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Sabato
28.04
fino al
20.05.2018
Puglia
Collepasso

Collepasso (Le): teatro classico a Palazzo Baronale

Collepasso si arricchisce di una nuova proposta culturale: il teatro classico e di spessore storico-letterario che mette in scena la Tragedia Greca. Dal 28 aprile al 20 maggio 2018, Palazzo Baronale.

Da sabato 28 aprile a domenica 20 maggio a Collepasso, Borgo Autentico in provincia di Lecce, si svolgerà la Rassegna teatrale dedicata alla Tragedia Greca con due copioni di Sofocle: EDIPO RE e ANTIGONE. 

La rassegna, che arricchisce ulteriormente la proposta culturale messa in campo dal Comune pugliese, verrà presentata mercoledì 21 marzo alle 11 nella sala stampa di palazzo Adorno a Lecce. Oltre ai soci della cooperativa teatrale Poiefolà, prenderanno parte alla conferenza stampa, tra gli altri, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il Sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, l'Assessore alla Cultura di Collepasso Giorgio Mastria

Gli spettacoli, con inizio alle 20.30, andranno in scena nella suggestiva cornice del Palazzo Baronale, un luogo che alimenta suggestive rievocazioni e che rappresenta un autorevole richiamo del passato. Un luogo che con questa Rassegna distoglierà dalla percezione dello spazio e del tempo gli spettatori.

La Rassegna di Teatro Classico dal titolo "Il Tempio delle Fole" è proposta dalla cooperativa salentina Poiefolà-Costruzioni Teatrali con il patrocinio del Comune di Collepasso, della Provincia di Lecce, dell'Associazione Borghi Autentici e di altri Enti.

Le due opere di Sofocle, Edipo Re e Antigone si alterneranno metodicamente dal giovedì alla domenica con cadenza regolare, con inizio alle 20.30 e fine entro le 22.30. Il Palazzo Baronale aprirà le porte al pubblico un'ora prima dell’inizio della rappresentazione e al suo interno saranno allestiti il botteghino e l’ufficio comunicazioni.

Le opere sono legate da un fil rouge che unisce la storia della civiltà e del pensiero greco alla letteratura classica e ad emozioni vibranti. L’azione dei personaggi si svolge in un ambiente scenografico in continua trasformazione e la recitazione è frammista al canto e alla danza. Gli "eroi" di queste tragedie incarnano appieno il molteplice aspetto della natura umana e della grandezza spiriturale, confrontandosi con l'inevitabile equilibrio di ordine cosmico esercitatato dalla legge del fato, ovvero del "mai eccedere".