Tu sei qui

Unione delle Terre del mare e del Sole, percorso verso il PAESC

12.10.17

I Comuni dell'Unione “Terre del Mare e del Sole” si apprestano ad aderire al Patto dei Sindaci per l’Energia ed il Clima (PAESC) avviando il percorso per la redazione del Piano di Azione d'Area. Martedì 17 ottobre un incontro operativo con l'Associazione Borghi Autentici d'Italia.

A seguito del primo incontro del 20 aprile 2017, che ha rappresentato l'occasione per mettere a fuoco il piano di lavoro per l'elaborazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima (PAES), martedì 17 ottobre 2017, alle 17.00 presso la sede dell'Unione delle Terre del Mare e del Sole, a Lizzano (TA), in Corso Europa, 37/39, si avvia il percorso che accompagnerà i sette Comuni dell'Unione all'adesione al Patto dei Sindaci per l'Energia ed il Clima, e la conseguente elaborazione del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) d’Area “Terre del Mare e del Sole”.

L'incontro verrà coordinato da due assistenti tecnici dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia che approfondiranno lo scenario e le motivazioni che sono alla base della scelta di aderire al Patto dei Sindaci per l'Energia ed il Clima al fine di pianificare, nel territorio dell'Unione, le azioni utili alla riduzione dei consumi energetici, il miglioramento della mobilità sostenibile, la promozione della microgenerazione diffusa di energia.

Oltre al tema dell'energia al centro del PAESC c'è l'analisi della vulnerabilità del territorio rispetto alle spinte sempre più evidenti che i cambiamenti climatici stanno comportando con l'aumento delle precipitazioni di tipo tropicale, l'aumento delle temperature medie, l'aumento del livello dei mari.

I Comuni, sottoscrivendo il Patto dei Sindaci per l’Energia ed il Clima, si impegneranno ad agire per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di gas serra e ad adottare un approccio congiunto all’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Un approccio che deve vedere coinvolte non solo le Amministrazioni, ma anche i cittadini e le imprese.

Per tradurre il proprio impegno politico in misure e progetti pratici, i firmatari del Patto devono in particolare redigere un Inventario di base delle emissioni e una Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità. Si impegnano inoltre a elaborare, entro due anni dalla data di adesione al PAESC, un Piano d’azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che delinei le principali azioni che i Comuni pianificano di intraprendere.

Questo forte impegno politico segna l’inizio di un processo a lungo termine, che dovrà poi essere monitorato ogni due anni.

"Salvare il pianeta e il nostro territorio è un impegno “insopportabile”, se pensiamo di essere gli unici a sacrificarci. Ma se vediamo che lo fanno anche gli altri tutto cambia”