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Domenica
20.03
fino al
3.04.2016
Sardegna
Aggius

Aggius si prepara alla Settimana Santa

Aggius (OT), unico paese in Gallura che ha tramandato, conservandone intatte, le antiche tradizioni soprattutto nel canto corale a Tasgja, definito da Gabriele D’Annunzio “vecchio quanto l’alba”. Solamente questo centro gallurese, ha conservato uno degli eventi più partecipati e sentiti in modo particolare dai suoi abitanti, le secolari tradizioni dei riti e dei cerimoniali della Settimana Santa.

La Domenica delle Palme, il piccolo borgo si trasforma nella biblica Gerusalemme e la folla festante e osannante con rami d’ulivo e palme, accoglie Gesù nel granitico sagrato della chiesa del SS. Rosario, vengono intonati dai cori tradizionali le antiche melodie dell’ “Osanna Filium David” e “Pueri ebreorum”, processionalmente si attraversano le vie del centro storico con l’Arciconfraternita di Santa Croce, la Confraternita del SS. Rosario rigorosamente in abito, con le insegne, i crocifissi professionali, e gli stendardi. I bambini gioiosi, agitando le palme e i rametti d’ulivo, con l’innocenza che li distingue, gridano a gran voce “Osanna al Figlio di Davide” e accompagnano il Cristo alle porte del Tempio. La chiesa è vuota e le porte sono chiuse, i due cori, delegati dai presenti, uno all’esterno e l’altro all’interno intonano alternativamente le strofe del “Gloria Laus et Onor” e spalancati i portoni Cristo fa il suo ingresso al Tempio, e riempie (nel vero senso della parola), con la folla l’edificio.
Santa Messa cantata dai cori, con le antiche melodie a tasgjia di origine Carmelitana.

La più bella e toccante spiegazione del rito, enunciata da Giovanni Paolo II° all’inizio del pontificato, proprio nel giorno della S. Messa al Suo insediamento, con vigorosa voce: “Non abbiate paura, aprite le porte a Cristo”.

Dalla Domenica delle Palme alla Pasqua di Resurrezione, la Settimana Santa è un susseguirsi di cerimonie Liturgiche al chiuso delle chiese o all’aperto sui sagrati e di processioni nella suggestiva oscurità della sera per le viuzze del paese.

Le processioni e i riti, sono accompagnati dal canto salmodiante delle Confraternite e dei Cori tradizionali più preparati del momento. Riti antichi e complessi, a volte gravemente solenni e cupi come la deposizione dalla croce, che si ripetono nelle forme spettacolari delle sacre rappresentazioni pervenute dalla tradizione spagnola e ancor prima medievale e bizantina.

Sicuramente il canto non è solo sottofondo ma anche protagonista, unico, colto e ricercato quello solista durante l’adorazione della Croce “O Crux” del “Vexilla Regis” e della deposizione “Tibi Soli Peccavi” del “Miserere Solenne”, struggente quello del Miserere e dello Stabat Mater di Jacopone da todi – 1200, nelle processioni notturne e nella visita dei sepolcri, solare e toccante il “Regina Coeli” di “L’Intoppu”, l’incontro fra il Cristo Risorto e la Madre Maria.

I RITI DELLA SETTIMANA SANTA

Domenica 20 marzo ore 10.30: DOMENICA DELLE PALME

  • Benedizione delle palme e degli ulivi sul sagrato della chiesa del SS. Rosario organizzata dalle Confraternite con la partecipazione dei tradizionali Cori aggesi, processione con palme e rami di ulivo, Messa Solenne cantata nella tradizione aggese all’interno della parrocchiale di Santa Vittoria:
  • Canti: sul sagrato, Osanna filium David - Pueri ebreorum - Gloria Laus et Onor;
  • Messa: Credo - Sanctus - Agnus Dei.

Mercoledì 23 marzo ore 21.00:

  • Tradizionale via Crucis con fiaccolata per le vie del centro storico, ed esecuzione degli antichi canti a Tasgja risalenti alla tradizione bizantino orientale del “III°-IV° secolo” nelle “stazioni” allestite presso le chiesette del paese;
  • Canti alternati nelle stazioni: Miserere Solenne - Stabat Mater - Miserere Processionale.

Giovedì 24 marzo:

  • ore 10.00 Messa Crismale in Cattedrale a Tempio Pausania;
  • ore 19.00 Messa in Coena Domini e lavanda dei piedi, presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria;
  • ore 21.30 Adorazione del SS. Sacramento.

Venerdì 25 marzo ore 18.30: VENERDI' SANTO

  • Riti antichi del Venerdì Santo, processione e visita ai sepolcri per le vie del centro storico con i simulacri della Vergine Addolorata e del Cristo Crocifisso, di tradizione spagnola, con la partecipazione delle Confraternite e dei penitenti incappucciati nel tipico saio bianco, accompagnate da arcaiche e struggenti melodie dei Cori aggesi, “Sgraamentu” deposizione del Cristo dalla croce e sepoltura;
  • Canti: Epistola - Passio - Ecce lignum Crucis - Vexilla Regis - o Crux - Popule meo - Stabat Mater - Miserere Solenne - Tibi soli peccavi.

Sabato 26 marzo ore 22.00:

  • Veglia Pasquale, con benedizione del fuoco nuovo e accensione del cero pasquale, nel sagrato della chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria.

  Domenica 27 marzo ore 10.30: PASQUA DI RESURREZIONE

  • INTOPPU” Incontro del Cristo Risorto e della Madonna nella piazzetta del paese, a cura delle Confraternite di Santa Croce e del SS. Rosario con processioni separate;
  • Canto del Regina Coeli;
  • Messa Solenne cantata dai Cori di Aggius. Kyrie - Gloria - Credo - Sanctus - Agnus Dei.

  Domenica 3 aprile ore 11.00: DOMENICA IN ALBIS

  • Santa Messa, e accompagnamento processionale dalle Confraternite, dei simulacri del Cristo Risorto e della Vergine del Rosario;
  • Canto del Regina Coeli.

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