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Corfinio è uno dei paesi del Parco Nazionale della Maiella. Sorge nella fertile Valle Peligna, in Abruzzo, un territorio nel quale la produzione della vite è documentata sino dall'antichità. E' in questa valle che nasce il vino Montepulciano poi diffusosi nel resto della regione.

Il Borgo di Corfinio

Corfinio è un piccolo paese con meno di mille abitanti, ma con una grande storia, della quale almeno un capitolo ancora oggi ogni abitante sa raccontare con fierezza: nel 91 a.C. le delegazioni dei popoli Sanniti, Marsi, Piceni, Vestini, Frentani, Marrucini,  Apuli e Lucani raggiunsero i Peligni nell'antica Corfinium, importante postazione strategica posta tra la Conca Peligna e il Fucino, per farne la capitale confederale . La ribattezzarono "ITALIA" nome che, per la prima volta nella storia, assunse significato politico di nazione. Qui venne coniata una moneta con impresso il nome Italia e da qui partì la rivolta dell'alleanza dei Popoli della Lega Italica che insorsero contro Roma nella guerra sociale per la conquista del diritto di cittadinanza romana, negato dal tirannico Senato Romano per oltre quarant'anni.

Ed è proprio dalla rievocazione di questo evento che dal 1989, la seconda domenica di agosto, si svolge a Corfinio, ribattezzata con questo nome solo nel 1928),  il Corteo storico dei Popoli Italici, una rievocazione storica in cui oltre cento personaggi in costume, che rappresentano i vari popoli che si incontrarono a Corfinium per combattere contro l'antica Roma, sfilano lungo le strade del paese.

Le caratteristiche naturali e il suo glorioso passato storico fanno di Corfinio una delle suggestive e interessanti mete turistiche dell'Abruzzo aquilano. L'antica Corfinium si estendeva su tutto il pianoro occupato dal paese attuale di impianto medievale, sviluppandosi per una lunghezza di circa 800 metri. Tutta la zona compresa tra la Cattedrale di San Pelino e il borgo medievale della città, prospiciente l'attuale Piazza Corfinio, si poggia, e ne conserva i resti, sul centro arcaico

L'evoluzione storica ed economica dall'antica Corfinium, poi Viteliu che in lingua Osca significa Italia, Pentima e infine Corfinio  è documentata nel suo Parco Archeologico Don Antonio Colella e nel Museo civico archeologico Antonio De Nino (dal nome di uno degli archeologi che si è occupato di scavare il sito di Corfinium).

Il Parco Archeologico è articolato in tre differenti zone: Piano San Giacomo, con la sua domus mosaicata, il Tempio Italico, il Santuario della fonte di Sant'Ippolito.

Per visitare il Parco Archeologico è opportuno richiedere preventivamente informazioni presso l'Associazione Cuore dei Confini che gestisce il patrimonio archeologico di Corfinio ed effettua aperture su richiesta e visite guidate. 

Sul sito web del Museo civico archeologico Antonio De Nino, gestito dalla Pro loco di Corfinio aps, è possibile trovare le informazioni sul patrimonio in esso custodito, giorni e orari di visita e approfondimenti storici su Corfinio.

Da non perdere una visita alla Cattedrale Valvense di San Pelino. La primitiva basilica sorse sulla tomba di S. Pelino, vescovo di Brindisi, martire al tempo di Luciano l’Apostata, nel sepolcreto sito nei pressi della città di Corfinium. Nel 1075 il vescovo Trasmondo, promosse la rifondazione della basilica ma i lavori si interruppero nel 1092 con la consacrazione della sola parte realizzata, il transetto monoabsidato dell'oratorio costruito per custodire le spogie di papa Alessandro (il cosiddetto mausoleo di Sant’Alessandro), a fianco del quale sorgerà più tardi la nuova cattedrale che ammiriamo oggi.

L’attuale complesso di edifici si articola in tre corpi principali, di cui la cattedrale vera e propria e l’oratorio di S. Alessandro rappresentano il blocco più antico.. Il massimo apporto decorativo della scarna facciata si concentra nel portale, ornato lungo gli stipiti e nell’architrave da tralci classicheggianti, realizzato durante la più avanzata fase costruttiva della chiesa, promossa dal vescovo Gualtiero, in carica dal 1104. L’estrema sobrietà del prospetto contrasta con la ricchezza formale e decorativa dell’abside maggiore, in cui, sapientemente miscelati, emergono elementi di derivazione classica, bizantina, accanto a quelli tipicamente romanici.

Nelle immediate vicinanze della basilica si innalzano (difficile non notarli)  due monumenti funerari di epoca ellenistica. La più alta delle due strutture reca ancora traccia della camera sepolcrale. I locali le chiamano I Murgini.

 

Collegamenti utili:

Cattedrale di San Pelino

Corteo Storico dei Popoli Italici

Abruzzo turismo: Corfinio

Da gustare

Tra i prodotti tipici del borgo, gli Amaretti con le mandorle, i “caggionetti” (pasta sfoglia con ripieno di mandorle, miele e mosto) e i “fiadoni” (canestrelli di ricotta dolce), il Montepulciano d'Abruzzo DOC, l'aglio rosso, gli ortaggi, l'olio.