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Candela è un borgo collinare di origini medievali. Sorge su un’altura, nel territorio della Daunia Meridionale, e dal paese si può godere di un panorama mozzafiato. Fa parte della Comunità Montana Sub-Appennino Dauno Meridionale.

Il Borgo di Candela

Il paesaggio che si può osservare da Candela è molto suggestivo: le colline che circondano il borgo sono ricoperte da una folta vegetazione boschiva e, ai piedi di questi morbidi rilievi, si apre una bellissima vallata. Il borgo ha  mantenuto nel tempo la sua impronta rurale, quasi senza lasciarsi intaccare dallo scorrere del tempo.

 

La Storia

Le origini dell’abitato di Candela sembrano risalire al periodo che va dal X all’XI secolo: venne fondato presumibilmente ai tempi della dominazione normanna e seguì le vicende del territorio circostante. Come i paesi intorno, Candela fu dominata dagli Svevi dalla fine del XII secolo alla metà del XIII, vide il suo periodo di splendore con il regno di Federico II, che fece rafforzare le fortificazioni già presenti sul territorio e ne fece costruire di nuove, rendendo la zona protetta dagli attacchi di possibili invasori.

Dopo la caduta degli Svevi, il controllo di Candela passò prima agli Angioini, poi agli Aragonesi, agli Spagnoli, agli Austriaci e infine ai Borboni.

Va infine ricordato che parte importante della storia locale, quella che forse più ha contribuito a creare la cultura e le tradizioni degli abitanti del territorio, è legata al fenomeno migratorio che ogni anno portava, attraverso i tratturi, pastori e migliaia di capi di bestiame dai monti dell’Abruzzo ai pascoli della Puglia.

 

 

Da vedere

Tra le architetture religiose del paese, diverse chiese presentano elementi di grande valore storico e culturale.

La Chiesa Madre, o Chiesa della “Purificazione della Beata Vergine Maria”, risale al XVI secolo e conserva ancora oggi parte delle originarie forme rinascimentali, come il portale e la semplicità della facciata esterna. All’interno, si trovano elementi di pregio come l’antico fonte battesimale in pietra, risalente al 1590, il coro ligneo del XVI secolo, numerose statue e crocifissi di scuola napoletana e un’antica statua della Candelora del XV secolo. Di fianco alla chiesa si trova il campanile, costruito nel 1672 e rivestito di una pietra bianchissima.

La Chiesa del Carmine fu invece costruita nel XVIII secolo, come il palazzo di cui fa parte. L’interno è di piccole dimensioni e qui spicca, dietro l’altare, un mosaico che rappresenta la Madonna del Carmine mentre porge un lembo del suo vestito a San Simone. Di pregio artistico è anche la statua della Madonna realizzata in cartapesta nel 1908.

Da vedere è anche la Chiesa della Concezione: si racconta che questa chiesa nacque per gli ammalati dell’ospedale civile “per uso dei poveri e dei forestieri che, recatisi in Candela per i lavori agricoli nella loro infermità non avevano dove ricoverarsi. In questa Chiesa nel 1780, quando ancora serviva per l’ospedale, venne istituita la Congrega della Concezione, la quale dopo che l’ospedale venne trasferito (1830), curò sempre di ingrandirla e migliorarla”.

La Chiesa del Purgatorio fu invece costruita nel 1620 per volontà di Marcello Basilico e anticamente era dedicata a San Giovanni Battista. Per molto tempo appartenne alla Congrega del Purgatorio.

Altre chiese da vedere a Candela sono la Chiesa di San Tommaso, la più antica del borgo, quella di Santa Maria delle Grazie e la Chiesa dell’Incoronata.

Tra le architetture civili, sicuramente di grande importanza è il castello. Edificato nel periodo normanno-svevo, fu più volte distrutto e ricostruito. Situato in posizione strategica, domina il paese e il territorio circostante dall’alto. Nel tempo, terremoti, guerre e saccheggi hanno purtroppo cancellato tutto l’antico splendore della costruzione: il castello così come si presenta oggi è però ancora un edificio che ha una sua bellezza, purtroppo attualmente chiuso e non visitabile dal pubblico.

Infine, edificio di grande pregio architettonico è il Palazzo Doria, che fu fatto costruire, come testimonia un’iscrizione sotto il loggiato, da Luca Basilico nel 1607.

Da gustare

Piatto tipico della cucina di Candela, come di tutta la regione Puglia, è rappresentato dalle orecchiette, famosissimo formato di pasta preparato con farina di semola e realizzato rigorosamente a mano. Le orecchiette sono tonde e cave, con il centro più sottile del bordo e la superficie ruvida, ideali per raccogliere ed esaltare ogni tipo di condimento.

Cosa fare

Tra le numerose manifestazioni organizzate a Candela da segnalare è la sagra dell’asparago, che si svolge il 31 maggio. Durante il mese di agosto vengono organizzati “Gusta Candela", tra i vicoli del cento storico, le sagre delle “ciammaruche” e delle orecchiette e, il 16, si celebra la festa di San Rocco, patrono del Borgo.

Il 23 novembre si festeggia San Clemente Papa, con riti religiosi e civili.