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Differenziata: boom dell'organico

26.11.15
E' di ieri la notizia positiva sulla raccolta differenziata in Italia: siamo in un percorso di miglioramento, in particolare a crescere è la percentuale di rifiuti organici differenziati, che ha raggiunto il 55%.

Questi sono dati del Rapporto Was "Trasformazione dell'industria italiana del waste management" redatto dall'istituto Althesys, che dimostrano una crescita notevole della raccolta differenziata di organico: il 55%, contro il 45,2% a cui è faticosamente arrivata la differenziata nel suo complesso. Si tratta di un dato molto importante, un vero e proprio successo, a cui hanno contribuito in particolare le performance di città come Milano (che sfiora il 50% di differenziata) e di molti centri della Campania.

Si legge, a questo proposito, su repubblica.it:

Nel 2014 si è registrata una leggera inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni in cui i numeri erano andati calando: i rifiuti urbani aumentano, anche se di poco, nonostante la crisi. Ma la novità più significativa è il boom della raccolta dei rifiuti organici: 5,7 milioni di tonnellate, il 55%. L'80% viene trasformato in compost, mentre alla produzione di biogas va meno di un decimo: 450mila tonnellate. Se si arrivasse a raccogliere il 72,5% dei rifiuti bio prodotti dalle famiglie italiane, da qui al 2020 potrebbe svilupparsi una vera e propria filiera di produzione del biometano. Uno scenario con importanti ricadute occupazionali ed economiche: un sostegno alla diminuzione della dipendenza dalle fonti fossili. Secondo il rapporto WAS i benefici sono valutabili in oltre 1,3 miliardi di euro.

"Ci sono possibilità di una crescita importante del settore, ma si registra un preoccupante ritardo nell'elaborazione di norme e politiche", avverte Alessandro Marangoni, Ad di Althesys. "L'Unione Europea ripresenterà la direttiva sull'economia circolare solo alla fine del 2015, dopo un ripensamento durato un anno. Mentre a livello italiano la normativa rimane troppo complessa e frammentata: è arrivato il momento di istituire un'Autorità indipendente anche per i rifiuti". Oltretutto in questo modo i cittadini che riciclano di più potrebbero pagare meno, cosa che in Italia non succede.

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