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Corleone, a circa un'ora di strada da Palermo, appare in un paesaggio  dominato dalla "Vecchia" una montagna maestosa e suggestiva che sovrasta la città, e che rappresenta uno dei più grossi insediamenti archeologici siciliani, e dalle “Rocche gemelle”, due rupi alte e isolate che simboleggiano il paese.

Nella Rocca ad oriente era ubicato il Castello Soprano con i resti dell’antica torre di avvistamento saracena. L’altra (Rocca Sottana) ad occidente, è ubicata in un blocco calcareo dov' è stato edificato il Castello medievale, ora Eremo di San Bernardo, dimora dei Frati minori rinnovati.

Il Borgo di Corleone

Il borgo antico di Corleone, definito anche la "città delle 100 Chiese", per il grandissimo patrimonio artistico-ecclesiale, è uno scrigno d’arte, cultura e tradizioni, con un assetto e uno stile urbanistico tra il medievale e il barocco di impronta spagnola.

Tra le chiese citiamo la Chiesa Madre, di origine trecentesca che ospita opere pregevoli tra cui le tele di Fra Felice da Sambuca (la più importante è quella che raffigura San Leoluca), una scultura in marmo che raffigura la Madonna del Soccorso di scuola gaginiana e un'opera di Valsi , un coro ligneo risalente al XVI e una pinacoteca che  contiene una decina di tele di grande impatto religioso ed artistico. All'interno della sagrestia è custodito un importante crocifisso in legno nero di origine bizantina del XIV secolo, oltre che numerosi pezzi di oreficeria e paramenti sacri.

A Corleone è stato fondato, da una associazione senza fini di lucro, il Centro internazionale di documentazione sulla mafia e del movimento antimafia (CIDMA), ospitato nel complesso San Ludovico. Lo scopo dei fondatori è promuovere lo studio e la conoscenza del fenomeno mafioso e del movimento antimafia. E' meta di migliaia di visitatori ogni anno.

Sempre nel complesso San Ludovico, nell'ex orfanotrofio si trova la Biblioteca comunale “Francesco Bentivegna”, una delle più antiche del territorio, conserva 23.000 libri molto antichi di carattere filosofico e religioso che, nel corso dei secoli, furono trasmessi “brevi manu” dai frati che sin dall'antichità hanno popolato Corleone, e che, a volte, ne curarono anche la redazione.

Il Museo Civico comprensoriale, dedicato al pittore futurista corleonese Pippo Rizzo, ospita reperti archeologici di varia tipologia. In particolare quelli provenienti dagli scavi sul sito di "Montagna Vecchia".

Il Museo Etnografico vanta una collezione di oltre duemila oggetti del mondo contadino e artigianale del territorio corleonese.

La Storia

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Da gustare

Nel 1600 Corleone era famosa per la qualità del vino prodotto nel suo territorio, e considerata il "granaio della Sicilia" essendo grande produttrice di grano. Anche oggi la bella Corleone ha una fiorente agricoltura con cereali, frumento, ortaggi (tra cui il Pomodoro Corleonese Nano Siccagno, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta, come ad esempio le  mandorle, una parimenti fiorente e sapiente trasformazione di queste materie prime in vini, oli, formaggi, pasta bio, pane, dolci, ecc. A Corleone si produce anche un ottimo mieleNon mancano gli allevamenti zootecnici, prevalentemente di ovini, caprini, bovini.

Cosa fare

E Corleone è anche natura, a partire dal suo vasto parco comunale nel centro storico. Il territorio di Corleone, presenta un contesto ambientale di straordinario interesse naturalistico, paesaggistico ed archeologico. Qui sono presenti nicchie ecologiche che  riescono a mantenere i loro equilibri inalterati nel tempo. Basta visitare il territorio limitrofo al paese e godere della bellezza di un bosco di svariate migliaia di ettari come quello di Ficuzza. In questa Riserva Naturale condivisa anche con i Comuni di Monreale, Godrano, Mezzojuso e Marineo è presente l’80% delle specie animali, tra uccelli e fauna selvatica, dell’intera regione Sicilia.

Riparato dalla grande vetta della Rocca Busambra il bosco, fitto di aghifogli, querce e castagni ha un  sottobosco ricco e variegato, formato anche da bellissime orchidee selvagge dalla coloratissima fioritura primaverile.

Per gli amanti dell’archeologia, adiacenti al bosco sul versante occidentale del massiccio della Rocca Busambra, nella parte sottostante Pizzo Nicolosi, si trovano insediamenti di particolare rilievo storico-archeologico come Grotta Cutropia, Grotta Cicio, Villaggio Pirrello e l’insediamento del Pizzo Nicolosi risalenti all’Età del Rame e del Bronzo. Da Corleone con una lunga camminata a piedi sul rinnovato sentiero la Scala del Santissimo Salvatore si raggiunge poi la Montagna Vecchia, che sovrasta il centro abitato, e che è stata uno dei più importanti siti archeologici sia per dimensione che per ricchezza di ritrovamenti.

Poco distante dal Castello Soprano si può ammirare la Cascata delle Due Rocche, formata dal salto del fiume San Leonardo, affluente sinistro del Fiume Belice, che crea un suggestivo laghetto naturale, un piccolo paradiso naturalistico, circondato dai resti di un acquedotto di fattura probabilmente araba.

Prima di arrivare a Corleone, mimetizzato dal paesaggio dei seminativi, negli anfratti naturali scavati dai corsi d’acqua si raggiunge uno spettacolare scenario lungo il fiume Frattina, le Gole del Drago, formate da rocce scavate dall’acqua dalle forme suggestive e sinuose che danno origine a piccole cascate che si riversano una nell’altra ai bordi dei quali si affaccia una natura lussureggiante tipica degli ambienti fluviali. E’ una piccola oasi di natura incontaminata e luogo indicato per gli appassionati di birdwatching, i quali possono facilmente avvistare poiane, nibbi.

Da non perdere il 1° marzo la Festa di San Leoluca Abate, patrono di Corleone e sempre in suo onore i festeggiamenti dell'ultima domenica di maggio.