22.07.2017
Contendi e cantendi sa battalla - rievocazione storica a Sardara
Sardara partecipa alla rievocazione storica de Sa battalla di Sanluri, con due suggestivi eventi tra storia e leggenda, il 15 e il 22 luglio.
La ProLoco del borgo autentico di Sardara partecipa alla rievocazione storica de Sa Batalla di Sanluri con due animati eventi, previsti il 15 e il 22 luglio.
Il 30 giugno 1409 presso il villaggio di Sanluri, si scontrarono l'esercito siculo-catalano-aragonese, guidato da Martino il giovane, Re di Sicilia e Infante di Aragona e l'esercito sardo giudicale, al comando del francese Guglielmo III, visconte di Narbona ultimo giudice del Giudicato d'Arborea.
Sa battalla - in italiano "la battaglia" - ebbe esito infausto per il popolo sardo, segnando la fine della sua indipendenza. Rievocare questo avvenimento storico, che ha segnato così profondamente la storia della Sardegna, non ha ragioni celebrative, ma serve a lavorare sulla consapevolezza storica del popolo sardo; ecco perché, negli ultimi anni, gli eventi legati ad essa stanno diventando sempre più importanti.
Sabato 15 Luglio 2017, dalle ore 22:00, presso i locali climatizzati del teatro comunale di via Cagliari, avrà luogo il reading- concerto sul tema, con i gruppi musicali che hanno messo in musica SA BATALLA, tra questi gli Shardana. Altre band hanno partecipato alla stesura dei testi che verranno presentati, come Kenze Neke, Nur, Akinu Congia; in un lavoro originale ideato dalla stessa ProLoco.
Sabato 22 Luglio 2017, sempre dalle ore 22:00, presso la Casa Pilloni in via Eleonora, si inscenerà il dramma Sa bella de Seddori - in italiano "La bella di Sanluri", continuazione ideale dell'evento precedente; messa in scena dalla compagnia "Su Spàssiu" di Sanluri.
In questa occasione gli spettatori avranno modo di conoscere particolari dettagli di questo periodo storico: i Sardi persero Sa battalla, ma il destino fu beffardo con la Corona di Aragona, perché morì l’unico erede al trono della casata dei conti di Barcellona, Martino I. La leggenda racconta che il giovane non sia "semplicemente" morto di malaria, ma anche per le particolari attenzioni di una inedita e ardente patriota, Sa Bella de Seddori, che letteralmente, lo sfinì per la forte passione.
Leggi di più sul programma, nella pagina della Comunità Ospitale di Sardara.