
Sauris
Sauris, detto Zahre nel dialetto locale, è un piccolo borgo del Friuli circondato da valichi e monti e formato da due nuclei principali: Sauris di Sopra e Sauris di Sotto.
Il Borgo di Sauris
Le abitazioni ed i rustici rappresentano una delle peculiarità del paesaggio di Sauris. Questi edifici si sviluppano solitamente su due piani, quello inferiore in pietra, seminterrato, e quello superiore in legno, realizzato con la tecnica dei block bau (tronchi di legno sovrapposti e incastrati agli angoli). Il tetto è rivestito in scandole di legno.
Il visitatore viene accolto, all’ingresso del borgo, dal lago di Sauris, creato negli anni ’40 del XX secolo per fini idroelettrici.
Altro elemento caratteristico delle Carnia e di Sauris sono le malghe, che possono essere considerate dei micro-universi produttivi, costituiti da un esteso terreno dedicato al pascolo del bestiame e da alcuni fabbricati come le stalle e la casera.
A Sauris si parla ancora, accanto all’italiano e al friulano, una lingua antica ed affascinante, un dialetto tedesco appartenente al gruppo linguistico del bavarese meridionale. La lingua saurana (de zahrar sproche) ha risentito nel tempo del contatto con le popolazioni confinanti ma conserva ancora molti tratti arcaici derivati dal tedesco parlato nel XIII secolo (mittelhochdeutsch). Per questo, da oltre un secolo, studiosi italiani e stranieri si interessano della lingua locale.
La Storia
Secondo un racconto leggendario Sauris sarebbe stato fondato tra il XIII e il XIV secolo da due soldati tedeschi che, in fuga dalla guerra, si nascosero nel territorio su cui sorge l’attuale centro abitato. Secondo i dati storici il primo nucleo abitativo si sarebbe creato nel XIII secolo in seguito all’immigrazione dalle valli vicine.
Una notevole importanza, nella storia di Sauris, è ricoperta dalla costruzione dell’impianto idroelettrico della Val Lumiei e della relativa diga, tra il 1941 e il 1948. Il lago artificiale sommerse la località La Maina di cui restano ancora i ruderi sott’acqua.
Da vedere
Il territorio e il paesaggio rappresentano alcune tra le maggiori attrazioni del borgo di Sauris. Numerose sono le escursioni volte alla visita ed alle scoperta del borgo, dei dintorni e delle malghe, pascoli posti oltre il limite della vegetazione arborea, da circa 1500 m in su.
Da non perdere il Santuario di Sauris di Sotto, dedicato al patrono sant’ Osvaldo re di Northumberland, che sorge ad un’altitudine di circa 1200 m. Pittoresca è la chiesetta gotica di S. Lorenzo a Sauris di Sopra, in stile austriaco.
Sempre a Sauris di Sopra è possibile visitare il centro etnografico ‘s haus van der zhare, il quale svolge attività di ricerca e valorizzazione della cultura locale, ed il centro storiografico a Sauris di Sotto, il quale ospita un’esposizione incentrata sulla storia di Sant’Osvaldo.
Da gustare
Numerosi sono i prodotti tipici della gastronomia locale di Sauris. La ricotta affumicata, prodotta nelle malghe, è un formaggio unico, dal gusto inconfondibile, che viene gustata da sola o accompagnata con una fetta di polenta e del vino rosso.
Tra i prodotti di spicco di Sauris troviamo la birra e il prosciutto. Il prosciutto crudo dolce, il prosciutto crudo affumicato e lo speck sono il fiore all’occhiello dei prodotti saurani. La tecnica dell’affumicatura, praticata dalle genti che fondarono il borgo, è alla base della produzione di questi insaccati. La tradizionale preparazione dei prosciutti tipici di Sauris impone un’affumicatura dolce, effettuata esclusivamente con essenza di legno di faggio.
La birra di Sauris, la Zahre Beer, è una birra artigianale, di elevata qualità, integrale, non pastorizzata, ne’ filtrata. Le sue caratteristiche derivano dalla preziosissima acqua di Sauris: i due principali tipi di birra, la Pilsen Chiara e la Vienna Rossa, vengono prodotti utilizzando l’acqua che nasce e sgorga fresca e frizzante dalle sorgenti di Sauris, ricca di sali minerali. La purezza di quest’acqua, unitamente all’equilibrio naturale delle sue caratteristiche fisico-chimiche, non rende necessario alcun ulteriore trattamento aggiuntivo. L’ultima nata, la “Birra affumicata”, è ideata appositamente per accompagnarsi ai ben noti salumi di Sauris.
Cosa fare
Molte tradizioni del borgo di Sauris derivano dal connubio di diverse culture, in particolare quella tedesca e quella carnica.
Tra i riti della tradizione spicca il carnevale, momento in cui le maschere, suddivise in belle e brutte, indossano vecchi indumenti e cappellini con fiori di carta e nastri colorati e hanno sul volto maschere di legno, velette o semplicemente fuliggine. A queste si aggiungono altre maschere tradizionali come il Rölar ed il Kheirar. Queste figure carnevalesche si aggirano per il paese al richiamo del Rölar, che con i suoi campanacci da inizio alla sfilata, guidata dal Kheirar e dai suonatori.
Durante i riti pasquali della Passione e della morte di Cristo, i bambini si aggirano per le strade del borgo suonando le raganelle(kretcars e tovln), che sostituiscono il suono delle campane. Molto suggestivo è il rito della via Crucis a Sauris di Sopra, dove la croce viene portata in processione insieme ai simboli della passione.
La terza settimana di settembre si svolge il pellegrinaggio al santuario carinziano di Maria Luggau: il percorso attraversa la Val Pesarina e la vallata di Sappada, dove i pellegrini saurani e di altri paesi si aggregano a quelli sappadini per raggiungere il santuario nel Lesachtal.
Nel periodo tra Natale e l’Epifania si svolgono le questue augurali. Nel “Giro della Stella” giovani e adulti percorrono le varie borgate, in date diverse, con una stella colorata ed illuminata, eseguendo antichi canti augurali natalizi in tedesco antico, italiano, latino (i Canti della Stella, Stearnliedlan). Il primo giorno dell’anno sono i bambini a girare per i borghi, passando di casa in casa, cantando una filastrocca augurale in saurano e ricevendo in cambio dolcetti, frutta secca e qualche soldino. A Lateis, nello stesso giorno, i cantori adulti vanno anch’essi di casa in casa col canto del Veni Creator Spiritus.
Durante i mesi invernali è possibile praticare sport come lo sci alpino e lo sci di fondo nelle piste attrezzate presenti sul territorio. Nei mesi estivi le montagne si trasformano in luoghi ideali per passeggiate e percorsi di trekking a piedi, a cavallo ed in mountain bike.
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