immacolata Giannuzzi, Direttrice della  Compagnia Arakne Mediterranea, Rocco De Santis, Cantautore ed esperto di grico, Piera Ligori, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Calimera-Martignano, Maria Adele Campi, Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Martano, Luciano Aprile, Sindaco di Martignano, Antonio Bray, Assessore al Turismo del Comune di Martignano, Ivan Stomeo, Presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Massimo Manera, Presidente della Fondazione La Notte della Taranta, Maurizio Sciarra, Presidente di Apulia Film Commission, Loredana Capone, Assessora all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali Regione Puglia.

 

LE GRIKE ESPERIENZE/EVENTI COLLATERALI

L’allestimento degli spazi con installazioni tematiche, mostre fotografiche, angoli di esperienza sulla lingua e cultura grika, proposte culinarie tipiche, bookshop e gifts shop tematici, consentiranno di accrescere l’appeal della Rassegna, con una proposta rivolta a target differenti di turisti, appassionati, locali. Una rassegna che, nella splendida cornice del Parco Turistico Palmieri, svilupperà con linguaggi differenti il tema delle lingue minoritarie e della loro capacità di raccontare i luoghi e le persone. Un viaggio che condurrà l’utente tra installazioni video sonore, mostre, spazi di racconto e di esperienze. Lo spazio del giardino e della sala conferenze di Palazzo Palmieri ospiteranno un’area dove l’utente potrà fare esperienza “grika”, immergendosi negli ingredienti dolci e salati della tradizione linguistica e culturale della Grecìa Salentina.

 

IL FORMAT EVO’ CE ESU’

La Rassegna è un tassello del format per la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio linguistico e culturale della Grecìa Salentina, curato dal Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano (Le), con l’Associazione Salento Griko e la Cooperativa sociale Open. Il format esprime la produzione di documentari, tra i quali “Evò ce Esù - io e te” un lavoro che fissa nella memoria collettiva la vitalità di una lingua minoritaria quale il “griko”, ancora oggi parlata nella Grecìa Salentina, attraverso i volti, le emozioni ed il vissuto di chi, con fierezza e dignità, si batte per conservarla, sordo al destino che la attende; e “Skàttome Kannò - Zappiamo fumo”, che parla del nero mestiere dei carbonai di Calimera (i Kraunari); il Laboratorio “Evò ce esù - Io e la lingua dei miei padri, la mia lingua e le tante lingue del vissuto”, un percorso esperienziale che pone l’utente davanti al grico, con i linguaggi del racconto filmico, musicale, teatrale, poetico, di vita vissuta, del cibo.

In tutti i progetti la lingua grica e quella romanza divengono l’elemento di racconto principale, amplificato dal linguaggio filmico e delle arti performative, ma soprattutto da vissuto delle comunità locali, vera forza del format.

La generale offerta del format viene promossa con l’Evò ce Esù in Tour, che sta consentendo di portare la propria visione di lettura del territorio in giro per l’Italia e per il mondo, favorendo un processo responsabile di promozione della formula di fruizione turistica del Parco Palmieri di Martignano. Prossima tappa di Evò ce Esù in tour la Val di Fassa, dall’8 al 12 settembre 2016, presso la comunità dei Ladini.

 

Tutti gli aggiornamenti e il programma completo sulla pagina Facebook della Rassegna Evò ce esù.