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Sabato
25.02
Puglia
Deliceto

Deliceto in festa con il falò di San Mattia

Sabato 25 febbraio, presso il borgo autentico di Deliceto, si terrà l’edizione numero XXXVIII dei Falò di S. Mattia Apostolo Patrono.

Il borgo autetentico pugliese di Deliceto ospiterà sabato l’edizione numero XXXVIII dei Falò di S. Mattia Apostolo Patrono di Deliceto. Alle ore 18,30 avrà luogo l’accensione dei Falò: cataste di legna e pire verranno fatte bruciare nei vari rioni dell’agglomerato delicetano, tra canti e balli, riservando anche ampio spazio a degustazioni enogastronomiche.

Le origini del culto a S.Mattia

Fin dal passato, la devozione del popolo delicetano per il Santo è stata profonda, tanto che San Mattia è stato eletto Patrono del borgo e i solenni festeggiamenti  ne danno la prova. Il suo culto è certamente antichissimo ed è probabile che si sia diffuso intorno al 1000, quando Deliceto faceva parte dell'area di influenza greco-bizantina. Forse fu imposto dai Normanni quando il paese nacque: pare infatti che i Normanni fossero soliti avere come protettori degli abitanti gli apostoli. Alle spese dei festeggiamenti contribuiva tutto il popolo, ma principalmente i cittadini benestanti. Questa consuetudine è durata fino all'inizio del secolo scorso, quando l'avv. Giuseppe Maffei versò un capitale vincolato sul debito pubblico ed intestato alla Congrega di Carità, la cui rendita annua di £. 51 doveva servire per festeggiare San Mattia.

 

Il Marchese Mattia Miroballo offrì alla vecchia chiesa del SS. Salvatore una statua d'argento del Santo, solenne fu anche la benedizione della statua come si rileva da una dichiarazione a firma dei canonici presenti (1742). A causa della demolizione e ricostruzione della chiesa però le statue e le reliquie furono portate in altre chiese. La statua in argento di S. Mattia, alla riapertura della chiesa fu riconsegnata, ma non si sa dove sia andata a finire. Oggi si conserva nella chiesa Madre, una Pala d'Altare con il martirio di S. Mattia e un mezzo busto, con nel petto una reliquia.  Di quell'antico cerimoniale, nel corso degli anni nulla  rimase se non l'accensione  di due cataste di legna, che venivano preparate dai dipendenti comunali, una davanti la chiesa Madre e l'altra davanti la chiesa dell'Annunziata, la sera della vigilia. Molti altri piccoli falò venivano accesi nei vari rioni del paese su iniziativa privata. Ad allestirli ci pensavano i ragazzi, con la collaborazione degli adulti, che da diversi giorni prima, provvedevano al recupero della legna, custodita gelosamente. Dopo il tramonto, tutti gli abitanti dei rioni, si radunavano e dopo la recita del Santo Rosario, davano inizio all'accensione del falò. Al termine dei festeggiamenti, ognuno portava a casa un po' di "brace benedetta" che potesse riscaldare sia l'ambiente domestico sia allontanare i malocchi. Al mattino seguente, le ceneri, venivano portate in campagna, per essere cosparse nei campi in segno di abbondanza e di buon auspicio.

 

 

Conservare e valorizzare le tradizioni oggi: l'esempio di Deliceto

Dalla fine degli anni settanta, dopo decenni di abbandono, la Pro Loco di Deliceto, in collaborazione con le amministrazioni  comunali, ha ripreso questa antica tradizione, stimolando soprattutto i giovani con degli incentivi, per valorizzare una delle più antiche tradizioni e richiamando migliaia di appassionati che hanno la possibilità di degustare le specialità culinarie locali. Oggi, grazie all’Associazione Turistica Pro Loco con la collaborazione del Comune di Deliceto, questa tradizione dell’accensione dei fuochi dedicati al Santo, resta un segno tangibile per la memoria e nel contempo un'occasione per visitare il centro storico e degustare pietanze della tradizione enogastronomica di Deliceto.

 

L’edizione di quest’anno sarà preceduta dalla presentazione del libro di Michele Campanaro: “Nostalgico Presente- Deliceto anni ’50-‘70” che si svolgerà venerdì 24 febbraio 2017, con inizio alle ore 18,00 presso la sala-teatro “Europa”: Interverranno alla manifestazione oltre all’autore, il sindaco dott. Antonio Montanino, l’assessore alla cultura avv. Michele Biccarino, la prof. Grazia Iossa, il prof. Paolo Pacella e il presidente della Pro Loco Tino Baldassarro. 

Per informazioni scrivete a prolocodeliceto@libero.it