
Serrastretta
Un #viaggioalcentrodelborgo di Serrastretta (CZ) per toccare con mano la Calabria più autentica, fatta di storia, natura e tradizione.
Il Borgo di Serrastretta
Fondato nel 1383 da famiglie di Scigliano (CS) in fuga dall’allora feudatario locale, il borgo è arroccato alle pendici della Sila e domina la valle del fiume Amato. Ricco di testimonianze artistiche di tipo civile (Palazzo Talarico, Palazzo Torchia, Palazzo Bruni e l’ottocentesco Palazzo Pingitore) e religioso (Parrocchia della Beata Vergine Maria del Soccorso con opere dei Maestri Stuccatori di Miglierina), l’abitato di Serrastretta è atavicamente legato al lussureggiante ambiente circostante, che raggiunge il suo acme nella vicina Faggeta del Monte Condrò.
Il vasto territorio comunale è formato da monti, valli e piani con boschi e campagne aperte e coltivate. Per le sue caratteristiche geomorfologiche e floristiche possiede un’ampia varietà di essenze, tra cui il faggio e il castagno, che da sempre sono state le risorse dell’economia del paese.
Da vedere
Serrastretta è un centro importante per la produzione e il commercio di prodotti agricoli di ottima qualità. La raccolta e la lavorazione delle castagne, e la produzione di miele, è diffusa e praticata in tutto il comune in quanto i castagneti ricoprono buona parte del territorio. Sulle pendici del monte Condrò sono numerose le aziende agricole che praticano l'allevamento di suini, ovini e bovini importanti per la produzione di ottimi formaggi e salumi, a base della diffusa cultura gastronomica locale, testimoniata anche dalla stabile “relazione” instaurata da tempo con l’Associazione Slow Food.
Ma la maggior parte delle attività si basano sulla lavorazione artigianale del legno che da sempre ha messo Serrastretta al primo posto, nel meridione, e al decimo nella graduatoria nazionale, per la produzione di sedie. Il legno maggiormente utilizzato per produrre le sedie serrastrettesi è il Faggio che anticamente veniva ricavato dalla faggeta comunale, oggi ricompresa nell’Area SIC IT9330124 Monte Contrò del Comune di Serrastretta, interamente di proprietà pubblica. Si estende per oltre 200 ettari ed è costituita da splendide fustaie che in alcuni tratti raggiungono i trentacinque metri di altezza per un metro di diametro. Qui sono stati realizzati un parco avventura e delle infrastrutture verdi, in grado di fornire avanzati servizi eco-sistemici.
La produzione tradizionale delle sedie è realizzata interamente a mano senza l’ausilio di strumenti meccanici, solo mediante l’uso di ‘u vancu (il banco di lavoro) e le raspe. Il tessuto produttivo serrastrettese legato alla lavorazione del legno, realizza anche arredo su misura di ogni sino ad arrivare alla produzione di semilavorati, tetti e strutture in legno ed altro.
L’artigianato locale si contraddistingue poi ancora oggi per la produzione di manufatti tessuti al telaio e di ricami.
Relativamente alla lavorazione del ferro, in passato Serrastretta vantava un’abile maestranza. Ancora oggi sono visibili esempi di questa sapienza artigianale fra i vicoli del centro storico, dove si possono ammirare le ringhiere in ferro battuto dei palazzi più antichi, le iniziali della famiglia nel sopraluce dei portali, batocchi, maniglie e cerniere di finestre e portoni.
Visitando il Borgo ancora oggi è possibile rivivere in un’atmosfera di antichi mestieri e tradizioni, che riprendono vita nella kermesse “Serrastretta nel Tempo” , dove tutta la comunità di Serrastretta racconta se stessa recitando a contatto diretto con gli spettatori, che diventano parte integrante ed attiva delle rappresentazioni.
Le tradizioni di Serrastretta sono custodite anche all’interno del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, animato da personaggi in abiti d’epoca che ripropongono scene di vita quotidiana. Il Museo, allestito all’interno del Palazzo Pingitore, è gestito dalla Pro Loco di Serrastretta ed è visitabile su prenotazione.
A Serrastretta è presente la “Casa Museo Dalida”, ideata e realizzata a cura dell’Associazione Dalida, che è costituita da sale ricche di reperti, poster e fotografie che ricordano la carriera musicale e cinematografica della star internazionale Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, che ha origini Serrastrettesi. A lei è stato dedicato anche un Auditorium comunale, che si candida ad essere culla delle tante produzioni artistico-culturali “latenti” sul territorio, e luogo ideale per la fruizione e rappresentazione di analoghi contenuti, con particolare riferimento alla musica, al teatro e al cinema.
Da ricordare, inoltre, le attività della Biblioteca Comunale “Luis Scalese”, con varie sedi distaccate sul territorio, che anima ed organizza manifestazioni culturali e musicali, alla presenza di autori ed artisti calabresi e non solo.
Tra musica, danza e attaccamento alle tradizioni locali si colloca il gruppo "Canterini di Serrastretta", un gruppo di danza e musica popolare formato da adulti, ragazzi e bambini, che si esibisce in Italia e nel mondo partecipando e organizzando eventi collegati al folclore locale.
Molto importante è anche la presenza nel centro storico, di una Sinagoga, unica del sud Italia, che insieme alle sue funzioni religiose e quindi alle persone che arrivano da tutto il mondo, da' una visibilità internazionale a Serrastretta.
Da gustare
Da provare: la pitt’ajima, una particolare focaccia non lievitata e fritta in olio d’oliva, che le famiglie producono nelle grandi occasioni; la pasta ripiena con uova, polpette di carne, pecorino e sugo di pomodoro; le pastelle di fiori di zucca; e poi soppressata, castagne, uva, olio e formaggi locali.