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Montesilvano Colle (località di Montesilvano)

Abruzzo

Montesilvano Colle, così come molti altri paesi abruzzesi che si affacciano sulla costa adriatica, è un borgo antico che fu costruito su di un colle prospiciente il litorale completamente circondato da una vegetazione lussureggiante di cui ancora oggi è possibile intuire la sua estensione. 

Il Borgo di Montesilvano Colle (località di Montesilvano)

Montesilvano Colle è un borgo vivo e affascinante, con una popolazione di oltre 800 persone, con un importante patrimonio artistico, ristoranti di qualità e perfettamente in grado di aggiungere valore all'offerta turistica della Città di Montesilvano. 

La Storia

Sul nome di Montesilvano ci sono diverse interpretazioni, quella che però tra tutte sembra la più accreditata rimanda al nome latino Silvanus, ovvero al dio Silvanus, protettore delle selve e, comunque, più in generale della vegetazione e delle greggi.

La felice posizione geografica in cui sorge il Borgo originario di Montesilvano, consentiva già dal I millennio a.C. azioni di difesa efficaci, ma anche il facile reperimento di fonti di sostentamento nella fertile valle e dal Mare, tutti e due facilmente raggiungibili dal colle.

Da un punto di vista documentale le prime notizie scritte sul Borgo di Montesilvano risalgono fin all’inizio dell’anno Mille.

Il Borgo di Montesilvano Colle (chiamato dai locali la Rocchetta)  fino al ventennio era la sede municipale di Montesilvano, comune la cui popolazione era suddivisa equamente tra il Borgo e la Marina.

La rivalità tra Borgo e Marina portò nell'estate del 1926, alla rottura definitiva tra compaesani. La sede municipale del Borgo venne delegittimata e ne fu aperta una alla Marina. Questo evento segnò un impulso allo sviluppo della Marina con un dirottamento di tutte le risorse per la costruzione di un nuovo municipio, aule scolastiche, strade alberate, ecc.

Durante il Ventennio fascista il Borgo, seppur abitato, venne dunque lasciato al totale abbandono, impedendo che lo stesso avesse anche servizi essenziali come una farmacia ed una scuola elementare.

Oggi possiamo affermare che forse questi fatti hanno rappresentato anche una fortuna per il Borgo di Montesilvano che non è stato oggetto di particolari speculazioni edilizie anche se lasciato per anni in abbandono e degrado. La sua rivalutazione e, quindi la scelta di alcuni abitanti di non abbandonare il Borgo, ha coinciso con un periodo storico molto importante non solo per Montesilvano, ma anche per l’Italia intera: la nascita delle Regioni nel 1970.

Oggi  Montesilvano Colle si presenta completamente rinato, con una popolazione di oltre 800 persone e perfettamente in grado di aggiungere valore all'offerta turistica della Città di Montesilvano.

Da vedere

Montesilvano Colle racchiude un importante patrimonio artistico.

Auditorium “Luigi Sciarretta”

Ricavato dal cimitero sconsacrato del Borgo di Montesilvano,  l’Auditorium ha un’architettura accattivante che è stata oggetto di molte attenzioni ed elogi da parte delle principali riviste di architettura italiane (Casabella, Progetti, Visiting Architecture, L’architettura cronaca e storia, d’Architettura) in quanto perfetta sintesi di come l’antico ed il moderno possano convivere senza confliggere esteticamente ma, al contrario, esaltarsi vicendevolmente. I resti delle mura dell’antico cimitero sono stati preservati così come il tempo li ha tramandati.

Chiesa Madonna della Neve

Fino al 1600 questa chiesa era stata dedicata a S. Nicola. Gli storici pensano che la scelta di intitolare la chiesa alla Madonna sia frutto della volontà dei fedeli che, in un particolare momento della vita della comunità montesilvanese, invocarono la protezione della Madre di Dio affinché li aiutasse a superare, tra la seconda metà del XVI fino a quasi la metà del XVIII secolo, un periodo caratterizzato da carestia e crisi economica.

Da un punto di vista architettonico la chiesetta si presenta senza particolari rilievi, anche se all’esterno si intravedono le arcate ad ogiva che rimandano alla presenza di antiche navate.

Interessanti sono sicuramente i sette frammenti di affreschi conservati nella chiesa che risalgono ad un periodo compreso tra il XII ed il XVI secolo. Tra tutti gli affreschi quello più prezioso risale alla findel XII secolo e raffigura un giovane Santo che tiene nella mano sinistra una croce. La preziosità di questo lavoro non è solo dovuto al particolare impianto iconico, ma anche perché è la testimonianza indiretta di quanto sia antica la chiesa della Madonna della Neve.

Gli altri affreschi sono sicuramente il risultato di una volontà dei fedeli che li fecero realizzare per motivi devozionali.

Chiesa di San Michele Arcangelo

Quella che oggi è intitolata a San Michele Arcangelo è in realtà un’antica chiesa bastione un tempo dedicata a San Quirico. Si ritiene infatti che l’attuale edificio sorse sulla preesistente chiesa, appunto intitolata a San Quirico, a cui è riferito l’ultimo documento datato 1192. Secondo gli studiosi, San Quirico fu la prima chiesa cristiana eretta a Montesilvano intorno al IX secolo d.C., questa, non si esclude che sia sorta a sua volta sui resti di un tempo pagano risalente al III secolo a.C.

Oggi la chiesa di San Michele Arcangelo, si trova sul punto più alto del Borgo di Montesilvano, insieme al possente campanile ed alla casa canonica che si presentano come un corpo unico. Da un punto di vista architettonico la chiesa è molto robusta e sembra a prima vista una fortezza. Il campanile, in particolare, ricorda inoltre l’architettura normanno-sveva.

L’arredo sacro sicuramente più prezioso presente nella chiesa di San Michele Arcangelo è la statua lignea finemente dipinta della Madonna della Neve e del Bambino, risalente agli inizi del XV secolo. Oggi custodita in questa chiesa ma di fatto proveniente dalla vicina chiesetta della Madonna della Neve.

Palazzo Delfico

Il “Palazzo Delfico” è un importante palazzo storico, attualmente di proprietà di privati, che ha ospitato l’illustre famiglia Delfico, una casata teramana che sin dalla fine del XVI secolo ha iniziato a mostrare interesse per Montesilvano.

La famiglia Delfico scelse di trasferirsi definitivamente a Montesilvano nel 1871 così che per i Delfico il Borgo non fu più un semplice luogo di villeggiatura, ma il posto dove il casato avrebbe scelto la sua residenza. Degno di menzione fu tra gli altri il conte Troiano che divenne sindaco di Montesilvano nel 1880, e che si preoccupò di fondare la Società Nazionale Dante Alighieri ed istituire la Cassa Prestiti (1881).

Le gallerie sotterranee del Borgo

Nel Borgo sono presenti molte cavità antropiche, gran parte delle quali sono state realizzate durante l’ultimo conflitto mondiale. Il ricordo delle persone anziane del Borgo è molto vivo a questo proposito e parlano di un’importante rete di passaggi sotterranei. Attualmente alcune di queste aperture sono utilizzate come rimesse, o garage. In realtà sarebbe particolarmente interessante approfondire l’entità di queste cavità sotterranee alla luce di possibili forme di riutilizzo.

Da gustare

Cucina di terra e di mare nei ristoranti del Borgo ed anche cucina vegana frutto della rielaborazione di piatti della tradizione abruzzese. E poi alcune proposte innovative di altissimo livello in cui cibo e vino sono accompagnati da arte, moda e cultura in un'alternanza di eventi durante tutto l'anno.

 

 

Cosa fare

Una passeggiata nel Borgo alla scoperta delle sue architetture, delle sue chiese e delle sue opere d'arte; partecipare a un corso di cucina o una serata a tema in uno dei ristoranti del Borgo; una passeggiata attorno alle antiche mure godendo di un bellissimo panorama; trascorrere momenti di relax e tranquillità in un piccolo, tranquillo e lindo Borgo Autentico d'Italia; partecipare, il 5 agosto alla festa per la ricorrenza della Madonna della Neve.

Nel Borgo di Montesilvano è fortemente radicato il culto religioso ed in particolare vengono gelosamente conservate le tradizioni di alcune ricorrenze sacre. Il 5 agosto il Borgo organizza una suggestiva festa per la ricorrenza della Madonna della Neve. In quell’occasione la preziosissima statua lignea del primo Quattrocento della Madonna in trono che allatta il Bambino, viene portata in processione dalla chiesa
della Madonna della Neve fino alla chiesa di San Michele Arcangelo, dove la statua viene custodita tutto l’anno. Prima che la statua entri nella chiesa di San Michele, i fedeli simulano il miracolo della neve
creando una coreografia suggestiva.

Chiesa di San Michele Arcangelo