Deliceto
Deliceto è un borgo della Puglia, che sorge nel Subappennino Dauno meridionale, a mezza costa tra il Tavoliere delle Puglie e l’Appennino Campano.
Il Borgo di Deliceto
Il territorio di Deliceto si sviluppa lungo il torrente Carapellotto e si caratterizza per una ricca presenza di boschi di querce, macchia mediterranea, uliveti e vigneti, ma anche noccioli, peri selvatici e frassini: la sua flora inoltre si distingue per la presenza di orchidee selvatiche.
Molte sono le attività commerciali, dall’artigianato alle attività di intrattenimento, che rendono Deliceto il cuore vivo dei Monti Dauni.
Il territorio comunale comprende anche le frazioni di Barone, Catenaccio e Masseriole.
La Storia
Deliceto è citato per la prima volta in alcuni documenti medievali con il nome di Ilicetum, Dulcitum e Dulcito.
Dopo la caduta dell’impero romano il borgo venne conquistato da bizantini, longobardi e normanni, che resero l’abitato un borgo fortificato e, nella seconda metà dell’undicesimo secolo, costruirono un castello.
L’imperatore Federico II di Svevia ampliò questa costruzione, ulteriormente rimaneggiata da Carlo D’Angiò e dai tanti feudatari che si alternarono alla guida del paese e del territorio. Dopo la dominazione angioina, Deliceto passò sotto il dominio aragonese, spagnolo, austriaco e infine borbonico.
Da vedere
Il Castello Normanno Svevo, dichiarato monumento nazionale nel 1902, domina dall’alto il borgo di Deliceto. Costruito su una punta rocciosa è circondato dalle vallate del torrente Gavitello e del torrente Fontana. Il castello, composto da pietre prese nelle contrade circostanti e legate tra loro secondo un intreccio irregolare, presenta oggi una forma di trapezio irregolare con tre torri agli angoli. Il cuore del castello è però rappresentato da un grande cortile, al centro del quale vi è una cisterna di forma ottagonale per raccogliere l’acqua piovana.
Il centro abitato di Deliceto è ricco di chiese e edifici destinati al culto religioso. La chiesa dell’Annunziata, risalente al IX secolo, è la più antica del borgo. Al suo interno si possono ammirare tre navate con bellissimi archi gotici, costruiti in pietra rosata impreziositi da particolari stemmi e incisioni. All’esterno, sulla torre campanaria, è stata da poco ripristinata la meridiana che scandiva, in passato, il passare del tempo. Sempre all’esterno della chiesa, sul lato sinistro, è stato collocato un “quadrato magico”, un raro reperto litico di età paleocristiana.
La Chiesa “Madre” o del “SS. Salvatore” sorge nel cuore del centro storico. È la prima chiesa del borgo ma, la struttura originaria, venne demolita nel 1744 e poi ricostruita. Al suo interno è conservata una scultura della Madonna dell’Olmitello in legno risalente al 1400-1500 (uno dei pochi esemplari di scultura lignee esistenti in Puglia), nonché tele e statue del 1600.
Dopo la peste venne costruita la chiesa di San Rocco in onore del Santo Patrono degli appestati. Tra gli elementi di pregio, ricordiamo la statua della Madonna del Carmelo, opera artistica di apprezzabile valore del ‘700. La Chiesa di S. Anna e Morti, costruita nel XVII secolo, ha come elemento di maggiore pregio le porte d’ingresso, che sono vere e proprie opere uniche, impreziosite da disegni del ‘700, con personaggi che riecheggiano il tema della morte. Al suo interno è stato allestito il museo ecclesiastico dei paramenti sacri.
Il convento francescano di Deliceto sorge accanto alla Chiesa di Sant’Antonio, risalente al XVI secolo. All’interno custodisce un organo a canne del ‘700 di Domenico Antonio Rossi organista della Regia Cappella di Napoli, mentre sopra l’altare maggiore, è esposta la preziosa statua lignea di Sant’Antonio da Padova.
La Cappella M. SS. dell’Olmitello e il Convento di Maria SS della Consolazione si trovano in ambiente campestre, a pochi km dal centro abitato. Il convento fu fondato alla fine del ‘400 dal Beato Felice da Corsano e da alcuni suoi confratelli, mentre la leggenda racconta che la cappella sia stata costruita nel luogo dell’apparizione della Madonna.
La Cappella della Madonna di Loreto, risalente al XVI secolo e situata in contrada “Scarano”, fu costruita con il contributo dei Piccolomini, per permettere agli Albanesi, giunti in paese nella prima metà del XVI secolo, di poter celebrare la loro liturgia secondo il “Rito Greco”. L’esterno si caratterizza per la presenza di un ossario che raccoglie le spoglie degli appestati del XVI secolo.
Tra le altre attrazioni del borgo da segnalare sono le neviere, dei grandi pozzi quadrangolari che fungevano da contenitori per la conservazione del ghiaccio, ancora presenti sul territorio insieme a molti mulini ad acqua. All’interno del centro abitato troviamo la Cavallerizza, palazzina fortificata edificata in età spagnola sorta sulle rovine di un’antica “taverna” romana, ai bordi della via “Valeria Prima”, con posti di cambio per cavallo e luogo di ristoro per viandanti. Successivamente acquisì la funzione di pista per l’addestramento dei cavalieri per l’esercito regio. La sua struttura, nonostante rifacimenti e restauri succedutesi attraverso i secoli, è ancora quella originaria, risalente al XVII secolo.
Da gustare
L’economia di Deliceto è basata soprattutto sull’agricoltura e sull’allevamento. Tra i prodotti che più caratterizzano la cucina del borgo ricordiamo i cereali, i pomodori e in generale gli ortaggi, ma soprattutto l’ottimo olio extravergine ottenuto dagli uliveti della zona.
L’allevamento di bovini, invece, consente di produrre ottimi prodotti caseari che sono ormai diventati famosi in tutta la Puglia.
Cosa fare
Tra gli eventi e le manifestazioni che più raccontano tradizioni e usanze di Deliceto troviamo la Settimana Santa con la Via Crucis che attraversa le principali vie del paese, per giungere al Castello Normanno-Svevo dove avviene la crocifissione.
Il Venerdì Santo si svolge invece la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata.
L’ultima domenica di aprile si festeggia la festa dell’Incoronata, con un pellegrinaggio che parte alla mezzanotte del sabato, dal paese verso il santuario della Madonna Nera, a circa 30 chilometri di distanza
La festa patronale, in onore di Maria SS della Consolazione, dal 5 al 7 maggio, si celebra con un pellegrinaggio verso la chiesa campestre.
Il 13 giugno si festeggia Sant’Antonio da Padova e il 16 e 17 agosto San Rocco, evento caratterizzato dalla presenza degli emigrati che per quell’occasione tornano al paese per le ferie.
I festeggiamenti in onore di Maria SS dell’Olmitello, protettrice di Deliceto, si svolgono dal 21 al 23 settembre e prevedono manifestazioni religiose, spettacoli musicali, pirotecnici e una caratteristica cavalcata storica. La prima domenica di ottobre, con la processione per le strade del borgo, si celebra la Madonna del Rosario.