Serri
Il borgo di Serri sorge nel Sud nella Sardegna su un altopiano basaltico dal quale è possibile ammirare le imponenti vette del Gennargentu, le colline della Marmilla e della Trexenta e le pianure del Campidano.
Il Borgo di Serri
Il centro storico di Serri è costituito dalle tipiche abitazioni di un tempo, caratterizzate da ampi cortili e portoni ad arco. La vita degli abitanti del borgo si fonda prevalentemente su attività di natura agro-pastorale e forte è ancora oggi il legame con la terra e i suoi frutti.
L’identità di Serri emerge anche dagli elementi che compongono lo stemma ufficiale del Comune: nella parte inferiore è disegnato un nuraghe, simbolo della storia più antica, mentre nella parte superiore sono visibili un toro, che rappresenta il forte legame della comunità con il mondo agro pastorale, e un leccio, albero che da sempre fornisce al territorio il suo prezioso legname. Il leccio, associato a una volpe, indica invece l’intelligenza e l’inventiva degli abitanti del luogo, che un tempo venivano chiamati “is mrexanis de Serri”, tradotto in italiano ”le volpi di Serri”.
La Storia
Le origini del borgo sono ancora incerte ma è noto che il territorio sia stato frequentato da antiche popolazioni, come dimostrano i reperti archeologici ancora oggi visibili nel circondario.
Secondo la tradizione Serri sarebbe legato alla fuga degli abitanti della città romana di Biora che, a causa di una pestilenza, avrebbero fondato un nuovo centro abitato che coinciderebbe con quello dell’attuale borgo.
Da vedere
Per chi ama la natura ancora selvaggia della Sardegna interna, la Giara di Serri è sicuramente un tesoro da scoprire. Una vera e propria “fortezza” circondata da una lussureggiante vegetazione di boschi secolari, dove si possono ammirare la quercia da sughero, il leccio e il cisto. Nella sua estremità occidentale si trova il Santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri, uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica.
Accanto a questa vegetazione ancestrale, quasi a contrasto, si possono ammirare dolci campagne, culla delle tradizionali attività agricole e pastorali. La fauna del territorio è ricca e comprende cinghiali, volpi, conigli selvatici, nonché specie particolari come il rospo smeraldino e il biacco. Quello di Serri è dunque un territorio in cui la natura lascia emergere tutta la sua bellezza, ideale per attività quali escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta, ma anche per chi ama il birdwatching e la fotografia naturalistica.
Serri, nonostante le sue piccole dimensioni, racchiude alcuni tesori architettonici e culturali.
Tra le architetture religiose spicca la chiesa parrocchiale di San Basilio Magno, che risale al 1100 e presenta uno stile romanico-pisano con alcuni elementi che richiamano il culto dei monaci orientali, che vissero in queste zone durante il dominio bizantino. All’interno della chiesa si possono ammirare diversi elementi di grande interesse artistico e architettonico, come i tre altari lignei in stile barocco risalenti al Seicento e situati nelle cappelle di San Basilio, della Vergine del Rosario e di San Giovanni Battista.
Altra chiesa importante è quella di Santa Lucia, chiesa campestre a una sola navata, sulla cui facciata si colloca una campana che da sempre è richiamo di fedeli. Recentemente, dallo spazio adiacente alla chiesa, è stata ricavata una piazza al centro della quale si trova una scultura che rappresenta Santa Lucia.
Il borgo vanta anche la presenza della piccola chiesa di Santa Maria della Vittoria, situata nell’area archeologica. Recentemente restaurata custodisce, nella nicchia dell’altare, una piccola statua di legno che raffigura Santa Vittoria ed è stata realizzata nei laboratori di Ortisei.
Da visitare sono inoltre i ruderi della chiesa di San Sebastiano Martire, situati a breve distanza dal borgo, in un’area dove sono stati ritrovati anche resti del periodo romano. Nei pressi dei ruderi, si trova una statua in pietra che raffigura il Santo al momento del martirio.
Oltre agli edifici religiosi, il borgo conta diversi edifici storici, come l’ex Monte Granatico e l’ex Casa Comunale, adibiti oggi a locali di promozione culturale e ritrovo per la comunità.
Da gustare
La cucina del territorio di Serri si basa sui prodotti di altissima qualità derivanti dalle attività agricole e pastorali che da sempre rappresentano la base dell’economia locale. Protagonisti della cucina di Serri sono i cereali, la carne e un ottimo olio, prodotto con le olive che crescono sulle colline circostanti.
Cosa fare
Molti sono gli eventi e le manifestazioni che scandiscono il calendario del borgo di Serri. Il 16 e 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate e, a seguire, il 19 e il 20 viene festeggiato San Sebastiano Martire. La seconda domenica di maggio è dedicata alle celebrazioni in onore di Sant’Isidoro mentre, la domenica seguente, viene organizzata la fiera di Santa Lucia in concomitanza dei festeggiamenti religiosi.
L'estate serrese vede tra i vari eventi la tradizione musicale con la Rassegna del Folclore, che si svolge l'ultimo sabato di luglio e il 1° settembre si celebra San Basilio Magno, Santo patrono.
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