13.05.2018
23ª Festa degli Statuti:tre giorni nella storia a Fossato di Vico (Pg)
Dall’11 al 13 maggio 2018, tra folkore e didattica, la XXIII edizione della manifestazione che permette a cittadini e visitatori di riscoprire le radici medievali del Borgo Autentico e Comunità Ospitale umbro
Per il 23° anno consecutivo la comunità ospitale di Fossato di Vico celebra le proprie origini con la Festa degli Statuti, l’evento che permette al Borgo Autentico in provincia di Perugia di rivivere i fasti dell’epoca medievale. La manifestazione, che dal 1996 si tiene ogni secondo fine settimana di maggio nel suggestivo centro storico di Fossato di Vico, avrà luogo nei giorni dell’11, 12 e 13 maggio 2018. Quest’ultima è peraltro la data in cui, nel 1386, vennero pubblicati gli antichi statuti medievali (i più antichi della regione) che regolamentarono per circa cinque secoli la vita dei fossatani e la cui rievocazione è il fulcro di questa celebrazione, organizzata dall’Associazione Medioevo Fossatano in collaborazione con il Comune di Fossato di Vico e dal 2016 parte delle manifestazioni storiche dell’Umbria.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA. Una tre giorni che permette a partecipanti e visitatori di immergersi nella storia dell’antico borgo, tra il folklore e il sano agonismo dei “portaioli” ed una missione di “alfabetizzazione” nei confronti dei cittadini che partecipano alla storia del proprio paese, riscoprendone le radici.
L’edizione 2018 della Festa degli Statuti si apre venerdì 11 maggio nei locali “Le Carceri” con la cena dei figuranti. Dunque tutti riuniti in piazza San Sebastiano per assistere “all’Arenga”, che rievoca l'assemblea dei capifamiglia di tutto il territorio comunale. A seguire, una delle gare più attese e suggestive: le quattro porte sono chiamate a sfidarsi in una gara di tiro con l’arco storico, nell’area sottostante l’area delle Rughe. Alla fine della gara si procede ad incendiare il Focaraccio, un grande rogo che rappresenta un rituale propiziatorio nonché un grande spettacolo di giochi di luce. Puntuale è la freccia infuocata scoccata dal vincitore della gara tra gli arcieri, che decreta l’ufficioso inizio della Festa. Quindi vengono aperte le taverne, per accogliere figuranti e non, tra vino, cibo e specialità.
La giornata di sabato 12 maggio si apre con progetti didattici rivolti ai più piccoli, che muovono i loro primi passi da giovani arcieri. Nel primo pomeriggio vengono rievocati gli antichi mestieri caratterizzanti di ogni porta e di ogni classe sociale esistente al tempo. Il centro storico diviene dunque un mercato in cui si simula ciò che caratterizzava il commercio nel Medioevo, con una giuria che ne controlla la qualità e l’attinenza storica al fine di assegnare dei punteggi alle porte. Alle 21:00 parte il corteo storico che vede sfilare le quattro porte, con i figuranti impegnati nel mostrare prodotti unici della propria realtà. La giornata è allietata dai tamburini di Fossato di Vico. La serata prosegue nelle taverne, fino all’esaurimento delle scorte.
Giornata conclusiva è domenica 13 maggio, che inizia con la consueta SS. Messa in latino. Quindi, svolto il pranzo medievale presso “Le Carceri”, il pomeriggio comincia con spettacoli itineranti, per poi correre tutti a San Benedetto per l’attesissima gara della “Ciurumella”. Una sfida medievale in cui le porte scelgono un battitore e un corridore: il primo con un bastone di legno deve alzare da terra un altro bastone di legno più piccolo e lanciarlo più lontano possibile, mentre il suo compagno di squadra deve correre avanti e indietro tra due campane per suonare più rintocchi possibili; intanto uno della squadra avversaria deve rincorrere il bastone lanciato al fine di riportarlo alla base. Quasi un antecedente del baseball americano.
Successivamente, come consuetudine, presso il Lastrico Solare si tiene lo spettacolo offerto dai Balestrieri Waldum di Gualdo Tadino, associazione di stampo storico sportivo. Prima della cena ha luogo il corteo storico e, dopo la cena, il momento clou: la “Publicatio Statutorum” e l’assegnazione del Palio 2018 alla porta più meritevole tra mestieri, taverna, corteo storico e giochi, ma non alla migliore in assoluto, perché ogni porta è unica ed in questa manifestazione contano di più l’affiatamento tra tutti i “portaioli” e la capacità di sentirsi parte integrante di una comunità che nelle sue ricorrenze trae la forza per rendere Fossato di Vico un posto amabile durante tutto l’anno.
La Festa degli Statuti si conclude nelle taverne tra vincitori e vinti, tra convivialità e canzoni popolari, tra pane caldo e brace e buon vino, nel segno dei profumi e sapori della tradizione.