
Casali del Manco
Il Comune di Casali del Manco è stato istituito nel 2017 attraverso la fusione dei comuni contigui di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Siamo nel cuore del Parco Nazionale della Sila e della riserva della biosfera Mab UNESCO.
Il Borgo di Casali del Manco
Il Comune di Casali del Manco nasce nel 2017 attraverso la fusione di cinque comuni distinti: Casole Bruzio, Spezzano Piccolo, Trenta, Pedace, Serra Pedace. Per conformazione insediativa, per densità di relazioni e pratiche locali e per spirito di comunità questo territorio era da ritenersi da tempo un unico contesto abitato. E' come se una seconda identità diffusa, quella degli storici casali siti nel Manco del fiume Crati, si intessesse alle realtà comunali, a ben vedere anch'esse già multiple, infatti ognuno dei 5 Comuni originali era l'insieme di più casali storici.
Oggi l'aggregazione dei 5 vede un territorio che va da Cosenza sin sulle vette della Sila Grande, una ventina di località abitate e una pluralità di identità locali che tuttavia tutte si ritrovano nell'elemento comune di essere i Casali del Manco.
Un territorio diffuso, variegato e plurale, che mette al centro diverse identità locali e crea relazioni di forza.
Da vedere
Elemento di imprescindibile valore è l'aspetto ambientale e naturalistico. Il territorio si presenta come un sistema molto complesso e ricco dal punto di vista ambientale e naturalistico, comprendendo al suo interno le aree più interessanti e significative di uno dei più importanti gioielli naturalistici dell’intera regione, quale è il Parco Nazionale della Sila.
Casali del Manco ha un territorio di circa 169 kmq. e comprende tre bacini lacustri artificiali: il grande lago Arvo, e i laghi più piccoli di Ariamacina e Votturino. La straordinaria storia geologica di questo territorio e un paesaggio naturale di incredibile bellezza e biodiversità vegetale ed animale favoriscono l'attrattività di questi luoghi e l'unicità delle esperienze sportive ed escursionistiche che qui possono essere realizzate.
Nei borghi di questo ambiente montano adatto alle attività sportive ed escursionistiche in tutte le stagioni, sono racchiusi anche patrimoni artistici ed architettonici rappresentati in particolare dalle numerose Chiese, dalle opere d'arte in esse contenute, da complessi conventuali e da palazzi storici.
A Spezzano Piccolo ad esempio è da visitare la Chiesa quattrocentesca della Madonna Assunta in Cielo, ricca di pregevoli opere; a Trenta la chiesa di Santa Maria Assunta eretta nel XVII secolo, con pregevoli opere d'arte del settecento e dell'ottocento; a Serra Pedace la Chiesa dell'Immacolata, eretta nel XVI secolo, in stile gotico; a Casole Bruzio la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Marina edificata intorno all'anno Mille; il convento dseicentesco (oggi centro polifunzionale) di San Francesco di Paola a Pedace.
Da gustare
Il territorio dell’Altopiano della Sila si contraddistingue anche per i suoi innumerevoli prodotti enogastronomici, rinomati in tutto il mondo, la cui qualità è cresciuta sino ad ottenere il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta); stiamo parlando della Patata della Sila IGP un’icona della fatica e della dedizione al lavoro di un popolo che, grazie alla sola forza di volontà, è riuscito a ottenere un prodotto unico, caratterizzato da un’elevata presenza di amido che rende il suo gusto persistente e particolare.
Ritroviamo anche innumerevoli prodotti contraddistinti dal marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) che vanno dai formaggi alle carni quali: Caciocavallo Silano DOP, Capocollo di Calabria Dop, Pancetta di Calabria Dop, Salsiccia di Calabria Dop, Soppressata di Calabria DOP, il Maialino Nero DOP.
Sono innumerevoli i prodotti che ci contraddistinguono nel mondo, si potrebbe infatti ancora continuare citando il Peperoncino di Calabria, la Nduja, i Funghi, la Pitta Mpigliata ecc. perciò si intuisce facilmente come in queste zone il legame Uomo-Natura-Enogastronomia sia fondante e la sostenibilità diventi chiave di lettura per una vita condivisa.
E poi c'è la cuccìa, un piatto a base di grano bollito condito con cotenne, carne di maiale e di capra che si gusta sempre durante le feste patronali di Pedace e Serra Pedace.
Cosa fare
Il villaggio di Silvana Mansio, in agro della Località di Serra Pedace in Casali del Manco a quota1.470 m. di altitudine, è senz’altro il posto più bello della Sila, perché è riuscito a conservare nella sua interezza l’habitat naturale, consentendo la costruzione al baite in legno perfettamente inserite nel contesto di un bosco di larici.
Non molto distante dal villaggio è allocata la stazione Silvana Mansio - San Nicola, alla quale è possibile accedere con il Treno a vapore della Sila, attraverso un viaggio da Moccone, nel territorio di Spezzano della Sila (CS).Su carrozze d'epoca, il treno sbruffa, stride, fischia attraversando i meravigliosi e suggestivi paesaggi e valli silane in tuttele stagioni dell'anno. Silvana Mansio - San Nicola è la più alta stazione a scartamento ridotto d'Europa (950mm) ed inoltre posta a circa 1400m slm.
Sorto nella metà degli anni ’30 per volere di Alessandro Vanotti, un imprenditore lombardo di Varese, giunto in Calabria, per costruire alcuni tronchi della ferrovia calabro-lucana se ne innamorò al punto tale che non ripartì più. Il villaggio, perfettamente inglobato nel perimetro del Parco Nazionale della Sila, è riconosciuto come il borgo che ha meglio conservato la struttura e la composizione urbanistica di fondazione, e come quello che meglio rappresenta i valori identitari architettonici e paesaggistici silani. L'equilibrio di forme, materiali e colori e la perfetta contestualizzazione nel paesaggio agricolo montano, restituiscono un insediamento abitativo che è l'archetipo del villaggio silano.
Lorica, (dal Latino Corazza), per le sue caratteristiche ambientali viene considerata “La Perla della Sila”.
Lorica sorge al centro dell’Altopiano Silano a quota 1315 m s.l.m., adagiata sulle sponde del Lago Arvo, degno rappresentante del patrimonio ambientale, potenziale della natura e del paesaggio costituito dalla sommità di tutti i fattori naturali e ambientali, dove si svolgono gare di canottaggio e di pesca e manifestazioni di intrattenimento.
Uno dei vantaggi che offre Lorica e quello della bistagionalità: in estate forte densità di risorse naturali, che permettono di proporre una grande varietà di percorsi escursionistici e passeggiate sui prati verdi con immense pinete (tra queste alcune piante secolari), piante officinali (il luppolo, la felce, il sambuco, la malva ecc.), e in inverno tanta neve.
In prossimità del Monte Botte Donato, che raggiungendo quota di 1928 m s.l.m. è la cima più alta della Sila, offre non solo un’ampia vista paesaggistica sull’Etna, lo Stromboli, i due Mari Ionio e Tirreno, il Pollino e i laghi, ma anche la possibilità di effettuare percorsi con gli sci da fondo sulla strada delle vette e, con gli sci da discesa, sugli impianti della Valle del Cavaliere e Valle dell’Inferno che, ormai da molti anni, ospita manifestazioni sciistiche a valenza europea.
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