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Domenica
10.04
fino al
25.04.2016
Sardara

1^ rassegna teatrale in lingua sarda

Partirà il 10 aprile la 1^ rassegna teatrale in lingua sarda di Sardara (Vs), organizzata e promossa dal Comune, l’Assessorato alla Cultura, la Consulta Cultura e Lingua Sarda in collaborazione con la Pro Loco di Sardara.

Tre gli appuntamenti che si terranno presso il Cineteatro Comunale:

– 10 aprile alle ore 18:30: la Filodrammatica Guspinese presenta “Sa bon’anima de babbai”, due atti di Ottavio Altea;

– 16 aprile alle ore 21:30: la Compagnia “Joseph Theatrum” Capoterra in “Annaròna” , due atti di Franco Baire;

– 25 aprile alle ore 18:30: la Compagnia “Su Spassiu” Sanluri in “Su billetu de sa scuncòrdia”, adattamento teatrale in tre atti di Torbeno Cardia.

Ingresso: biglietto unico € 3,00 – gratuito per bambini sino ai 5 anni

Info Sardara Consulta Cultura e Lìngua Sarda

Si sente ma non si vede! Che cos’è?

Che accidenti sarà mai? La LINGUA SARDA, è chiaro. Una lingua che ancora oggi, per nostra buona sorte sentiamo ovunque: mercato, negozi, ambulatorio, campo sportivo, nella strada, nel sagrato della chiesa (e dentro?!). La sentiamo senza vederla. Guardatevi intorno: cartelli, insegne dei negozi o uffici pubblici, impianti sportivi, biblioteche, musei…  Vedere scritta una lingua è di grande importanza perché ne ricorda l’esistenza e la legittima. Se si scrive la percezione è che non si tratta di dialetto oltre a fissarsi nella memoria. Ci ricorda perfino che siamo parte di una comunità linguistica bilingue.

L’Amministrazione comunale di Sardara con una delibera di indirizzo per i responsabili di servizio ha scritto che in tutte le gare d’appalto dove sono previsti cartelli, segnaletica e sistemi multimediali, assieme all’italiano deve esserci anche il sardo (e se utile anche l’inglese).

Inoltre, la Consulta Cultura e Lingua Sardara di Sardara (con il Comune e la Pro Loco), ha indetto un concorso dal titolo “ Unu dìciu po sa lìngua tua” (Un detto per la tua lingua), ovvero una frase, uno slogan per promuovere il sardo. Sono stati scelti oltre 60 “dìcius”, quelli più belli e significativi, che sono stati poi incorniciati e appesi negli uffici pubblici e privati, negozi, bar etc…

L’apprendimento della lingua minoritaria costituisce un elemento fondamentale per il rafforzamento del sentimento di appartenenza alla comunità e il radicamento con il territorio. Questi elementi sono decisivi per una equilibrata e corretta crescita dell’individuo.

(testo a cura del Comune di Sardara)

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