Assemblea Nazionale Borghi Autentici: 23 e 24 marzo Sestri Levante

Venerdì 23 e sabato 24 marzo 2018, nel Borgo Autentico di Sestri Levante (GE) si è svolta l'Assemblea Nazionale dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia, nell'ex Convento dell'Annunziata. Ringraziamo il Sindaco Valentina Ghio e l'Amministrazione comunale per l'accogliente ospitalità.

La sessione aperta al pubblico di venerdì 23 marzo ha ospitato il convegno dal titolo "Il cibo: orgoglio di comunità e risorsa per lo sviluppo locale sostenibile"  proprio in occasione del 2018 - Anno nazionale del cibo italiano.

Valentina Ghio - Sindaco di Sestri Levante, introducendo l'incontro ha manifestato piena adesione all’idea del cibo come patrimonio culturale anche finalizzato alla diversificazione dell'offerta turistica ed alla sua integrazione con gli altri elementi materiali ed immateriale del contesto territoriale, considerando fra l'altro che l’enogastronomia locale ed il turismo esperienziale nei Borghi sono elementi sui quali maggiormente puntare per rinnovare e aggiornare le proposte di visita e vacanza.

A tal proposito, proprio in Liguria si è cercato in questi anni di sostenere le molteplici attività agricole proliferate nel settore dell’olivicoltura. Progetti che hanno raggiunto risultati tangibili e concreti, a testimonianza di un sentito impegno collettivo, un vero e proprio barlume di speranza per le comunità agricole locali.

«I nostri Borghi sono bellissimi e sono apprezzati da tutti, soprattutto dai turisti stranieri. Ogni paese ha una bella storia da raccontare e noi, questo storytelling culturale e storico dobbiamo farlo sempre meglio, insieme allo storytelling dei nostri gusti e dei nostri più autentici sapori. Tutto questo può aiutarci ancora di più nella promozione turistica dei nostri territori». Ha avviato così il suo intervento l'Assessore regionale al Turismo e tutela dei consumatori della Regione Liguria, Giovanni Berrino. I Borghi rappresentano un patrimonio tutto da valorizzare e proprio la Regione Liguria è uno degli esempi virtuosi di come in Italia alcuni di questi borghi si siano mantenuti davvero autentici.

L’idea emersa dall’intervento dell’Assessore è quella di un Borgo inteso come un vero ecosistema in relazione con altri borghi in grado di promuoversi a vicenda, in rete. È proprio grazie a questa idea di condivisione che un percorso di valorizzazione ed esaltazione può essere avviato fra i diversi piccoli paesi in tutta l’Italia. Il 40% dei turisti, ad esempio, preferisce mete in cui si mangia e si vive bene ed in questo trend i protagonisti sono proprio i nostri piccoli borghi.

Durante il suo intervento, Sandro Polci di Cresme Consulting, ha illustrato quanto l’Italia sia in controtendenza rispetto alle altre Nazioni dell’Occidente. <<Infatti qui da noi siamo naturalmente propensi a stare all’aria aperta, a fare percorsi naturalistici, a godere delle bellezze del nostro ambiente e questa è una particolarità tutta italiana>>.

Polci ha proposto un'analisi di alcuni elementi distintivi della vita nei borghi.

Nei borghi la qualità del cibo è superiore. C’è un maggior rispetto della tradizione, una maggiore attenzione e cura verso le materie prime ed una grandissima capacità di trasformare i beni della terra in cibi di qualità.

La produzione agricola di tipo biologico è un trend molto diffuso, grazie alla maggiore attenzione alla qualità e alla cura dei terreni agricoli.

Nei paesi il modus vivendi ha spesso come punto di riferimento le piccole attività locali, fra cui spiccano i bar e i ristoranti, da cui il ruolo sociale e di sviluppo di queste aree del nostro Paese dovrebbe passare.

Eppure cosa accade nei comuni fino a diecimila abitanti? Lo spopolamento. Nei piccoli borghi, ad esempio, uno dei problemi più forti è l’invecchiamento della popolazione. E mentre in Francia si è provato ad arginare la questione dando delle sovvenzioni alla natalità, qui in Italia questo avviene con molta fatica.

Con questi dati alla mano, l’unica soluzione da attuare per continuare ad innescare uno sviluppo sempre più forte e concreto dei nostri Borghi Autentici è proprio il mettersi insieme e il fare rete. Ed in questo senso l’Associazione Borghi Autentici sta viaggiando nella direzione giusta.

L’intervento di Stefano Landi, esperto di marketing turistico territoriale, è partito dall’analisi della sua visione sul turismo enogastronomico. Secondo Landi questa è un’etichetta errata per definire un percorso olistico in una determinata zona o località. Infatti l’enogastronomia non può essere definita solo come l’incontro di vino e pietanze. Lo studioso, piuttosto, punta l’accento sul concetto di “tavola”, che significa invece socialità, momento, luogo, ed anche vino e pietanze. 

Riguardo la scelta delle mete turistiche un’indagine condotta da Expedia posiziona il fattore enogastronomia al decimo posto nella lista di motivazioni di viaggio perchè relativamente pochi dicono di ispirarsi al cibo all’atto di prenotare un viaggio presso questa o quella località. Ai primi posti il paesaggio dove fare fotografie, l'esperienza culturale, l'outdoor. Siamo noi italiani invece particolarmente sensibili al cibo ma lo siamo soprattutto alla tavola e le esperienze memorabili fatte a tavola generano una reputazione positiva alla località, al luogo, alla destinazione.

Poichè il turista contemporaneo è molto attento alle esperienze vissute in vacanza, durante la quale imprime nella memoria eventi correlati ad emozioni forti e ricordi concreti, si può suscitare proprio attraverso le esperienza memorabili  la volontà di ritornare ancora nello stesso luogo: tutti elementi che hanno una grande influenza sull’economia turistica delle località italiane.

Approfondendo il legame concettuale tra evocazione a volte costruita e motivazione di scelta, Landi cita la serie tv Il commissario Montalbano dicendo «A me» ad esempio «piacerebbe andare una volta nella trattoria da Enzo proprio dove va il commissario Montalbano». La forza del racconto, della narrazione e delle immagini induce colui che guarda la serie ad immedesimarsi così tanto, da sviluppare il desiderio di assaporare davvero quei piatti e quelle pietanze, anche se è un luogo di finzione. «Quando si dice mangiare con gli occhi si vuol dire che si mangia con tutti i sensi. Ed è proprio quello che succede agli spettatori quando vedono il commissario Montalbano in TV: succede che hanno voglia di visitare quel luogo e di mangiare quel cibo». L'evocazione, a volte costruita, poi diventa realtà.

Giovanni Ballarini, Professore emerito dell'Università di Parma, è un esperto di antropologia alimentare da circa quarant’anni. L’antropologia alimentare si occupa di tutto ciò che c’è di non nutrizionale ma culturale nell’alimentazione.

Da qualche anno ha focalizzato i suoi studi sui rapporti che intercorrono tra cibo e paesaggio cercando di rispondere a queste domande: esistono relazioni fra i paesaggi ed il cibo? Questi rapporti ci aiutano ad incrementare il turismo nei nostri territori? «Io credo di sì» ha risposto il Professore. E questa relazione tra cibo e paesaggio è direttamente collegata al concetto di turismo enogastronomico, che in tal senso assume un nuovo significato: andare alla ricerca di cibi buoni e paesaggi che fanno il cibo buono, ma soprattutto di cibi che dipendono da determinati paesaggi.

«L’uomo ha bisogno di vedere e camminare. Non sono un esperto né di turismo né di cibo, ma ho un’esperienza personale di vita nella ristorazione. Mio nonno aveva un’osteria, mio padre aveva un’osteria, mio fratello adesso ha un’ osteria. Mio padre raccontava il cibo già quarant’anni fa quando nessuno parlava di cibo». Ha aperto così, Franco Arminio, poeta e paesologo, il suo intervento. La sua testimonianza non è di certo quella di un esperto di turismo enogastronomico, ma sicuro di un esperto di borghi, il cui ecosistema non può prescindere dai fattori cibo e cultura culinaria. Oggi, sostiene, dobbiamo avere fiducia nei borghi in funzione di quel nuovo umanesimo delle montagne da valorizzare e difendere, in cui coesistono arcaico e mito. «La posta in palio è rimanere umani».

 

Il Dibattito è stato aperto da Federico della Pro Loco di Pitelli che ha raccontato come creando sinergie tra operatori privati sostenuti da un elemento aggregativo quale la Pro Loco, il Borgo di Pitelli abbia recentemente visto accrescere il suo appeal turistico e sia vivacemente frequentato in numerosi periodi dell'anno. I pitellesi hanno riscoperto, studiando la storia e le tradizioni del borgo, elementi attrattivi che una volta condivisi e valorizzati sono divenuti motivi di orgoglio comunitario e fonte di attrattività turistica.

Il Sindaco di Castelbuono ha desiderato illustrare alcune attrattive del suo Borgo Autentico ma soprattutto ha richiesto di continuare a fare rete, costruire sempre nuovi percorsi di crescita e collegamento fra gli associati puntando sulla nostra capacità di contare a livello nazionale.

L’intervento del Presidente Ivan Stomeo, ha chiuso i lavori della prima sessione dell’Assemblea nazionale di Sestri Levante.

«Crediamo che siano tantissimi i Borghi che hanno bisogno della nostra Associazione, un organismo che cerca di fare rete e sistema. Per far sì che succeda qualcosa nelle nostre comunità l’importante è proprio fare rete, in modo da dare risposte sempre più concrete ai nostri cittadini». In tal senso un segnale importante in termini di partecipazione è ad esempio l’adesione di ben novanta comuni al nostro progetto Comunità del Cibo Buono e Autentico.

In concomitanza dell’anno italiano del Cibo, infatti, Borghi Autentici d’Italia ha spinto più che mai la partecipazione dei piccoli borghi a questa iniziativa e voluto coinvolgere un numero in crescita di comuni. «La cultura enogastronomica è un elemento distintivo del Made in Italy nel mondo e su questo i piccoli borghi devono puntare moltissimo».

«Tanti sono i turisti che vengono in visita nel Salento per fare un’esperienza enogastronomica, per raccogliere le olive e il grano» ha proseguito Stomo. «Stiamo creando un turismo alternativo, in cui una maggiore attenzione al cibo porterebbe ad affermare ancora di più la nostra tipicità ed la nostra identità».

In quanto Associazione che unisce  250 Borghi Autentici della nostra nazione, l’Associazione, intende perciò favorire lo spirito d’iniziativa e il saper fare delle piccole comunità che con grande fatica affrontano ogni giorno difficoltà e nuove sfide di sviluppo.

I borghi devono essere sempre più luoghi in cui ricaricarsi, degustando cibo preparato con prodotti locali di qualità e di cui si conosce origine e tradizione. Ma anche luoghi in cui ammirare le bellezze naturalistiche e architettoniche, vivere esperienze, costruire un proprio immaginario di ricordi da portare a casa.

 

Sabato 23 marzo 2018: assemblea riservata agli associati

I presenti hanno approvato all'unanimità la relazione sul rendiconto economico - patrimoniale dell'anno 2017, la relazione del Revisore Indipendente sul rendiconto 2017, la proposta di bilancio preventivo anno 2018. Il Presidente del Comitato Etico e R.S. - Luciano Mazzoni Benoni - ha relazionato sul monitoraggio relativo all'applicazione del Regolamento Associativo Interno - art.3. L'Assemblea ha ratificato la cooptazione nel Consiglio Direttivo del Sindaco di Roseto Capo Spulico Rosanna Mazzia e del Sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio. L'Assemblea ha preso atto delle dimissioni per motivi personali del Revisore Indipendente e ha approvato la proposta di nomina di un nuovo Revisore. L'Assemblea ha dato poi mandato al Consiglio Direttivo di avviare le procedure per la modifica del Regolamento Associativo Interno relativamente alla revisione della tavola A e del percorso Borgo Autentico Certificato.