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Carsoli è un borgo di circa 5.000 abitanti che sorge in provincia de L’Aquila, sui monti Carseolani, a 600 metri di altitudine. Il borgo appartiene alla comunità montana Marsica 1 e si estende nei pressi della Piana del Cavaliere.

Il Borgo di Carsoli

Carsoli è attraversato dal fiume Turano e il suo territorio è composto da due zone, una più moderna in cui si sviluppa l’area commerciale e industriale, e una più antica, posta sul colle che domina il circondario, dove si trovano i resti dell’antico Castello Orsini. Il suo territorio comprende diverse frazioni: Colli di Montebove, Montesabinese, Pietrasecca, Poggio Cinolfo, Tufo Alto, Tufo Basso, Villaromana, Villetta.

Negli ultimi anni Carsoli ha iniziato a sviluppare la sua predisposizione al turismo valorizzando cosi il paesaggio che lo circonda, in particolare i percorsi boschivi ideali per chi cerca una vacanza a contatto con la natura.

La Storia

Il primo nucleo del paese, chiamato un tempo Carsioli, da “cars”, “roccia”, fu distrutto dai romani agli inizi del IV secolo a. C., che costruirono una loro colonia. Il borgo medievale, nato inizialmente come agglomerato di abitazioni intorno alla chiesa di Santa Maria in Cellis e distrutto poi da Ungari e Saraceni, risale circa all’anno 1000.

La peste del 1656 decimò la popolazione di Carsoli, evento che fu seguito da un periodo di dispotismo di un signorotto locale, Giovanni Festa, contro il quale nel 1686 scoppiò una violenta sollevazione popolare.

Il borgo venne dominato dalla baronia dei Tagliacozzo, poi dagli Orsini e infine dai Colonna che detennero il potere fino all’inizio dell’Ottocento.

Carsoli, foto Corrado De Santis
Foto di Corrado de Santis

 

Da vedere

Carsoli racconta la sua storia attraverso gli edifici ancora intatti e visitabili presenti tra le sue vie. Il borgo si caratterizza per la presenza di diverse chiese. Tra le principali troviamo la chiesa di Santa Vittoria, fondata all’inizio del XIV secolo. Inizialmente a croce greca venne poi trasformata a croce latina. Di particolare pregio è il pulpito, realizzato da Gervasi di Collo. La chiesa consta di tre confraternite laiche: una del Suffragio, una di San Sebastiano e una del SS. Sacramento.

La chiesa di Santa Maria in Cellis venne fatta costruire dai Camaldolesi di San Romualdo e subì, nel corso del tempo, numerose modifiche. La struttura attuale risale al ‘700 ad esclusione del portale, risalente al XII secolo, decorato e sormontato da un architrave decorato da Angus.

Carsoli, foto di Corrado De Santis
Foto di Corrado De Santis

Molto suggestivi i resti del castello Orsini, antica fortezza costruita intorno all’anno 1000 dai Conti dei Marsi in una posizione strategica per le funzioni difensive.

Per gli amanti della natura la riserva naturale Grotte di Pietrasecca, istituita nel 1922, è l’ideale per immergersi completamente nelle bellezze del territorio, tra cascate, faggete e grotte carsiche.

Da gustare

Il borgo autentico di Carsoli è conosciuto come polo enogastronomico di ottimo livello e vanta la presenza di diversi ristoranti di qualità.

Cosa fare

Numerosi eventi e manifestazioni incentrati sulle tradizioni e sulla cultura locale caratterizzano la vita della comunità di Carsoli.

Il mese di maggio è dedicato alle feste patronali delle frazioni Colli di Monte Bove (1 maggio) e di Poggio Cinolfo (25 maggio). Durante il mese di agosto è la volta delle feste patronali delle frazioni Monte Sabinese (12 – 13- 14 agosto) e Villa Romana (15 – 16- 17 agosto). Il 15 e 16 agosto, nella frazione di Tufo, si svolge la festa in onore di S. M. dell’Assunta e S. Stefano e la terza settimana dello stesso mese a Cairoli viene organizzata la Portella, mostra di pittura contemporanea. Il 21 – 22 – 23 agosto si festeggia Santa Vittoria, patrona di Carsoli mentre, a settembre, si svolge la festa patronale nella frazione di Pietrasecca.

Carsoli, foto di Corrado De Santis
Foto di Corrado De Santis

Nella riserva naturale di Grotte di Pietrasecca è possibile effettuare numerose attività di tipo escursionistico:

– visite nella Grotta del Cervo: questa grotta è il cuore della riserva e l’ambiente che vi si trova conserva ancora oggi le sue condizioni originarie. Non essendoci passerelle né illuminazione artificiale, le visite sono possibili solo con l’accompagnamento di una guida speleologica.

– visite nella Grotta dell’Ovito: qui la presenza dell’acqua è costante e la visita, sempre guidata, si svolge attrezzando i visitatori con mute subacquee per seguire la via del torrente vino a raggiungere il lago in cui esso termina.

– visite nei geositi della riserva: oltre alle grotte, la riserva si caratterizza per tre importanti geositi, visitabili con docenti e guide specializzate.

sentieri: i sentieri che attraversano la riserva sono, a differenza delle grotte, visitabili liberamente. Presso il Comune di Carsoli, il centro di accoglienza della riserva e le varie pro-loco è disponibile la mappa dei sentieri, scaricabile anche online.

– attività di educazione ambientale: rivolte principalmente alle scuole primarie e secondarie, sono realizzate da docenti specializzati e hanno l’importante obiettivo di avvicinare i più piccoli alla natura, in modo responsabile.

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