26.10.2019
Celebrazioni 55° anniversario Giardino della Flora Appenninica di Capracotta
Venerdì 25 e Sabato 26 Ottobre il Consorzio della Flora Appenninica di Capracotta propone due giornate di festa, incontri, e visite per celebrare i 55 anni del Giardino della Flora Appenninica di Capracotta.
I giardini sono una delle forme dei sogni, come le poesie, la musica e l’algebra.
(Hector Bianciotti)
Il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta è nato 55 anni fa per volontà del Professor Valerio Giacomini, promotore della conservazione attiva e fu realizzato inizialmente dal prof Paolo Pizzolongo dell’Università di Napoli. Si tratta di uno degli Orti Botanici naturali più alti in Italia, dato che si trova a 1500 metri e ha un valore estremamente importante per la preservazione, la conservazione e lo studio della biodiversità appenninica.
Le due giornate del 25 e 26 Ottobre saranno giornate per celebrare un patrimonio unico, centro di conservazione, ricerca e formazione, finalizzato a coadiuvare la programmazione e le azioni rivolte alla valorizzazione del territorio. E' oltretutto un'occasione per coinvolgere studiosi e per far conoscere ai cittadini questo prezioso e unico spazio attraverso eventi, iniziative ed incontri, sviluppatisi anche in un'ottica di accessibilità e sostenibilità. Saranno presenti esperti botanici, associazioni, enti pubblici e privati, studenti per rinnovare e rilanciare il valore culturale e sociale di un Giardino, che da lungo tempo si propone come sede di ricerca e di diffusione delle conoscenze naturalistiche.
Venerdì 25 Ottobre, durante la mattinata, sono previste due sessioni dedicate a temi di grande importanza strategica territoriale:
- Conservazione e valorizzazione della Biodiversità in situ ed ex situ. La sessione tematica prevede i contributi intellettuali di:
C. Blasi - Fondazione per la Flora Italiana “Parchi nazionali e consumo di suolo”; Ciaschetti G., Di Cecco M, Di Santo M, Di Cecco V, Di Santo M & Di Martino L. - Parco della Majella "La flora del Parco Nazionale della Majella: conoscere e conservare un patrimonio straordinario”, A Stanisci - Unimol “Piante di alta quota quali indicatori ecologici dei cambiamenti climatici”, C. Giancola, P. Fortini, G. Scippa - GFA Unimol “"Il ruolo strategico del Giardino della Flora Appenninica nella conservazione, ricerca e formazione"
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I valori ambientali, naturali e sociali delle aree interne. La sessione tematica prevede i contributi intellettuali di: Fabio Renzi - Symbola “Contemporaneità dell’Appennino”, Lucina Caravaggi - Sapienza Università di Roma “Giardini per cambiare lo sguardo”, Aurelio Manzi - Saggista "Le ultime difese appenniniche: un ecosistema antropico di grande interesse ambientale e culturale" M. Marchetti - GFA Unimol “Buone pratiche nelle aree interne, il modello del Giardino della Flora Appenninica”
Nel pomeriggio, concluse le sessioni tematiche si prosegue la celebrazione con i saluti istituzionali e l'iniziativa "Tra ricordi e nuove opportunità nelle missioni didattica e informativa".
Sabato 26 Ottobre la Giornata sarà interamente dedicata alla passeggiata "Viaggiare a occhi chiusi nel Giardino Alla scoperta dell’orto botanico attraverso il tatto e l’olfatto" Un'iniziativa che ha l'intento di sensibilizzare sul tema dell’accessibilità, e sulle pari opportunità, nell’accesso e nella fruizione del patrimonio naturale e culturale, in cui le barriere da abbattere non sono più esclusivamente architettoniche, ma anche percettive e sensoriali.
Due giornate uniche, di spessore sociale, culturale e umano. Un'iniziativa che può dare tanto e rappresenta tanto.