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Carassai è un Borgo di origine medievale, in provincia di Ascoli Piceno, posto sulla cresta della valle che divide il fiume Aso ed il fiume Menocchia, a 365 m. s.l.m. Il Comune sorge sulle sommità di tre colli che svettano tra i Monti Sibillini ed il Mare Adriatico. 

Il Borgo di Carassai

Carassai, un Borgo Autentico a vocazione agricola e artigianale, presenta particolari caratteristiche dal punto di vista architettonico, essendo il borgo costituito da due nuclei abitativi: il “Castello Vecchio", che sembra risalire all’epoca feudale,costituisce la parte più antica del paese e si presenta a pianta circolare con viuzze che fanno capo alla Chiesa di S. Lorenzo Martire (secc. XIII – XIV ); il “Castello Nuovo”, edificato a partire dagli ultimi decenni del Trecento, ma sviluppatosi soprattutto nel XV secolo, che si presenta a pianta rettangolare, con tre vie parallele collegate tra di loro da “ponti” di attraversamento e si snoda lungo la parte sottostante al Castello Vecchio.

 

 

La Storia

Carassai ha origini molto remote, come testimoniano tracce e reperti del periodo neolitico di epoca picena, soprattutto romana ed anche medievale, tutti rinvenuti nel suo territorio e custoditi nell'Antiquarium comunale. Nell’XI e XII secolo , in tale sito doveva sorgere un villaggio che, trovandosi a pochi chilometri dal fiume Aso,era stato denominato Asignano (Asinanum), forse dai suoi abitanti.

È probabilmente tra il 1200 ed il 1400 che l’insediamento assunse il nome di Carnassalins (Carnasciale). Solo successivamente, a seguito delle modificazioni storico-linguistiche avvenute nel corso degli anni, il nome Carnassalis sarebbe divenuto l’odierno Carassai.Compreso all’interno dei territori dello Stato Pontificio fino al 1797, Carassai fu interessato alle vicende storico-politiche, sottoposto all’invasione francese della Marca ed all’instaurazione del Regno d’Italia, poi napoleonico.

Tra gli illustri personaggi del Paese, vogliamo ricordare Cesare Macchiati ( 1597-1675) che fu Medico personale della Regina Cristina di Svezia.

Da vedere

Il Castello Vecchio  è caratterizzato da  “cinte murarie”, risalenti ai secoli  XIII e XIV.  Sono strutture che raggiungono i  9 metri di altezza, con contrafforti, cordonature, tracce di beccatelli, muratura in pietrame a “scarpa” e merlature ghibelline. Questo primo nucleo, nel tempo, ha subito diverse distruzioni e pertanto fu più volte ricostruito. Vi si nota ancora un bellissimo palazzo, dimora di Boffo da Massa, signorotto e tiranno di Carassai ed anche di Cossignano e Castignano. Nel Castello vecchio vi è anche la Chiesa di San Lorenzo, dei secoli XIV-XV, con  la sua grande torre rinascimentale.

Dal Belvedere del Castello Vecchio, si può ammirare un ampio panorama che va dai monti Sibillini, al monte Conero e al mare.

Il Castello Nuovo presenta delle caratteristiche militari,  evidenti  nella “cinta muraria”, interrotta da  otto  torri  “rompitratta”, di avvistamento:  quattro dal lato nord ed altrettante quattro dal lato sud; esse sono delimitate da alcune fortificazioni e dai suggestivi “Camminamenti Militari coperti” dei secoli XIV e XV:  si tratta di un passaggio semisotterraneo per le truppe, che ha preso la forma attuale quando, nel ‘500, le autorità fermane autorizzarono la costruzione di case a ridosso delle mura cittadine.

Nel Castello Nuovo vi è anche la Chiesa Collegiata Santa Maria del Buon Gesù. In stile rinascimentale con influenze barocche è ricca di opere pittoriche ed artistiche.

Ipiazza Matteotti, si erge il Palazzo Comunale dei primi del ‘900. Il Palazzo custodisce un Antiquarium comunale e spazi espositivi con alcuni reperti. Adiacente al Palazzo Comunale, vi è la Chiesa Oratorio di S. Monica risalente al 1600; in stile barocco-rococò, la facciata presenta una stella a sei punte. La Chiesa seppure consacrata, è adibita a Pinacoteca.

I giardini pubblici, a forma di ferro di cavallo, sono nell'ex Parco della Rimembranza.Le loro quattro vie d'accesso s’incrociano al centro, dove è posizionata una bellissima “vasca”.

Nel 2015 è stato restaurato il Lavatoio pubblico, costruito nell'anno 1901, “luogo della memoria storica dei Cittadini, in particolare delle donne carassanesi”

A pochi chilometri da Carassai si erge la Rocca Montevarmine del XIV secolo con resti del IX. Di origine longobarda, è l’unico castello di guardia del Piceno rimasto integro nel tempo. Del suo complesso fanno parte il cimitero di S. Luca e la Chiesa Benedettina di S. Angelo in Piano. Si estende su una superficie di più di 700 ettari in territorio di Carassai, di cui costituisce una frazione, ma è proprietà del Comune di Fermo.

 

Da gustare

A Carassai particolarmente viva è la produzione “dolciaria” tradizionale prevalentemente artigianale, apprezzata e molto richiesta in tutto il centro Italia.

Non da meno, data la posizione favorevole delle sue dolci colline e la vicinanza alla vallata dell’Aso è il settore agricolo, che vanta numerose eccellenze: da quelle vitivinicole della Valmenocchia, con vini di alta qualità riconosciuti come DOCG, DOC, IGT, che sono apprezzati in tutta Italia ed anche all’estero, alla produzione delle famose “pesche della Valdaso”.

Famosa è anche la storica  “salsiccia Carassanese”, tipico insaccato realizzato secondo un'antica ricetta, alla quale si affiancano vari e gustosi salumi, in particolare il “Ciauscolo” con riconoscimento IGP. 

Questi prodotti di qualità e rarità costituiscono un richiamo e una motivazione di visita al bellissimo borgo Medievale di Carassai.

Cosa fare

A Carassai, dove la ricettività turistica è proposta da agriturismi, B&B, affittacamere, immersi nel verde della campagne, sono numerosi gli itinerari per il trekking o da percorrere in mountain bike. E' poi possibile visitare alcune tra le cantine e le aziende del territorio, dove si possono assaggiare vini e prodotti tipici locali e passare giornate in pieno relax, magari ai bordi di una piscina.  Sempre in tema di produzioni locali, oltre a quelle gastronomiche, Carassai vanta la produzione di Ceramica artistica, molto apprezzata e visitata. La visita al borgo e all'Antiquarium comunale può essere anche guidata, per conoscerne meglio la storia ricca ed antichissima.

Tra le manifestazioni:

la seconda domenica di maggio si festeggia Sant'Angelo in Piano, con la Santa Messa, la fiera-mercato, stand enogastronomici e buona musica;

l'11 giugno vi è la Festa di S. Barnaba, con una grande fiera-mercato, in cui è possibile acquistare prodotti locali e non solo. Inoltre per le vie del paese si celebra, nel tardo pomeriggio, la S. Messa e di seguito, la tradizionale processione accompagnata dalla banda;

Castello in Festa è una manifestazione che si svolge ogni anno la seconda domenica di luglio, con Mostra Biennale di fotografia, alternata a pittura e poesia; si svolge in due giorni: musica nella prima serata e rappresentazione storica, in seconda serata, a cui fa seguito una cena a tema.

la Sagra delle tagliatelle con la papera, anch'essa molto rinomata, si svolge il primo fine settimana di agosto:

la Sagra della Salsiccia alla brace è una sagra di sei giorni che si svolge a cavallo della settimana di ferragosto. Un evento di portata nazionale che attira numerosi turisti, per la bontà delle salsicce che vengono lavorate nel locale salumificio.

La Festa del Voto in onore della Madonna del Buon Gesù, alla quale è intitolata la Chiesa Collegiata, si svolge l'ultima domenica di agosto. La festa viene celebrata per avere, la Madonna, salvato dalla peste molti abitanti del luogo. E’ caratterizzata da un Triduo di preparazione, poi solenne Processione con Banda. Nella serata precedente viene rappresentata una Commedia o realizzato un Concerto.

Ancora a valenza enogastronomica la manifestazione Degustando Carassai, nel primo fine settimana di novembre, con stand enogastronomici, musica ed angolo per i bambini.

L'ultima domenica di ogni mese, si svolge il tradizionale mercato.

 

Collegamenti utili:

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