
Ormea
Ormea è una cittadina situata a 750 m. altitudine al centro delle Alpi Liguri, in provincia di Cuneo. Il nome Ormea deriva dal latino Ulmeta, per il gran numero di olmi un tempo diffusi sul territorio.
Il Borgo di Ormea
Il centro storico di Ormea, visto dall'alto, ha la classica forma di un cuore, attraversato dalla centrale Via Roma, vivace strada di negozi e attività, attorno alla quale si snoda un intricato e affascinante labirinto di vicoli, chiamati “trevi” nel dialetto locale. Addentrandovisi si potranno scoprire antiche case con fregi e decori e piazze senza tempo, echi di un passato rimasto pressoché intatto nella sua forma architettonica originale, ma anche statue, fontane, porticati e cortili caratteristici della cultura particolare di una cittadina situata fra le montagne dell'Alta Valle del Tanaro, ai confini con la Liguria.
La Chiesa di San Martino, patrono di Ormea, mostra i segni dei successivi ampliamenti e modificazioni, dagli affreschi del 1394 a quelli ottocenteschi, come la facciata, e il campanile romanico del 1300 che era l'antica torre di ingresso al Borgo, tutto cinto da mura.
Poco distante dalla Chiesa, le mura dell'antico cimitero ospitano un interessante e suggestivo giardino botanico forestale, che presenta le diverse varietà di piante del territorio
Nelle strade di tutto il centro storico è tuttora utilizzato un ingegnoso sistema per la pulizia e lo sgombro della neve con l'acqua prelevata da un torrente a monte dell'abitato, il “biale”, che risale alla fine dell'Ottocento.
Dominano il Borgo gli imponenti resti del castello, sorto nel Decimo secolo in difesa delle incursioni dei Saraceni, poi fortificato dai Savoia a difesa dei confini con la Repubblica di Genova e ridotto allo stato attuale dall'esercito napoleonico.
La Storia
La zona, prima del dominio romano, era anticamente abitata dai Liguri Vagienni, e nella prima metà del 900 subì una presenza saracena della quale rimangono alcune tracce, Fece parte del Marchesato di Ceva e poi del Ducato e successivamente del Regno dei Savoia. Ormea fu occupata dalle truppe francesi nel 1794; successivamente furono minati gli imponenti bastioni del castello e fu dato alle fiamme il grande lanifizio che era stato realizzato nella parte più alta del Borgo per volere del Marchese di Ormea, Carlo Vincenzo Ferrero, Ministro e poi Gran Cancelliere durante il regno di Carlo Emanuele III di Savoia.
Con la costruzione della ferrovia, Ormea ebbe sul finire dell'Ottocento un periodo di intenso sviluppo economico, sociale e turistico. Per un secolo la principale industria locale fu la cartiera, specializzata nella produzione di carte fini e finissime, che ha cessato l'attività pochi anni fa. Oggi l'economia locale si basa sulle numerose attività commerciali, artigianali, ricettive e di ristorazione diffuse sul vasto territorio comunale, sul quale insiste anche una rilevante attività industriale di imbottigliamento di acque minerali e produzione di bibite della società San Bernardo.
Da vedere
Visitando il centro storico, vicino alla caratteristica Piazza Nuova dove si affiancano una fontana dell'Ottocento ed una più recente nella quale il Marmo Nero di Ormea si accompagna con il Bianco di Carrara, si può ammirare un'abitazione signorile del 1300, nelle sue forme e decori originali.
La Chiesa di San Martino, mostra i segni dei successivi ampliamenti e modificazioni, dagli affreschi del 1394 a quelli ottocenteschi, come la facciata, e il campanile romanico del 1300 che era l'antica torre di ingresso al Borgo, tutto cinto da mura.
Poco distante dalla Chiesa, le mura dell'antico cimitero ospitano un interessante e suggestivo giardino botanico forestale, che presenta le diverse varietà di piante del territorio.
Nelle adiacenze e nei dintorni del centro storico si possono ammirare numerose statue di Marmo Nero locale e molte ville e palazzine in stile liberty realizzate nel periodo della Belle Epoque, come l'imponente edificio dell'ex Grand Hotel che oggi ospita l'Istituto Professionale a indirizzo forestale e l'elegante palazzina in stile rinascimentale dove negli anni venti del secolo scorso fu collocata per alcuni anni la dependance estiva del Casinò di Sanremo.
Da gustare
Ormea vanta una tradizione gastronomica variegata e particolare che si basa sugli ingredienti della cucina bianca di montagna con significativi influssi di quella dell'entroterra ligure. I numerosi ristoranti e trattorie presentano ricchi menù che spaziano dalla tradizione locale all'uso innovativo dei prodotti del territorio: patate, castagne, funghi, grano saraceno.
Uno dei piatti tradizionali è la polenta saracena: un impasto di patate e farine di frumento e di grano saraceno accompagnato da un sugo di funghi secchi, porri e latte. Il cin, morbido ripieno di erbette e patate con il soffritto di porri, si utilizza sia per i ravioli, che si gustano accompagnati da un po' di burro e formaggio, che per i tultei, grandi ravioloni che si fanno cuocere sulla piastra o friggere.
Originale la torta salata di erbette e riso ricoperta da uno strato di burro e zucchero. Le fozze, un sottile impasto di farina e latte con un pizzico di sale e di bicarbonato cotto sulla piastra, accompagna i pregiati e rinomati formaggi di alpeggio, a partire dall'Ormea, di latte vaccino in forme rotonde di 6/7chilogrammi.
Gli stessi formaggi, sciolti in un po' d'acqua di cottura, si utilizzano per condire le lasagne di Ormea, quadrotti di pasta ricavati da una sfoglia di farina e acqua e fatti bollire con patate e, in stagione, rape.
Cosa fare
Il territorio di Ormea e delle sue frazioni, nel Parco naturale delle Alpi Marittime - Marguareis, offre la possibilità di numerose escursioni a piedi o in mountain bike su percorsi attrezzati e suggestivi come la Balconata di Ormea, che si sviluppa per circa quaranta chilometri collegando le frazioni e le borgate collocate sul versante orografico sinistro del Tanaro ad altitudini variabili fra gli 800 e i 1500 metri. Sul percorso della Balconata vi sono quattro strutture ricettive e di ristorazione, alcune attività agricole e un piccolo caseificio. Altri sentieri, praticati e segnalati, portano alle montagne circostanti, attraversando boschi e alpeggi.
Fiumi e torrenti offrono la possibilità di pesca sportiva, libera, nella riserva comunale o nella riserva privata Turipesca, fra le più apprezzate a livello europeo.
Poco distante dal centro, sulla riva del fiume Tanaro, vi sono un ampio e accogliente parco giochi attrezzato con servizi e un'area camper.
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