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Presentato il videogioco “Discovering Diversity – Sulle tracce della diversità”

08.02.21

Coinvolto in un videogioco pensato per costruire e non distruggere, anche il Borgo Autentico di Castel del Giudice (IS)

Discovering Diversity - sulle tracce della diversità” è il nuovo videogioco presentato ufficialmente il 1° febbraio scorso e pensato per costruire e non distruggere, utilizzando uno dei linguaggi preferiti dai giovani per educare alla diversità umana. Creato da un gruppo di lavoro eterogeneo dove ragazze e ragazzi provenienti da culture e religioni differenti  hanno collaborato fianco a fianco con religiosi, rappresentanti delle istituzioni, comunicatori, pedagogisti, esperti di cultura e turismo, il videogioco vede come protagonisti alcuni adolescenti, anche con disabilità, che vengono invitati dai loro insegnanti a compiere una ricerca su un territorio specifico alla scoperta delle peculiarità culturali da questo custodite.

I primi due episodi saranno dedicati al territorio del Molise e a quello della Basilicata, ma il format prevede episodi in tutto il territorio italiano e successivamente si allargherà all'Europa e al resto del mondo. Coinvolto in questa fase il Borgo Autentico di Castel del Giudice (IS): “Il videogioco è uno strumento di facile diffusione, con un linguaggio ideale per veicolare ai giovani temi importanti e nello stesso tempo valorizzare e conoscere luoghi e territori. Siamo quindi felici di ospitare i primi episodi. Da anni portiamo avanti un progetto di intercultura con ITRIA e con le Diocesi e questa iniziativa ci consente di dare continuità alle nostre azioni" – ha dichiarato in proposito Lino Gentile, sindaco del Comune di Castel del Giudice (IS).

Un gioco, dunque, incentrato sui temi dell'accessibilità universale, del dialogo interreligioso, dell'interculturalità, della rigenerazione dei borghi, della valorizzazione dei paesaggi. I ragazzi e le ragazze incontreranno molte persone reali e attraverseranno diversi luoghi tra cui beni artistici, archeologici, ambientali, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici e luoghi di fede. Scaricabile gratuitamente da Playstore o dall'Apple Store, Discovering Diversity darà a ciascuno la possibilità di scegliere il proprio personaggio (Avatar) e di vivere una personale avventura in Molise e Basilicata. Per superare i vari livelli e trovare le soluzioni in ogni scena, in alcuni casi sarà necessario recarsi fisicamente nei luoghi interessati dal videogioco e trovare un indizio, parlare con una persona del luogo oppure individuare un elemento che consenta di proseguire nel gioco stesso. Sarà quindi una modalità interessante per valorizzare e promuovere le straordinarie (e a volte sconosciute) ricchezze del territorio molisano e lucano.

"Chiunque potrà giocare, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche, sensoriali, anagrafiche, linguistiche, culturali e religiose. anche attraverso l’utilizzo della sottotitolazione multilingua, la possibilità di selezionare l’interprete della propria lingua dei segni, di regolare la luminosità, il campo visivo, le palette cromatiche, i livelli audio, la velocità del gioco, la semplificazione dei comandi e molto altro ancora. Il videogioco è anche un formidabile strumento per educare alla diversità umana, per favorire l'incontro fra culture e religioni, per recuperare il dialogo intergenerazionale e per affermare il diritto alla bellezza per tutti. Il videogioco, insomma, si pone come laboratorio etico all’interno del quale ci si diverte anche affrontando tematiche e sfide complesse " hanno sottolineato Dino Angelaccio e Nunzia Lattanzio di Itria, ideatori del progetto.

Si tratta di un'iniziativa lungimirante e innovativa che ben si integra con altre nostre attività di promozione della Basilicata – ha  aggiunto Antonio Nicoletti, Direttore Generale Agenzia Promozione Territoriale della Basilicata. “Abbiamo voluto esserne parte sia per sostenere l’integrazione tra culture, sia per favorire la conoscenza del nostro patrimonio e la promozione del territorio, indirizzando l'attenzione a quella fascia di giovane età che si raggiunge con nuovi linguaggi di comunicazione come il fumetto e il gaming che rappresentano ormai una importante industria della comunicazione. A ciò si aggiunge l’attenzione all’accessibilità al nostro patrimonio e questa iniziativa si affianca alle altre che in questa direzione stiamo già perseguendo. Venosa, poi, per noi è un simbolo, per la sua storia e per la sua vocazione al racconto, oltre che per la bellezza del borgo.”

L’intero progetto è promosso da Itria (Itinerari turistico religiosi interculturali e accessibili), Fondazione Giovanni Paolo II, CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise), ICOMOS Italia, CIA Abruzzo (Confederazione italiana Agricoltori ), Consiglio d’Europa Ufficio di Venezia, ENAT (European Network for accessible tourism), APT Basilicata e Comune di Castel del Giudice.

Hanno voluto infine rilasciare apposite dichiarazioni in proposito anche Monsignor Melchor Sanchez de Toca, Sotto-Segretario Pontificio Consiglio della Cultura (“Papa Francesco nella sua enciclica Fratelli tutti ha rivolto a tutti un invito a costruire una fratellanza umana a partire dalla diversità. Secondo la Scrittura, la Sapienza creò il mondo giocando (Prv 8,32), e solo giocando saremo capaci di rifarlo”) e  il Rabbino Emerito Umberto Piperno: “Con questo strumento di educazione alla Pace, al rispetto reciproco ed alla diffusione del diritto di ogni persona alla fruibilità dei territori, alla conoscenza di una storia bimillenaria di cooperazione ed integrazione, ITRIA vuole coinvolgere persone di tutte le età alla formazione di giovani professionisti e cittadini in una avventurosa scoperta del passato per guardare al futuro. Il gioco multimediale corrisponde al significato biblico del nome Isacco, colui che riderà, superando i drammi del presente.”