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I racconti delle comunità ospitali a Galtellì

20.07.15
"I racconti delle comunità ospitali", libro di Borghi Autentici pubblicato con Altreconomia che riunisce 36 racconti sulle destinazioni di viaggio BAI, è stato presentato venerdì 17 a Galtellì (Nu).

Rimettere al centro l'ospitalità, il bene comune, ripensando la cultura dell'accoglienza in un contesto dove gli operatori vengono messi in rete e il turista si sente cittadino”. La nuova ricetta del turismo di qualità e della promozione delle eccellenze passa per una rinnovata cultura dell'accoglienza che coinvolge comunità e turisti. Così Ivan Stomeo, Presidente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e Sindaco di Melpignano (LE), ha chiuso la serata dedicata alla presentazione della guida “I racconti delle comunità ospitali”. Un momento importante dove, oltre a presentare quello che, per citare Stomeo “non è una guida turistica ma un racconto” sono state riprese le tematiche già affrontate a Saluzzo, in occasione della Festa Nazionale dei Borghi Autentici, su quel particolare modello turistico che non vuol mettersi in concorrenza con le grandi realtà costiere ma promuovere un modello di accoglienza di nicchia che mette al centro il cittadino, sia esso permanente che temporaneo.

Le 36 comunità ospitali che si raccontano nel volume edito da Altreconomia gravitano intorno al turismo esperienziale di comunità, portando avanti un'idea di promozione territoriale innovativa e migliorando la qualità della vita nel Borgo nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.

Tra le 12  comunità ospitali sarde presenti nella guida, già disponibile in versione e-book, non mancano gli esempi eccellenti come quelli presentati dai sindaci di Galtellì, Santu Lussurgiu e Sardara nel cortile della Porta del Parco Letterario che da questa settimana, come ricordato da Renzo Soro, Vice Presidente dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia e moderatore dell'evento,  accoglie anche la Casa dell'Ospite.

Pioniera dell'albergo diffuso, la comunità ospitale di Santu Lussurgiu promuove un modello che ha trovato realizzazione formale attraverso varie collaborazioni con realtà regionali e nazionali – Slow Food, per esempio – dove la tipicità viene esaltata senza venir snaturata. Si tratta, per riprendere le parole di Giuseppe Garau, primo cittadino di Sardara, della sfida “di quell'Italia minore dal punto di vista demografico che conta moltissimo dal punto di vista territoriale. Vogliamo guardare al domani e alimentare la speranza tenendo sempre ben presente il valore aggiunto della nostra quotidianità. Dobbiamo essere noi i primi a dar valore alle nostre eccellenze e saperle raccontare”.

E' appunto tale spirito del luogo, che va a coinvolgere la quotidianità, ad attrarre e incantare i turisti come ha testimoniato anche Anna Pompei Rüdeberg, nuova presidente della Dante Alighieri di Berna, in visita a Galtellì, tappa di un tour tra i Parchi letterari d'Italia. “Venire qui è trovare qualcosa che tocca l'anima. Ci si sente dei privilegiati nell'essere accolti in una sorta di giardino incantato dove si vive una vera e propria esperienza”.

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