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I figli delle rose: opportunità formative per ragazzi speciali

23.02.19

Nel Borgo Autentico di Roseto Capo Spulico ha avuto inizio la fase attuativa del progetto "I figli delle rose", un’iniziativa che vuole aprire nuove possibilità formative per i ragazzi con diverse abilità.

Venerdì 8 Febbraio presso l’Antico Granaio di Roseto Capo Spulico ha avuto inizio la fase attuativa del progetto I FIGLI DELLE ROSE. L'iniziativa, che era stata presentata la scorsa estate alla presenza del Vescovo di Cassano, si propone l'obiettivo di sviluppare nuove possibilità formative per i ragazzi con diverse abilità, di creare una rete sociale che dia opportunità laboratoriali a ragazzi speciali.

Alla presentazione hanno partecipato, insieme al Sindaco Rosanna Mazzia, la Delegata alle Politiche Sociali Lucia Musumeci, il Pedagogista dott. Guido Valenzano, il Dott. Nicola De Rasis, neuropsichiatra, e l'avvocato Luciano Ricci, responsabile della cooperativa solidale Solid Ale Beer, un'azienda che produce birra artigianale, in cui i dipendenti sono ragazzi affetti dalla sindrome di down.
Il progetto riguarda la creazione di laboratori di coltivazione della Rosa Damascena, e sarà realizzato grazie al contributo delle professionalità locali. Dopo gli incontri individuali, coordinati da esperti del settore, si darà inizio alle attività di lavoro vero e proprio, con la piantumazione e la coltivazione delle rose, ed in un secondo tempo alla loro trasformazione.

La scelta di laboratori di coltivazione delle rose si lega alle radici di Roseto, che dai tempi della Civitas Rosarum forniva i petali di rose per i cuscini delle principesse sibarite, inoltre la Rosa Damascena, è emblema legato alla vita e alle opere di Federico II di Svevia.

Il progetto I figli delle rose sta già regalando soddisfazioni al Borgo Autentico di Roseto Capo Spulico. La Città delle Rose è stata infatti selezionata tra le 100 METE D'ITALIA, nella categoria Melograno, premio riservato ai Comuni che si sono distinti per attività sociali rivolte a famiglie, giovani, anziani e disabili e per aver favorito l’integrazione.

Ha così commentato il Sindaco Rosanna Mazzia: “Siamo molto orgogliosi di consegnare alla Comunità di Roseto questo progetto sociale e di vederlo crescere nelle mani dei nostri ragazzi speciali. I figli delle Rose, legato alla storia e alla cultura di Roseto Capo Spulico, si propone di coniugare il meglio di Roseto: la sua storia, la sua bellezza, la sua capacità di guardare all’insieme della Comunità e alla valorizzazione di tutte le sue risorse, comprese quelle umane, senza alcuna distinzione. E siamo orgogliosi che questo nostro germoglio sia stato valutato positivamente dalla Giuria d’Onore del Premio 100 Mete d’Italia. Vogliamo che da questo seme piantato nascano bellissimi fiori, e che questi fiori crescano accuditi dall’amore di un’intera Comunità.”