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Turismo Sostenibile | Approfondimento 1

29.10.15

Inizia oggi una serie di approfondimenti che nascono dalle riflessioni emerse dai tavoli di lavoro degli Stati Generali del Turismo Sostenibile, che si sono tenuti a Pietrarsa (Na) il 2 e 3 ottobre scorsi e ai quali ha partecipato anche l'Associazione Borghi Autentici.

La prima sessione delle due giornate è stata dedicata al tema "I beni culturali come fattore dello sviluppo sostenibile del turismo" e ha visto, al centro del dibattito, tre questioni di grande importanza per la valorizzazione dei territori:

- Quali sono i modelli di sostenibilità delle iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e quali le azioni per favorire la loro nascita ed il loro sviluppo?

- Come favorire la collaborazione tra gli attori del territorio e il coinvolgimento delle comunità locali?

- Come facilitare i processi di affidamento del patrimonio abbandonato?

Per quanto concerne i modelli di sostenibilità nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale, ciò che è emerso dal tavolo di lavoro Freccia della Laguna, dedicato a questo argomento, è la problematica che riguarda la sostenibilità economica delle azioni. In questo senso, il primo strumento per garantire la sostenibilità economica è messa in atto azioni che consentano la riappropriazione dei siti che si intende valorizzare da parte della comunità: se si riesce a coinvolgere le comunità locali, il settore turistico ne trae direttamente vantaggio e tutto il processo acquista un valore maggiore.

Inoltre, sempre nell'ottica di favorire iniziative che valorizzino i beni culturali del nostro paese, è necessario valutare con attenzione quale sia il ruolo del soggetto pubblico - in particolare delle pubbliche amministrazioni - nella promozione delle azioni culturali e turistiche. Sicuramente il percorso ideale sarebbe incentrato su una promozione dei beni culturali in grado di partire "dal basso", ma ciò comporterebbe una serie di problematiche, tra cui quella riguardante la gestione nel tempo di tali beni, che, affinché i percorsi di valorizzazione diano i risultati sperati, deve essere efficiente, professionale.

Detto ciò, il coinvolgimento delle comunità locali resta un punto fondamentale del processo di valorizzazione, così come la creazione di una rete di collaborazione tra i diversi attori presenti sul territorio. Il processo di rete e il lavoro condiviso dovrebbero essere presenti già dalle prime fasi del percorso, rendendolo così partecipato, vissuto dal territorio.

La terza questione affrontata dal tavolo di lavoro era infine incentrata sui processi di affidamento del patrimonio abbandonato, processi difficili da affrontare e gestire, soprattutto a causa di una normativa che ostacola la nascita di azioni dal basso.

Nell'ambito di questo primo tavolo di lavoro, ci sono diversi progetti Borghi Autentici che rientrano nelle attività di valorizzazione dei beni culturali, buone prassi che coinvolgono diverse reti territoriali distribuite su tutto il territorio nazionale:

-  il “Cartellone unico e coordinato di eventi” delle Comunità Ospitali, attraverso il quale le destinazioni turistiche della Rete BAI programmano tutti gli eventi in calendario (sia quelli tradizionali che quelli di nuova edizione) assicurando l'ottimizzazione nell'uso delle risorse (finanziarie, umane e organizzative);

- la Rete Ricettiva Diffusa (RRD) BAI, una “tipologia ricettiva” che integra l’offerta locale e concorre a realizzare il dispositivo di ospitalità di un borgo, valorizzando immobili abbondanti e/o sottoutilizzati situati nel centro storico e di proprietà sia privata che pubblica;

- il progetto Valore in Rete, che coinvolge ad oggi 32 Comuni per un totale di 22 immobili pubblici censiti e candidati alla vendita diretta o concessione di utilizzo per attività economiche e sociali nei borghi, con l'obiettivo di creare una “mappa di patrimonio disponibile” con cui sviluppare un programma di valorizzazione immobiliare integrato in tutta Italia.

Alcuni passi sono dunque già in corso di attivazione, ma l'Associazione proseguirà nel lavoro di rete per valorizzare sempre più i beni culturali presenti nei suoi territori, coinvolgendo non soltanto altri enti e amministrazioni ma, quando possibile, direttamente le comunità. Lavorare insieme, tutti, per migliorare il luogo in cui si sceglie di vivere.

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