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Domenica
20.03
fino al
27.03.2016
Sardegna
Scano di Montiferro

Sa Chida Santa

I riti della Settimana Santa (Sa Chida Santa) costituiscono a Scano di Montiferro il momento più sentito dell’intero anno liturgico e vengono ancora celebrati con antichi e suggestivi cerimoniali, caratterizzati da precisi rituali, che si ripetono ormai da tantissimi anni, grazie alla viva fede degli Scanesi e al loro attaccamento alle tradizioni.

Il Venerdì Santo (Sa Chenabura Santa) è sicuramente il giorno più suggestivo della Settimana Santa scanese: infatti si svolge la cerimonia de “s’iscravamentu” durante la quale quattro confratelli che indossando gli abiti dei discepoli (“sos discipulos”) depongono il Cristo dalla Croce; segue una suggestiva fiaccolata, che si snoda tra vicoli stretti del paese, durante la quale il corteo fa sosta in dodici tappe per consentire a “su cuncordu” di intonare le diverse strofe del Miserere.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

Domenica 20 Marzo 2016 alle ore 10:30 nel Piazzale della Chiesa di San Nicolò (Piazza Indipendenza): La domenica delle palme (“Dominiga ‘e prammas”)

La funzione religiosa comincia nel piazzale della Chiesa/oratorio dell’Arciconfraternita di Santa Croce, dove alla presenza delle tre confraternite del paese (Arciconfraternita di Santa Croce, confraternita del Santo Rosario e confraternita delle Anime Purganti) e dei fedeli, vengono benedette e distribuite le Palme (adornate con fioretti e ramoscelli di ulivo) lavorate con maestria dai componenti delle confraternite e da persone che conservano viva la tradizione della loro tessitura (“sos filadores”). Successivamente, in processione, si raggiunge la Chiesa parrocchiale “S. Pietro Apostolo” per la celebrazione della Santa Messa. Al rientro in oratorio i confratelli (“sos cunfrades”) dell’Arciconfraternita di Santa Croce provvedono ad appendere agli appositi sostegni il dipinto “sa carta” (un’antica tela dipinta che illustra le tappe della via crucis del Cristo dal momento dell’ultima cena fino alla deposizione) che delimita il sepolcro di Gesù.

Il Lunedì e il Mercoledì Santo

Un’altra usanza molto radicata a Scano, nell’ambiente delle confraternite, è quella della raccolta delle arance. I Priori e i Sottopriori delle 3 confraternite, con le rispettive famiglie ed eventuali parenti ed amici, il Lunedì Santo vanno insieme a cogliere ed acquistare le arance dal fornitore contattato in precedenza. Al rientro si scaricano le arance nei diversi oratori. Il Mercoledì Santo il Priore e il Sottopriore di ogni confraternita donano le arance ai diversi componenti della confraternita (lo Statuto di ogni confraternita prevede il numero di arance da consegnare a ciascun membro della confraternita in base al ruolo ricoperto – ad es. il Priore manda al suo Sottopriore 50 arance e un limone e riceve in cambio una torta, manda alla sua Prioressa 25 arance e un limone ecc).

Giovedì 24 Marzo 2016: Il Giovedì Santo

  • S’incravamentu

Il Giovedì Santo si apre con il rito de “s’incravamentu”: a mezzogiorno, nella Chiesa di S.Nicolò, rigorosamente a porte chiuse, con la sola presenza del Priore, del Sottopriore, della Prioressa e della Sottoprioressa in carica dell’Arciconfraternita di Santa Croce, viene inchiodato il corpo del Cristo sulla Croce; durante questa cerimonia (molto suggestiva) i quattro presenti, nell’inserire i chiodi, recitano l’atto di fede, il Miserere e altre preghiere. Al termine, il Crocifisso viene adagiato ai piedi dell’altare su morbidi cuscini bianchi (posti sotto il capo, e sotto ciascuna della braccia) e viene ricoperto da un velo nero.

  • Santa Messa “in Coena Domini” (“su lavabu”) – ore 18:30 presso la Chiesa parrocchiale “San Pietro Apostolo” in Viale Monsignor Contini.

La sera del Giovedì Santo, nella Chiesa parrocchiale, si celebra la funzione religiosa della Santa Messa“in Coena Domini” durante la quale si svolge il rito del “lavabo” (“su lavabu”); due priori e due sottopriori di ogni confraternita (quelli in carica nell’anno in corso e quelli in carica l’anno precedente), per un numero complessivo di dodici persone (a ricordare quello degli Apostoli) vestiti con l’abito/saio bianco (“s’abidu”), siedono sui banchi posti sopra l’altare. In un momento specifico della funzione il sacerdote, a ricordo di quanto fece Gesù Cristo, lava i piedi ad ogni confratello.

Subito dopo la cerimonia del lavabo il sacerdote procederà, presso ciascun oratorio, alla benedizione delle arance precedentemente sistemate e disposte a forma di croce dalle prioresse su un tavolo ornato di fiori; sul tavolo (“sa mesa ‘e s’arantzu”) sarà anche posto un crocifisso con ai lati due candele accese.

Venerdì 25 Marzo 2016: Il Venerdì Santo (“Sa Chenabura Santa” 

  • Sas Chircas” (Via Crucis per le vie del paese) – ore 10:30

Il Venerdì Santo è sicuramente il giorno più suggestivo della Settimana Santa scanese.

La mattina del Venerdì Santo, le confraternite delle Anime Purganti e del Santo Rosario insieme al Sacerdote e ai fedeli, partono con la statua della Madonna Addolorata (“s’Addolorada”) dalla Chiesa parrocchiale e iniziano la via Crucis (“Sas Chircas”), che si effettua lungo le vie del paese (in diverse vie dove sono state installate le stazioni della via Crucis, che vengono addobbate appositamente con dei lumicini, e “su nennere” (germogli di grano, preparati su un piatto al buio – e perciò bianchi – stretti da un nastro rosso). Si arriva quindi alla Chiesa/oratorio di San Nicolò, sede dell’ Arciconfraternita di Santa Croce (che custodisce le tradizioni del Venerdì Santo) dove, ai piedi dell’altare è sistemato Gesù crocifisso èd è allestito un sepolcro “su sepulcru” delimitato da “sa carta”. Si unisce quindi alla via crucis anche l’Arciconfraternita di Santa Croce e ci si dirige in processione verso la Chiesa parrocchiale; quattro sottopriori o Priori delle confraternite delle Anime Purganti e del Santo Rosario portano la croce con il Cristo, inchiodato, e le scale che verranno utilizzate per la cerimonia della deposizione. Davanti ad ogni confraternita il sottopriore regge “su misteriu de sa Chida Santa” (su cui sono raffigurati i vari simboli della passione) con a fianco altri due sottopriori che reggono i lampioni (“sos lampiones”). Giunti nella Chiesa parrocchiale, a mezzogiorno, la Croce con il Cristo viene innalzata in un punto dell’altare principale, e da qui inizia per tutta la serata l’adorazione del Cristo Crocifisso.

  • S’iscravamentu (ore 20:00 presso la Chiesa parrocchiale “San Pietro Apostolo” in Viale Monsignor Contini)

La sera del Venerdì santo, al calar del sole, i fedeli e le confraternite delle Anime Purganti e del Rosario iniziano a confluire nella Chiesa parrocchiale per partecipare alla cerimonia della deposizione.

Intanto l’Arciconfraternita di Santa Croce, parte dall’oratorio e si dirige verso la Chiesa Parrocchiale accompagnata da quattro suoi confratelli che indossando gli abiti dei discepoli (“sos discipulos”) e da “su cuncordu ‘e su Miserene” designato, per cantare, dal Priore in carica.

Durante tale tragitto su cuncordu effettua tre tappe e in ognuna di esse intona lo “Stabat Mater”. Giunti alla Chiesa parrocchiale, tutti si sistemano di lato e sopra i gradini dell’altare maggiore – tutti i componenti delle tre confraternite indossano sulla testa il caratteristico cappuccio (“su cuguddu”) che viene indossato in modo da non coprire il viso;   dopo la riproposizione dello Stabat Mater(una strofa all’ingresso della Chiesa e le altre strofe sull’altare) e la predica del sacerdote, si assiste alla cerimonia de “s’iscravamentu” durante la quale “i discepoli” depongono il Cristo dalla Croce e lo sistemano nella lettiga adornata con fresie e candele “sa lettera” (che sarà portata in spalla dai quattro discepoli) mentre su cuncordu intona il canto del Miserere (“Su Miserene”). Segue una suggestiva fiaccolata durante la quale il corteo fa sosta in dodici tappe per consentire a su cuncordu di intonare, in ogni incrocio delle vie, le diverse strofe del Miserere. Giunti alla Chiesa di San Nicolò (sede del sepolcro), il Cristo viene riposto nel sepolcro e su cuncordu intona il canto del “Sete Ispadas”.

Lasciata la Chiesa di San Nicolò e i fedeli in preghiera nel sepolcro, le confraternite del Santo Rosario e delle Anime Purganti, insieme al sacerdote, ritornano alle loro sedi, dopo aver accompagnato la statua della Madonna addolorata nella Chiesa parrocchiale.

La Domenica di Pasqua – Domenica 27 Marzo 2016 alle ore 10:30 lungo il Corso Vittorio Emanuele : S’Incontru”

La Domenica di Pasqua si svolge la cerimonia de “S’Incontru” a simboleggiare l’incontro del Cristo Risorto con la madre di Gesù. Giunti in un incrocio al centro del paese “Sos Misterios” delle tre confraternite (crocifissi portati dai rispettivi sottopriori) si salutano a due a due scambiandosi tre inchini; dopodiché le due statue, quella del Cristo Risorto (proveniente dall’oratorio di San Nicolò) e quella della Madonna (proveniente dall’oratorio del Santo Rosario), in una cerimonia molto toccante si salutano con un triplice inchino; infine inizia la processione lungo il centro del paese in direzione della Chiesa parrocchiale dove viene celebrata la Santa Messa.