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Circondata dalle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, Modigliana è uno dei maggiori centri di rilievo della Valle del Tramazzo. Il rudere della rocca dei conti Guidi, “la Roccaccia”, sorveglia come un attento custode questa cittadina che si staglia sul fiume Marzeno.

Il Borgo di Modigliana

Centro agricolo e industriale, in quanto sede di una delle più grandi aziende mondiali di produzione di laminati in legno, e notissima per la sua produzione di ceramiche, Modigliana "Castrum Mutilum", conserva ancora un centro storico fatto di antichi caseggiati riaffrescati e palazzi monumentali.


Borgo d’arte e di cultura, ha dato i natali a numerosi personaggi illustri. Tra questi spicca il patriota Liberale Don Giovanni Verità, carbonaro e seguace di Garibaldi a cui salvò la vita nel 1849. Nell’ambito della pittura si ricorda un altro attivista liberale, Silvestro Lega, maestro della pittura macchiaiola. Da non dimenticare Maria Pia Tassinari che nei primi decenni del Novecento è stata uno dei più importanti soprano in campo internazionale.

La Storia

I primi insediamenti del territorio di Modigliana, abitati da popolazioni dedite all’agricoltura e alla pastorizia, risalgono al periodo del neolitico.
Tra le popolazioni che maggiormente si scontrarono per il controllo del Borgo vi furono i Romani e i Celti. Ad avere la meglio furono i primi ma i Celti lasciarono un’eredità culturale e sociale profondamente radicata, ancor oggi, nella comunità di Modigliana e in tutta la Romagna.

 

Dopo alcuni secoli bui causati dall’assenza di notizie storiche, a partire dal X secolo D.C. Modigliana diviene dominio della dinastia dei Guidi, , i cui membri sono citati in diversi canti della Divina Commedia. Nel XIII secolo, in seguito all’indebolimento e alla cacciata della famiglia Guidi, il libero Comune di Modigliana vive un periodo di forte sviluppo economico, culturale e sociale. Nel 1634, 1661, e 1781 un’alluvione e 2 terremoti si abbattono sul Borgo causando delle vere e proprie catastrofi.

Terra di partigiani durante la seconda guerra mondiale, in seguito al conflitto il borgo è protagonista di un ampio sviluppo industriale, tecnologico e agricolo.

Da vedere

Modigliana è un’allegra cittadina circondata dal verde e dai corsi d’acqua, ricca di edifici storici, piazze e palazzi monumentali.
A regnare sovrana su questo affascinante borgo è la Rocca dei conti Guidi risalente al XII/XIII secolo. Questa suggestiva roccaforte di difesa appare ancora oggi ben conservata nelle sue strutture più elevate, i torrioni, costruiti con l’antica tecnica di muratura “a sacco”, e in una parte delle murature create con sassi di fiume.


Attraversando la porta principale del torrione della Tribuna, edificio risalente al XVI secolo composto da due campaniletti e da un’edicola contenente la statua della Madonna con Bambino, si accede al nucleo storico del borgo caratterizzato da ruscelli e antichi caseggiati.


Il Duomo, antica Pieve di Santo Stefano di cui oggi rimane solo la cripta, fu consacrato da Papa Giulio II nel 1506 e rimaneggiato nel 1756 e nel 1764 quando venne costruito il campanile.
Numerose le opere d’arte conservate al suo interno tra cui un olio su tavola realizzato nel 1533 da Francesco delle Querce e raffigurante l’Annunciazione.
Di notevole interesse è il Santuario della Madonna del Cantone costruito nel XV secolo, a ridosso dell’angolo (cantone) dell’abside della Pieve, per devozione alla Madonna delle Grazie che protesse Modigliana dalla carestia, dalla guerra, dalla peste e dal terremoto. Questi fatti sono rappresentati nelle copie delle lunette dipinte a metà del 1800 da Silvestro Lega e esposte all’interno del santuario.

Nel borgo vecchio di Modigliana sorge Piazza Pretorio, una piazza medievale a cui si accede attraverso un arco e sulla quale si affacciano diversi edifici: palazzo Borghi risalente al periodo tardo rinascimentale, la ex chiesa dei SS. Sebastiano e Rocco (1560), e il Palazzo Pretorio oggi sede della Pinacoteca Comunale Silvestro Lega dove, oltre alle opere del maestro modiglianese, sono esposti lavori di autori vari.

Il Museo don Giovanni Verità, allestito nella casa ottocentesca del patriota, è dedicato alla sua figura e al periodo risorgimentale, in particolare alla resistenza partigiana. Una sala è dedicata al soprano Pia Tassinari e, nelle cantine, sono stati esposti dei reperti archeologici risalenti all’età del bronzo e al periodo romano.

Il convento dei Cappuccini, fondato nel 1561 sul Monte Castellano, conserva al suo interno numerosi altari lignei e importanti cimeli. Attualmente è sede dell’Accademia degli Incamminati.

Nell’estrema periferia del borgo sorge il Ponte san Donato o Ponte della Signora. Risalente al XVIII secolo, è formato da 3 archi e realizzato a schiena d’asino. Le sue denominazioni derivano dalla vicina chiesa di San Donato, ora scomparsa, e dall’adiacente villa La Colombaia posseduta, ai tempi della creazione del ponte, da una nobildonna.

Da gustare

Ristoranti ed agriturismi offrono piatti legati ad una cucina che unisce la tradizione romagnola a quella  toscana, basati su ingredienti genuini, prodotti localmente, come l'olio delle colline, ricche di uliveti, o le antiche farine, buone e salutari. Si possono gustare i tipici “cappelletti”, i “tortelli”, i “passatelli”, le “tagliatelle”, gli “strozzapreti”, le appetitose carni alla griglia o cucinate secondo ricette sperimentate nei secoli ed i dolci della nonna, come il tipico mandorlato al cioccolato.

Le numerose cantine locali, che lavorano le uve delle molte vigne, arricchiscono le tavole di vini pregiati (in particolare il Sangiovese), molto noti ed apprezzati anche fuori dai nostri confini.

Cosa fare

Tradizioni, cultura e enogastronomia sono i maggiori protagonisti dei numerosi eventi che vengono organizzati durante l’anno a Modigliana.

L’ultimo fine settimana del mese di aprile si inizia con la “Festa del Sangiovese” dove, oltre al famoso vino della regione Romagna, si possono gustare anche i piatti tipici.

La cultura modiglianese viene rappresentata al meglio con la manifestazione “Tableau Vivants” che si svolge la seconda domenica del mese di settembre. Lo stile ottocentesco rivive nelle case, nel cibo e nelle bevande vendute nei locali, negli abiti di moli partecipanti, nelle musiche che risuonano nelle strade. Una delle maggiori attrazioni è rappresentata dei figuranti che ripropongono le opere del maestro Silvestro Lega.

Si prosegue, durante i mesi di ottobre e novembre, con la valorizzazione della cucina locale con le sagre “Tortello in festa” e il “Giorno del kiwi”, frutto ampiamente coltivato nel borgo.

Per le festività natalizie si organizza la tradizionale manifestazione “E Zoc ed Nadel”: nella piazza Matteotti viene acceso un fuoco natalizio perpetuo per tutta la durata delle festività. Ogni sera le associazioni, le ditte e gli operatori che organizzano l’evento offrono assaggi gratuiti enogastronomici a tutti i presenti.

Sono poi possibili escursioni ed attività di footing, di trekking, di mountain bike sui percorsi e sui sentieri delle colline circostanti. In particolare Modigliana mette a disposizione una “foresta didattica” di quasi 400 ettari di natura alle pendici dell'Appennino Romagnolo; si tratta di una foresta con speci arboree provenienti da tutti i continenti e di un'oasi faunistica con 22 km di percorsi attrezzati per escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike. Un'altra escursione può condurre a Ca' Cornio, luogo ricordato per la cattura del famoso partigiano Silvio Corbari (ad alcuni km da Modigliana).

 

Link utili
http://www.valtramazzo.com/