3.04.2016
Aggius si prepara alla Settimana Santa
Aggius (OT), unico paese in Gallura che ha tramandato, conservandone intatte, le antiche tradizioni soprattutto nel canto corale a Tasgja, definito da Gabriele D’Annunzio “vecchio quanto l’alba”. Solamente questo centro gallurese, ha conservato uno degli eventi più partecipati e sentiti in modo particolare dai suoi abitanti, le secolari tradizioni dei riti e dei cerimoniali della Settimana Santa.
La Domenica delle Palme, il piccolo borgo si trasforma nella biblica Gerusalemme e la folla festante e osannante con rami d’ulivo e palme, accoglie Gesù nel granitico sagrato della chiesa del SS. Rosario, vengono intonati dai cori tradizionali le antiche melodie dell’ “Osanna Filium David” e “Pueri ebreorum”, processionalmente si attraversano le vie del centro storico con l’Arciconfraternita di Santa Croce, la Confraternita del SS. Rosario rigorosamente in abito, con le insegne, i crocifissi professionali, e gli stendardi. I bambini gioiosi, agitando le palme e i rametti d’ulivo, con l’innocenza che li distingue, gridano a gran voce “Osanna al Figlio di Davide” e accompagnano il Cristo alle porte del Tempio. La chiesa è vuota e le porte sono chiuse, i due cori, delegati dai presenti, uno all’esterno e l’altro all’interno intonano alternativamente le strofe del “Gloria Laus et Onor” e spalancati i portoni Cristo fa il suo ingresso al Tempio, e riempie (nel vero senso della parola), con la folla l’edificio.
Santa Messa cantata dai cori, con le antiche melodie a tasgjia di origine Carmelitana.
La più bella e toccante spiegazione del rito, enunciata da Giovanni Paolo II° all’inizio del pontificato, proprio nel giorno della S. Messa al Suo insediamento, con vigorosa voce: “Non abbiate paura, aprite le porte a Cristo”.
Dalla Domenica delle Palme alla Pasqua di Resurrezione, la Settimana Santa è un susseguirsi di cerimonie Liturgiche al chiuso delle chiese o all’aperto sui sagrati e di processioni nella suggestiva oscurità della sera per le viuzze del paese.
Le processioni e i riti, sono accompagnati dal canto salmodiante delle Confraternite e dei Cori tradizionali più preparati del momento. Riti antichi e complessi, a volte gravemente solenni e cupi come la deposizione dalla croce, che si ripetono nelle forme spettacolari delle sacre rappresentazioni pervenute dalla tradizione spagnola e ancor prima medievale e bizantina.
Sicuramente il canto non è solo sottofondo ma anche protagonista, unico, colto e ricercato quello solista durante l’adorazione della Croce “O Crux” del “Vexilla Regis” e della deposizione “Tibi Soli Peccavi” del “Miserere Solenne”, struggente quello del Miserere e dello Stabat Mater di Jacopone da todi – 1200, nelle processioni notturne e nella visita dei sepolcri, solare e toccante il “Regina Coeli” di “L’Intoppu”, l’incontro fra il Cristo Risorto e la Madre Maria.
I RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Domenica 20 marzo ore 10.30: DOMENICA DELLE PALME
- Benedizione delle palme e degli ulivi sul sagrato della chiesa del SS. Rosario organizzata dalle Confraternite con la partecipazione dei tradizionali Cori aggesi, processione con palme e rami di ulivo, Messa Solenne cantata nella tradizione aggese all’interno della parrocchiale di Santa Vittoria:
- Canti: sul sagrato, Osanna filium David - Pueri ebreorum - Gloria Laus et Onor;
- Messa: Credo - Sanctus - Agnus Dei.
Mercoledì 23 marzo ore 21.00:
- Tradizionale via Crucis con fiaccolata per le vie del centro storico, ed esecuzione degli antichi canti a Tasgja risalenti alla tradizione bizantino orientale del “III°-IV° secolo” nelle “stazioni” allestite presso le chiesette del paese;
- Canti alternati nelle stazioni: Miserere Solenne - Stabat Mater - Miserere Processionale.
Giovedì 24 marzo:
- ore 10.00 Messa Crismale in Cattedrale a Tempio Pausania;
- ore 19.00 Messa in Coena Domini e lavanda dei piedi, presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria;
- ore 21.30 Adorazione del SS. Sacramento.
Venerdì 25 marzo ore 18.30: VENERDI' SANTO
- Riti antichi del Venerdì Santo, processione e visita ai sepolcri per le vie del centro storico con i simulacri della Vergine Addolorata e del Cristo Crocifisso, di tradizione spagnola, con la partecipazione delle Confraternite e dei penitenti incappucciati nel tipico saio bianco, accompagnate da arcaiche e struggenti melodie dei Cori aggesi, “Sgraamentu” deposizione del Cristo dalla croce e sepoltura;
- Canti: Epistola - Passio - Ecce lignum Crucis - Vexilla Regis - o Crux - Popule meo - Stabat Mater - Miserere Solenne - Tibi soli peccavi.
Sabato 26 marzo ore 22.00:
- Veglia Pasquale, con benedizione del fuoco nuovo e accensione del cero pasquale, nel sagrato della chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria.
Domenica 27 marzo ore 10.30: PASQUA DI RESURREZIONE
- “INTOPPU” Incontro del Cristo Risorto e della Madonna nella piazzetta del paese, a cura delle Confraternite di Santa Croce e del SS. Rosario con processioni separate;
- Canto del Regina Coeli;
- Messa Solenne cantata dai Cori di Aggius. Kyrie - Gloria - Credo - Sanctus - Agnus Dei.
Domenica 3 aprile ore 11.00: DOMENICA IN ALBIS
- Santa Messa, e accompagnamento processionale dalle Confraternite, dei simulacri del Cristo Risorto e della Vergine del Rosario;
- Canto del Regina Coeli.
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