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Il nome del paese discende da quello antico di Faldum, la cui origine viene fatta risalire dai linguisti a parole di origine germanica, forse connesse alla stessa etimologia di falda oppure ad una consuetudine giuridica di origine barbarica.

Il Borgo di Fallo

Anche un noto attore hollywoodiano ha acquistato una casetta nel centro storico di Fallo: si tratta di Michael Madsen artista di riferimento per l'attività cinematografica di Quentin Tarantino. Fallo è anche il paese natale di un notevole incisore ed artista, Patrizio Di Sciullo, che vive ed opera tra Roma e Parigi e che, generalmente nel periodo estivo, trascorre le sue vacanze proprio qui.

Anche l'affermata pittrice Vilma Maiocco vive e lavora, da qualche anno, a Fallo, paese dei suoi genitori.

La Storia

Il primo documento che parla di questo piccolo borgo d'Abruzzo è relativo all' XII secolo, quando era ancora denominato Faldum, feudo di un cavaliere,  ed era in possesso di Horrisio Borrello, discendente diretto della stirpe dei Figli di Borrello, signori di un vastissimo territorio tra Abruzzo e Molise.

In tempi successivi, Fallo - definito castrum, un abitato fortificato - fu oggetto di varie donazioni e passaggi di mano tra feudatari, tra cui alcuni esponenti della famiglia dei de Sangro, i famigerati Caldora, i lucchesi Busdraghi e, nel '700 fu della Principessa Caracciolo. Qui ha origine la famiglia dei De Lollis i cui discendenti più significativi sono stati Alceste (1820-1885), poeta ed erudito che ebbe contatti anche con Alessandro Manzoni e fu amico di Silvio Spaventa, ed il figlio Cesare, illustre filologo e critico letterario. Da Fallo, nell'Inverno del 1944, partì la spedizione - guidata dall'ufficiale Lionel Wigram e composta da soldati inglesi e partigiani della Brigata Maiella - per tentare di liberare Pizzoferrato dai tedeschi.

Da vedere

Il Borgo conserva sostanzialmente intatto l'impianto urbanistico di fondazione medievale con le due chiese -  secondo i documenti erano poste extra moenia (fuori dalle mura) - che conservano due opere di assoluto valore artistico: la scultura lignea policroma della Madonna in trono con Bambino (metà del XIV secolo) e la meravigliosa ed elegante pala d'altare che ha per soggetto l'incoronazione della Madonna con Bambino, San Giovanni Battista e San Nicola di Bari (fine sec. XVI); quest'ultima è stata attribuita ad anonimo di scuola toscana, probabile seguace di Fra' Bartolomeo.

 

Nello scenario naturale di ondulazioni collinari e spuntoni rocciosi, dominano  il paesaggio estesi boschi di querce in cui  si nascondono i resti di antiche strutture insediative, le fontane storiche, i ruderi del Mulino della Selva sul fiume Sangro e sul colle denominato Fallo Vecchio, un'interessante area archeologica in corso di studio.

 

Da gustare

I piatti della tradizione abruzzese assumono qui un tocco magistrale dovuto all'influenza e all'eredità di generazioni di chef fallesi che hanno prestato i loro servigi in tutto il mondo, comprese le cucine di importanti famiglie aristocratiche.

L'identità culinaria di Fallo è rappresentata dai piatti arricchiti dal prezioso tartufo locale, dalle carni di agnello sapientemente preparate, da portate a base di verdure, quali fojie e patane (le patate del Medio Sangro).

Il miele millefiori di produzione locale esprime delicatezza ed equilibrio e costituisce espressione perfetta della ricchezza ambientale e floristica del territorio unita ad un'appassionata conduzione degli alveari. Entrando poi in confidenza con gli ultimi vignaioli si può avere l'opportunità di gustare un sano bicchiere di rosso fermentato, attinto direttamente dalla frescura delle cantine di pietra.

Cosa fare

Oltre a visite guidate del borgo e delle bellezze naturali proprie del territorio fallese, da qui è possibile, percorrendo pochi km in auto, visitare luoghi di grande incanto e fascino, tra cui:

  • le cascate del Verde di Borrello, le più alte d'Italia;
  • le incisioni preistoriche di Civitaluparella;
  • i siti archeologici sannitici e romani di Trebula  e Juvanum;
  • la Riserva Naturale Regionale dell'Abetina di Rosello coi suoi alberi giganti ed i paesaggi boreali;
  • le foreste dell'orso tra Pizzoferrato e Gamberale nel Parco Nazionale della Majella.

Si tratta di escursioni turistiche od escursionistiche di livello abbastanza semplice; si consiglia tuttavia, per apprezzarne in pieno il fascino e conoscerne i segreti, di avvalersi di accompagnatori e guide locali accreditati dalla Regione Abruzzo.