Unione dei Comuni della Romagna Forlivese

L’Unione di Comuni della Romagna Forlivese rappresenta l’evoluzione dell’Unione Montana Acquacheta Romagna Toscana ed è inoltre subentrata alla Comunità Montana Appennino Forlivese dopo la sua soppressione.

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L'Unione di Unione di Comuni della Romagna Forlivese

È composta da 15 Comuni: Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Tredozio e Santa Sofia.

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Provincia:

Forlì-Cesena

GPS:

44° 13' 21.366" N, 12° 2' 27.378" E

Sito web:

Sito web di Unione di Comuni della Romagna Forlivese

I borghi dell'unione

Bertinoro

Bertinoro è situato sulla cima del monte Cesubeo, a 15 km da Forlì, in un ambiente collinare e rigoglioso. Attorno al borgo si estendono circa un migliaio di ettari di vite, soprattutto i vitigni Sangiovese e Albana, senza dimenticare il Refosco e Bombino bianco, divenuti autoctoni come i nomi Cagnina e Pagadebit. Il cuore medievale di Bertinoro si identifica con Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306. La Rocca costruita prima dell’anno Mille, dal 1994 è sede del Centro Residenziale Universitario di Alta formazione e Ricerca di Bertinoro e dal 2010 è sede anche del Museo Interreligioso. Nel corso dell’anno sono tante le feste e gli avvenimenti culturali e conviviali che animano il territorio di Bertinoro, proponendo tante diverse occasioni di visita. La più conosciuta è la festa dell’Ospitalità, che si tiene a settembre da oltre 90 anni, rievocando una tradizione del 1200 quando le famiglie nobili di Bertinoro fecero innalzare la colonna delle Anella nella piazza centrale del borgo.

Castrocaro Terme e Terra del Sole

Comune di circa 6.500 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, Castrocaro Terme e Terra del Sole è noto per la sua stazione termale e per essere sede storica dell’omonimo festival musicale. Tra le architetture religiose di maggiore pregio ricordiamo la chiesa parrocchiale dei Santi Nicolò e Francesco, la chiesa/battistero di San Giovanni Battista alla Murata, la seicentesca chiesina di San Rocco, la chiesa di Santa Reparata a Terra del Sole e l’antica Pieve di Santa Reparata. Tra le architetture civili meritano invece una visita il Palazzo dei Commissari o Pretorio, il complesso termale in stile Art Decò con il bellissimo Padiglione delle feste e la Fortezza millenaria, mentre tra le aree naturali vanno sicuramente segnalate il parco fluviale, un’area verde che si snoda lungo il fiume Montone e il sito Comunitario di Pietramora, Ceparano, Rio Cozzi, importante affioramento di “sasso spungone” a cavallo fra le province di Forlì-Cesena e di Ravenna.

Civitella di Romagna

Civitella di Romagna, il cui nome nel dialetto locale è Zivitèla, è un paese di circa 3.800 abitanti che sorge a una trentina di chilometri da Forlì, alle pendici del colle Girone e alla destra del fiume Ronco-Bidente. Il suo nome sembra derivare dal termine latino “Civitatula”, ovvero “cittadella”. Da vedere, il santuario della Beata Vergine della Suasia, la chiesa di Santa Maria in Borgo, la chiesa del Castello o di Sant’Antonio, l’oratorio di San Filippo, la Rocca e il Castello di Cusercoli.

Dovadola

Il Comune di Dovadola, borgo di circa 1.600 abitanti che sorge nella valle del fiume Montone, si caratterizza per diversi edifici di grande pregio storico e architettonico: la chiesa di Sant’Andrea, che fu fondata prima dell’anno Mille dai monaci cluniacensi, dove si possono ammirare ancora oggi affreschi del ‘500 e dipinti del XVI secolo di scuola romagnola e bolognese; l’eremo di Montepaolo, che si trova vicino a un antico monastero che ospitò per quasi un anno Sant’Antonio da Padova; la Rocca, la cui costruzione è stata datata 1021 e che sorge nei pressi di baluardi Longobardi dai quali si sorvegliava il territorio circostante.

Forlimpopoli

Con i suoi 13.000 abitanti, la cittadina di Forlimpopoli si caratterizza per la sua posizione particolarmente favorevole, tra la montagna, la pianura e il mare. Il territorio in cui sorge fu abitato sin dal Paleolitico ma l’origine del centro abitato viene fatta risalire al 132, per opera del console Publio Popilio Lenate, da cui probabilmente deriva anche il nome della città. Tra le architetture più importanti di Forlimpopoli segnaliamo la Rocca Albornoziana, risalente al XIV secolo e costruita sulle rovine di un’antica cattedrale, la basilica di San Rufillo, la chisa della Madonna del Popolo, la chiesa dei Servi, la chiesa di San Pietro, quella della Risurrezione e il cimitero monumentale.

Forlì

Forlì, capoluogo della provincia di Forlì-Cesena, è una città di 118.00 abitanti che si trova al centro della regione storica della Romagna. La zona in cui sorge la città è abitata fin dai tempi antichissimi del Paleolitico, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di Monte Poggiolo, dove oltre 800.000 reperti sono venuti alla luce. La città, invece, secondo la tradizione fu fondata nel 188 a.C. Tra le architetture religiose di maggiore pregio, vanno sicuramente annoverate l’abbazia di San mercuriale che, con il suo campanile, è il simbolo della città; la cattedrale di Santa Croce, la chiesa di San Domenico, la chiesa di San Tommaso di Canterbury e la basilica di San Pellegrino Laziosi. Ma le chiese da visitare non si fermano qui, la città ne è ricca, così come è ricca di architetture civili, tra cui ricordiamo: Casa Palmeggiani, Case Maldenti, il palazzo dell’ex collegio aeronautico, il palazzo delle Poste, palazzo Hercolani e palazzo Paulucci di Calboli dall’Aste. Infine, caratterizzano l’impianto urbanistico, i resti delle mura e le porte che ancora sono visibili e che permettevano un tempo il passaggio nella cerchia difensiva che circondava il centro storico.

Galeata

Galeata è un piccolo Comune di circa 2.500 abitanti, il cui centro si caratterizza per i suoi palazzi porticati. Tra le architetture più importanti emergono il Palazzo del Podestà, l'Abbazia di Sant'Ellero, la pieve di Santa Maria in Pantano e, nella frazione Pianetto, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli e il suo Monastero, recentemente restaurato. La chiesa principale di Galeata è quella dedicata a San Pietro ma da vedere è anche la chiesa della Madonna dell’Umiltà. Tra le architetture civili, merita sicuramente una visita il teatro comunale e, per gli amanti della storia, da non perdere è l’area archeologica di Mevaniola.

Meldola

Cittadina di circa 10.000 abitanti, Meldola si caratterizza per diverse architetture di pregio che, durante una visita al borgo, meritano sicuramente una visita. Tra le architetture civili segnaliamo il Loggiato Aldobrandini e il ponte dei Veneziani, mentre tra le architetture religiose consigliamo di visitare: la chiesa della Madonna del Sasso, una delle più antiche di Meldola: la chiesa di S. Cosimo, forse la più bella dal punto di vista artistico, e la chiesa di San Colombano, dove si conserva la reliquia del cilicio del santo a cui è intitolata la chiesa. Infine, tra le architetture militari, ricordiamo la rocca, che domina il borgo dall’alto, il castello che sorge in località Castelnuovo di Meldola, la rocca delle Caminate nell’omonima frazione e il castello di Teodorano, mentre gli amanti della natura non potranno perdersi una visita alla Riserva Naturale orientata Bosco di Scardavilla e al Parco delle Fonti.

Modigliana

Circondata dalle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, Modigliana è uno dei maggiori centri di rilievo della Valle del Tramazzo. Il rudere della rocca dei conti Guidi, “la Roccaccia”, sorveglia come un attento custode questa cittadina che si staglia sul fiume Marzeno. Vai alla scheda del borgo »

Portico e San Benedetto

Il Comune di Portico e San Benedetto, che conta circa 700 abitanti, comprende 3 abitati: Portico di Romagna, San Benedetto in Alpe e Bocconi. Ogni centro ha le sue peculiarità e bellezze. Di Portico segnaliamo: la torre medievale, la pieve di Santa Maria in Girone (che si trova sulla sommità del paese), la torre dell’orologio, Palazzo Manzoni, Palazzo Portinari e Palazzo Trasversari, la chiesa della Compagnia o Santuario della Beata Vergine del Sangue e il Ponte della Maestà. Bocconi invece si caratterizza per la torre Vigiacli (attorno alla quale, anticamente, crebbe il centro abitato), la chiesa di San Lorenzo, il ponte della Brusìa e il borgo medievale della bastia che si sviluppa intoro all’antico castello. San Benedetto, infine, vede tra le sue caratteristiche di maggiore attrattività, la cascata dell’Acquacheta (che addirittura Dante Alighieri nomina nella Divina Commedia), l’abbazia di San Benedetto e il Pian dei Romiti, una prateria nella quale si trovano i ruderi di un antico agglomerato di case risalenti al XVII secolo.

Predappio

Predappio è circondato da un territorio multiforme, caratterizzato da ampie pianure, da rilievi collinari e da coltivazioni di vite, frutta, cereali e foraggio. E' uno dei luoghi di produzione del rinomato vino Sangiovese prodotto in numerose aziende vitivinicole locali e celebrato ogni estate nella "I Tre Giorni del Sangiovese", gustosa kermesse, tra degustazioni e cene, cinema e musica con protagonisti i grandi vini del territorio. Predappio "nuova" fondata in epoca mussoliniana è caratterizzata da architetture degli anni venti e trenta mentre Predappio Alta di origine romana è un borgo murato e sormontato da una rocca trecentesca. L'area è popolata da castagni secolari, dal bosco di pino nero di Monte Mirabello, e da roveri e roverelle monumentali.

Premilcuore

Il borgo di Premilcuore, piccolo paese di circa 800 abitanti, sorge sull’Appennino tosco-romagnolo, nell’alta valle del fiume Rabbi, alle pendici nord-occidentali del monte Arsiccio. Il Comune rimase in provincia di Firenze fino al 1923, quando venne decretato il suo spostamento in provincia di Forlì. Da non perdere, durante una visita al borgo: l’oratorio del Mogio, costruito nel 1754; la pieve di San Martino in Alpe, risalente nel suo aspetto attuale al 1526, al cui interno custodisce una croce d'arte toscana del Quattrocento, pale dei secoli XVII e XVIII e notevoli paramenti sacri; infine, la Rocca Premilcuore, situata nel centro del paese.

Rocca San Casciano

Rocca San Casciano è un Comune di circa 1.900 abitanti che fino al 1923 è appartenuto alla provincia di Firenze. Borgo collinare di origini probabilmente medievali, ha una struttura che ricorda, in particolare con i ruderi della rocca medievale, l’antica funzione difensiva che aveva l’insediamento: sorge al centro di una notevole cornice paesaggistica, ideale per chi ama scoprire le bellezze della natura. Tra le principali testimonianze storico-architettoniche del passato, segnaliamo: l’abbazia di San Donnino in Soglio, edificata verso il secolo XI; la settecentesca pieve di Santa Maria delle Lacrime; la coeva chiesa del Suffragio; il palazzo pretorio e la torre dell’orologio.

Santa Sofia

Comune di circa 4.000 abitanti dell’Appennino Forlivese, subisce nel 1918 un violento terremoto che distrugge il castello e molte delle abitazioni del paese. I luoghi da visitare, a Santa Sofia, sono: la galleria d’arte moderna Vero Stoppioni, il parco fluviale con le sculture moderne di vari artisti tra cui i coniugi Poirer, la chiesa del SS. Crocifisso, il centro storico del paese con Palazzo Gentili e i resti del Castello. Inoltre, il comune di Santa Sofia si trova nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, luoghi perfetti per organizzare trekking, escursioni, e per gli sport invernali.

Tredozio

Paese di circa 1.200 abitanti, si compone del capoluogo e delle località di Fabbriche, Ottignana e Villaggio Monte Brusca. Tredozio è un comune di collina, di origini antiche, che si caratterizza per un profilo irregolare, con differenze di altitudine anche molto accentuate: in alcuni punti si superano infatti i 1000 metri di quota. Intorno al borgo si sviluppa inoltre un paesaggio di grande bellezza, mentre all’interno del centro abitato si possono ammirare diversi elementi architettonici e storici di pregio: la pieve di San Michele, risalente al XIII secolo; quella di San Valentino; la trecentesca chiesa della Beata Vergine delle Grazie e la chiesa di Santa Maria di Ottignana. Interessante è anche il monastero della Santissima Annunziata, del Cinquecento.

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