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Bovalino

Calabria

Bovalino è un cittadina di 8.876 situato in provincia di Reggio Calabria, nel cuore della locride, affacciato sul litorale della Riviera dei Gelsomini. 

 

«Bovalino, scintillante sulla sua cretosa altura sull’ultimo raggio di sole […] è un posto di considerevole grandezza ed eravamo incantati dal marcato carattere calabrese. Mentre salivamo il tortuoso sentiero, osservavamo la lunga fila di paesani che tornavano a casa: il costume delle donne era il più bello che avessimo visto finora» (Edward Lear).

 

 

Il Borgo di Bovalino

«O Bovalinu, Bovalinu mia, chi surgi tra Careri e Pintammati, u foresteri ti guarda e si ricria, ti guarda c’u ‘ddu’ occhj ‘nnamurati»  (Vincenzo Guerrisi Parlà).

«O Bovalino, Bovalino mia, che sorgi tra il Careri e il Pintammati, il forestiero ti guarda e si ristora, ti guarda con due occhi innamorati»

Il Borgo di Bovalino Superiore, parte antica della città, posta su una collina di creta a 210 m. s.l.m., oltre a conservare le testimonianze storico artistiche e i riti e le tradizioni di un lontano passato, permette al visitatore di godere di scorci paesaggistici incantevoli, che abbracciano dall’Aspromonte al Mar Ionio.

Un patrimonio eterogeneo nel quale i luoghi diventano esperienze da vivere attraverso l’immaterialità, il buon cibo, le vedute panoramiche e la spiaggia certificata dal 2014 con la “Bandiera Verde” per essere a misura di bambino.

La Storia

Come confermato dalla scoperta di numerosi resti archeologici, le origini di Bovalino sono da ricondurre ai primi coloni greci che nel VIII sec. a.C. si insediarono sul litorale.

Sede di preziose villae in epoca romana e dimora di vari monasteri basiliani durante il periodo bizantino, nel XII sec. d.C., con l’avvio dei lavori del castello voluto da Ruggero I (detto “il Normanno”), la popolazione si spostò su una collina a 210 m s.l.m. rinominata “Mocta Bubalini”: l’odierna Bovalino Superiore.

Il paese crebbe per secoli in popolazione e ricchezza, fino al Cinquecento, periodo d’oro della storia bovalinese. Nel 1571 il conte Marullo, signore di Bovalino, finanziò addirittura una delle navi che parteciparono alla celebre “battaglia di Lepanto”.  Tanta opulenza  attirò però numerosi attacchi di corsari turchi, culminati con la spedizione dell’otto settembre 1594, capitanata da Sinan Pascià, nato col nome cristiano di Scipione Cicala. Secondo la leggenda, solo un miracoloso intervento della Vergine Immacolata riuscì a salvare il paese dall’incendio appiccato dalle truppe saracene.

Sempre nel 1571 nacque il Beato Camillo Costanzo, missionario gesuita martirizzato a Hirado, in Giappone, nel 1622. Il Beato bovalinese è al centro del percorso di gemellaggio tra Bovalino e la città nipponica in cui perse la vita.

Durante il XIX sec., con la costruzione della ferrovia, nacque il centro costiero di Bovalino Marina, cresciuto rapidamente fino ad arrivare alle dimensioni attuali, importante polo d’attrazione commerciale e turistica .

Bovalino ebbe parte attiva nelle lotte per il Risorgimento italiano. Nel 1847 la cittadina fu teatro di una rivolta guidata, fra gli altri, dal giovane conterraneo Gaetano Ruffo, fucilato a Gerace a soli ventiquattro anni insieme ad altri quattro patrioti (i cosiddetti “cinque martiri di Gerace). Una statua bronzea a grandezza naturale, opera del Maestro Rosario La Seta, sarà presto installata nella piazza che porta il nome del martire. Un altro concittadino, Francesco Calfapetra, fu un valoroso capitano garibaldino.

Da vedere

BOVALINO SUPERIORE

Il Castello Normanno.  Iniziato nel XII secolo, ampliato a varie riprese fino al Seicento, fu un centro strategico di elevata importanza e dimora di prestigiose famiglie nobiliari. Distrutto in parte negli anni sessanta del Novecento, è ancora per lo più visitabile. Sono inoltre presenti tratti delle mura di cinta.

La Chiesa Matrice “Santa Maria ad Nives e San Nicola di Bari”. Ultimata nel 1525, custodisce all’interno numerose opere d’arte di inestimabile valore, provenienti anche da varie chiese e conventi non più esistenti. Al centro  del monumentale altare maggiore, è posta l’effigie marmorea della Madonna della Neve, scolpita nella seconda metà del XVI sec. La cripta (detta “Juditria”), più antica, un tempo chiesa di rito greco dedicata alla Madonna dell’Odigitria, ospita dal 2002 il Museo d’Arte Sacra. Opera più importante è un reliquario in ottone dorato, realizzato nel 1629 a Roma e contenente 126 preziose e rare reliquie. Le due statuette raffigurante San Lorenzo e Santo Stefano nel 1927 sono state dichiarate monumento d’arte dal Soprintendente ai Beni Artistici della Calabria Edoardo Galli.

La Statua lignea di Maria SS. Immacolata. Realizzata a Napoli da Giovanni Bonavita del 1752 e restaurata e decorata con oro, argento e blu lapislazzuli nel 1853 da Giovanni Bonavita per volere del vescovo bovalinese Raffaele Antonio Morisciano. Il simulacro viene portato in processione sopra una vara di pregevole fattura, donata dal vescovo e dal fratello canonico nel 1858 e interamente ricoperta d’oro.

La Chiesa “Santa Caterina d’Alessandria”. Fondata nel 1586, è ornata da vari altari e sculture. All’interno è custodita la statua lignea della Madonna del Carmine, opera del 1776 di Giuseppe Sarno.

La Chiesa “Santa Maria delle Grazie e SS. Rosario”.  Costruita nel XIII sec. e ampliata nel 1581, è oggi in parte diruta. Il portale in tufo era in origine posto all’ingresso del castello;

La Casa natale del Beato Camillo Costanzo.

 

BOVALINO MARINA

La Chiesa “San Nicola di Bari”.. Iniziata nel 1882, è stata ulteriormente abbellita negli anni ottanta del Novecento dagli affreschi del pittore cassanese Guido Faita.

Palazzo “Donna Palumba”, Palazzo Stranges, Palazzo Spagnolo, Palazzo La Cava, Palazzo “Via Poerio”, Palazzo Marrapodi, Palazzo Lentini. Sono vari edifici nati come residenze estive fra il 1600 e il 1800 e diventati successivamente maestose dimore nobiliari.

I Resti della Torre Scinosa.  Imponente torre di avvistamento a forma tronco-piramidale costruita nel 1608 e poi demolita nel 1912. Gli scavi archeologici delle fondamenta hanno riportato alla luce reperti di varie epoche storiche.

La Spiaggia Bandiera Verde. Il mare blu intenso dello Ionio bagna una spiaggia che per le proprie caratteristiche è stata definita “a misura di bambino”. Non rari sono i nidi di tartaruga marina. Il Lungomare “San Francesco di Paola” è sede di varie strutture recettive, di ristorazione e sportive.

Da gustare

Agrumi: la fascia ionica locridea è ricca di agrumeti, cui frutti vengono esportati in tutta Italia.

Bergamotto DOP: agrume estremamente aromatico, ricchissimo di proprietà antiossidanti, coltivabile solo nel basso ionio reggino. Viene utilizzato in gastronomia, in pasticceria e per la preparazione di bevande, oltre che per la realizzazione di profumi e medicinali.

Enomiele: retaggio dell’antico passato greco della zona, viene realizzato partendo da uva vendemmiata tardivamente lasciata fermentare con l’aggiunta di miele.

Olio extravergine: diffusissima è la coltivazione di un ulivo detto Geracese, da cui si produce olio extravergine di oliva di ottima qualità.

Peperone tondo calabrese di Bovalino: peperoncino rotondo, poco piccante, ideale per essere preparato ripieno e conservato sott’olio.

Pomodoro Siccagno di Bovalino: pomodoro dalla forma rotonda, che tradizionalmente si conserva appeso alle mura dopo essere stato cucito a un filo per creare delle sorta di collane, chiamate in dialetto locale fannacche.

Salumi: eredità del passato collinare del paese, la preparazione di salumi di carne suina è vasta ed eterogenea.

Tartufo gelato: specialità dolciaria del luogo, composto da gelato al gusto di nocciola e gianduia, con all’esterno un croccante alle mandorle e al centro un cuore di amarena.

Cosa fare

Bovalino, grazie alle sue associazioni e alle iniziative private, offre un’ampia gamma di opportunità di attività di tipo ricreativo, ludico, sportivo, artistico, enogastronomico e culturale. Accanto a questi, alcune manifestazioni scandiscono l’anno bovalinese:

Settimana Santa: a Bovalino Superiore. Vari riti religiosi, tramandati di generazione in generazione fin dal XVII secolo, portano il fedele o il semplice visitatore a immergersi in un’altra epoca. Il tutto culmina il giorno di Pasqua con la tradizionale “Affruntata, che dal 1850 circa è appuntamento cardine della religiosità e del folclore bovalinese, che attira ogni anno migliaia di fedeli e curiosi.

Premio Letterario “Mario La Cava”: evento culturale di caratura nazionale dedicato al grande scrittore bovalinese Mario La Cava, giunto alla VI edizione.

It’s  Summer time: serie di manifestazioni estive che coinvolgono tutto il territorio cittadino.

Festa di San Francesco di Paola: prima metà di agosto a Bovalino Marina. Caratteristica la processione a mare del simulacro del Santo Calabrese. Le festività civili attirano migliaia di visitatori.

Infiorata: Bovalino Marina. Da oltre cinquant’anni presso lo storico rione Borgo di Bovalino (il vecchio quartiere dei pescatori), in occasione dei festeggiamenti di San Francesco di Paola viene realizzata da un’ artistica infiorata che ricopre e abbellisce più di cinquecento metri di strade oltre a tre piazze. Nel 2021 l’infiorata bovalinese è stata selezionata per far parte del progetto internazionale “Tappeto Mondiale Giacobeo 21-22” della Comisìon gestora de entitades alfombritas del camino de Santiago de Compostela.

Festa di Maria SS. Immacolata: a Bovalino Superiore, dal 1594, dal 29 agosto all’otto settembre viene celebrata la festa della Vergine Immacolata con manifestazioni civili e religiose che fanno vivere l’intero borgo. I festeggiamenti si concludono con una gara di fuochi d’artificio, che vede confrontarsi tre tra le migliori maestranze pirotecniche italiane e che attira appassionati e curiosi da tutto il sud Italia.

Christmas light’s square: dall’otto dicembre al sei gennaio. Serie di attività e concerti per adulti e bambini a tema natalizio. La manifestazione è giunta alla VI edizione.

Presepe elettromeccanizzato: dal 1962, nella Chiesa Matrice di Bovalino Superiore, la notte della Vigilia di Natale nel corso di una cerimonia viene aperto al pubblico l’artistico presepe elettromeccanizzato, ogni anno diverso e reinventato, che nel corso del tempo ha vinto numerosi premi.

Bovalino è inoltre una tappa del Cammino Basiliano, un itinerario di storia, arte e religione che si compie tra i monti del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte.

La conformazione eterogenea del territorio, che in pochi chilometri da la possibilità di spostarsi dal mare alla collina, e, poco più distante, alle cime dell’Aspromonte, permette di praticare varie attività sportive (fitwalking, trekking, ciclismo, mountain bike, triathlon ecc.), anche con l’ausilio di guide e associazioni.